28 febbraio 2017

Gli aguzzini del Colosseo

Arriva un ragazzo dall'Olanda, probabilmente assuntore di qualche sostanza (ma questo non importa), che candidamente pensa di riprendere i centurioni e questi che fanno? Cercano di togliergli la telecamera e lo riempioni di insulti.

E' possibile che non si riescano a debellare questi stronzi dall'Anfiteatro Flavio?



Roma, dj olandese aggredito dai finti centurioni al Colosseo: «Devi pagare». E lui posta il video su Facebook

«Devi pagare». «Per riprenderci devi darci dei soldi». Il finto centurione non usa mezzi termini. «Cost money, deficiente, levati dal ca...». Poi volano insulti, spintoni, parolacce. Siamo sotto al Colosseo, in mezzo a milioni di persone che ogni giorno affollano quest'area. Un turista olandese, Psyko Punkz, famoso dj internazionale in viaggio a Roma, sta riprendendo con la telecamera la sua gita all'Anfiteatro Flavio. Ma il video che ne verrà fuori sarà l'ennesimo brutto biglietto da visita per la Capitale. 

IL VIDEO

«Ciao ragazzi, ecco i "gladiatori" a Roma», dice dj Punkz nel suo reportage della Città Eterna mentre si avvicina a cinque antichi romani che si trovano lì per le foto ricordo con i turisti. Un'attrazione, questa, che gli costerà cara.
«Non puoi riprenderci, devi pagare», lo avvisa subito uno di loro con tono minaccioso. E prova a strappargli la telecamera di mano. L'entusiasmo della gità romana passa subito. «Cosa? Io posso riprendere quello che voglio», risponde incredulo il dj. Non può immaginare che al Colosseo, meraviglia di Roma, nonostante ordinanze, sgomberi, inchieste e arresti, i padroni sono ancora loro, i i protagonisti del racket che si muovono come titolari di uno dei monumenti più famosi del mondo.

«Dai ragazzi», insiste il dj. Ma non c'è niente da fare. I finti centurioni insistono: «Cost money, deficiente». E volano ancora insulti e parolacce. A quel punto il dj è costretto ad allontanarsi, non prima di salutare i suoi followers: «A quei tempi a Roma c'erano alcuni centurioni che volevano soldi - scherza - ma sono rimasti fregati».  Una brutto siparietto che finisce dritto dritto sul profilo Facebook di Punkz, seguito da più di 300 mila persone. E Roma, ancora una volta, finisce sulla bocca del mondo per il suo inarginabile degrado.

I PRECEDENTI

 
Non è la prima volta che i finti soldati finiscono al centro della cronaca per liti e aggressioni nei confronti dei turisti. Vicende che fannno il giro del mondo e rovinano l'immagine di una città già ampiamente sporcata da quei truffatori. A settembre del 2015 una troupe della tv romena Kanal D fu aggredita fuori all'Anfiteatro Flavio. Finché uno dei centurioni, dopo aver mostrato i genitali alla telecamera, non strappò il portafoglio dalle mani di un giornalista, che riuscì a farselo ridare solo dopo una lunga contrattazione.

E la cosa incredibile è come questi individui possano agire indisturbati in quella che dovrebbe essere l'area più tutelata, presidiata, protetta e controllata della città. Una situazione a cui non si riesce a dare un freno. E dire che l'amministrazione comunale negli anni passati ci provò: a luglio del 2016 furono sgomberati dal Colosseo poi, dopo 5 mesi, scaduta l'ordinanza tornarono a fare affari.  E tornarono anche le irregolarità, ovviamente, visto che attorno al Colosseo l'economia è spesso frutto di racket e abusivismo. Violenza, evasione fiscale, aggressioni, estorsioni, racket: l'elenco è lungo. Ad ottobre la procura aprì un'inchiesta su questa lobby dei finti soldati: in tre furono indagati. Ma poi, come succede troppo spesso, passata la bufera tutto è tornato come prima. E i centurioni sono di nuovo lì con le loro spade di plastica, le corazze di finto acciaio e i loro sorrisi sornioni. Pronti a spillare soldi agli ignari turisti.


