20 agosto 2008

Giorno 8

Prefazione: in questo giorno è successo tutto quello che doveva succedere tutto quello che non doveva succedere

Sveglia alle 10:15 e, come sempre, un´ora ad aspettare Mr.X. Visto che ieri abbiamo trovato un bel posto per fare colazione ci dirigiamo spediti al grande centro commerciale vicino all´ostello e ci facciamo, per la prima volta in vacanza, un bell cappuccino ed una fetta di torta.

Sono riuscito a tirare fuori gli amici soltanto abbondandemente dopo le 13 e siamo andati finalmente a vedere la chiesa di San Peter dove c´era una torre da cui si vedeva praticamente tutta Riga. Soliti casini da Italiani per farsi riconoscere e per farmi vergognare un po ma tutto sommato poteva andare peggio.

Alle 15:40 la fame ci stava divorando e dovevamo scegliere se importurnare le ragazze fino alla mattina successiva o fermarsi un momento per mangiare. Solito McChicken al McDonald´s e poi via con il tacchinaggio. Viene talmente bene a Riga che non smetteresti mai. Sembra che le righensi non aspettino altro che le si vada a fermare per parlarci. In fondo siamo brava persone e credo che siano ripagate ampiamente quando ci conoscono.

La serata è preseguita con l´incontro con la nostra guida locale (la mia amica Kristine) che dopo qualche Mojito in un bar del centro ci ha portato a fare un giro sul Daugava con un traghetto per turisti. Tutto bellissimo, dal paesaggio al tramonto.

Finito il giro (20:30 - 21:30) abbiamo cercato un ristorante che, senza farlo sapere a nessuno, Mr.X lo aveva scelto in quanto nelle vicinanze c´era un centro massaggi un po particolare e voleva solo sapere dove si trovasse.

In questo ristorante (Pomodoro) abbiamo fatto anche una "carrambata": mentre mangiamo ci è sembrato si aver sentito pronunciare la parola "Civitanova", allora ci guardiamo con Mr.X e decidiamo di chiedere, ad alta voce: "qualcuno ha detto Civitanova?" CARRAMBA CHE SORPRESA!!! Tre ragazzi del nostro stesso paese con cui ci siamo raccontati un po delle nostre avventure ed abbiamo fatto il solito gioco del "chi conosce chi?" ed ho scoperto che uno era andato a scuola con un mio carissimo amico.

La serata è proseguita con un giro in centro assieme alle ragazze (Kristine e la sorella) e quando se ne sono andate a dormire, dopo l´una, non c´erano molti locali aperti. Abbiamo preso l´unico con un po di gente e...

mi sono fidanzato.

Usciti da quel localetto troviamo una pioggia che non da scampo e dopo aver atteso inutilmente che finisse, ci siamo rassegnati ed abbiamo iniziato ad incamminarci. A metá del percorso uno degli idioti che era in vacanza con me decide di fare la doccia sotto una grondaia rotta e, tolta maglia e camicia, si tuffa sotto l´acqua piovana. Se non gli prende una polmonite morirá sicuramente di scabbia o scorbuto.

Torniamo in ostello verso le 5 e quello scemo scopre di aver perso i documenti con la carta di credito. Dall´euforia e demenza che lo ha contraddistino per tutta la vacanza, si trasforma di colpo in una persona seria che pensa anche ai problemi del mondo, tra i quali: come tornare a casa.

Per fortuna dopo aver cercato un po si ricorda che poteva essere nella cucina ma ha dovuto attendere che tornassero qui ragazzi che erano insieme a lui nella stessa per poterne avere la certezza e ritornare in possesso. Un grosso sospiro di sollievo e tutti a dormire. Io sono andato un dopo, dato che dovevo scrivere la cartolina per Ro. Alle 6:20 ero tra le braccia di Morfeo.

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