[Fonte: ilMessaggero]

27 febbraio 2017

Perché saltano in foto?

Mi capita spesso di vedere foto di ragazze immortalate mentre saltano, cercando di sfidare la gravità e sempre più spesso mi chiedo perché questa cosa sia così comune. Ci sono molte cose che non conosco o non capisco delle donne ma questa credo sia in cima alle mie curiosità.



Di seguito una raccolta di foto prese dai profili di alcuni miei contatti sui social.








 




26 febbraio 2017

Il viaggio della scorsa estate

Mi è capitato questo sito che parlava di itinerari di viaggio ed essendo io un grande appassionato, ho voluto vedere cosa avesse da proporre. Vedo il primo tra Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Ungheria e Slovenia ma non mi appassiona e poi mi fa cadere le braccia un sito che parla di viaggi e mette Krakow (Cracovia) in Slovacchia!

Anche il secondo itinerario tra Albania, Macedonia, Bulgaria, Romania e Moldavia lo stesso, non mi attira molto. Arriva poi il terzo che ho già fatto, anche se non come proposto dalla loro mappa. Nel sito si parte da Varsavia per arrivare a Tallinn, mentre io sono partito da Riga fino ad Heksinki. Ho comunque fatto un paio di volte il giro della Lituania e della Lettonia.

Quando vedo il quarto percorso dico "cavolo, questo è identico al mio della scorsa estate!". Nell'infografica viene infatti suggerito un viaggio tra Germania e Polonia che parte da Colonia, passando per Hannover, Berlino, Poznan, Cracovia, Dresda e ritonrno a Colonia mentre io e due amici siamo partiti qualche chilometro più a nord, da Weeze per poi fare l'identico tragitto. Non siamo passati a Cracovia (c'ero stato già 4 volte) ma comunque nelle vicinanze (Oswiecim) e poi il ritorno in terra tedesca più o meno sulla falsa riga di quello.

Sono contento di vedere che il percorso che avevo programmato è addirittura consigliato da un sito di viaggi.


L'ultimo itinerario proposto dall'articolo in questione comprendere Montenegro, Croazia e Slovenia ma anche questo non mi convince tanto. Io sono più per il nord est e vorrei provare vivere da qualche parte nel Baltico anche se la città la devo ancora scegliere.



5 Incredible Eastern European Road Trips, Mapped

Typically speaking, the whole 'right of passage' trip through Europe is organized around the central and western countries. You know, the eat your way through Italy, party through Spain, and shop through France kind of thing. But what about Eastern Europe? As it turns out, the forgotten half of the continent is actually it's best kept secret.

With energetic nightlife, beautiful beaches, and awe-inspiring scenery, countries like Austria, Poland, Croatia, and Albania have it all. And what better way to experience them than to do road trips in and around them all, stopping off at scenic points and cool events? Price comparison website Travel Supermarket has created The Ultimate Eastern European Road Trip, highlighting five different routes and their biggest bragging rights, so you can choose where to start and finish based on what suits you best.


Take, for example, the Vienna loop. Stopping at Ljubljana, Zagreb, Budapest, Krakow, Wroclaw, and Prague, you can explore Lake Bled, visit the Museum of Broken Relationships, and take a dip in thermal baths along the way. If the Montenegro to Slovenia route catches your eye instead, you can swim in the Adriatic Sea, explore waterfalls, and even attend a concert in a castle. You see what we're getting at. Check out the rest of the routes below: 







Il mio viaggio



25 febbraio 2017

Sono rimasto sconvolto

Sulla triste vicenda del presunto ladro ucciso dal carabiniere a Monte San Giusto, credo ormai che si sappia quasi tutto e quando trovo la notizia sul computer, vado diretto ai commenti per leggere e capire cosa pensano le persone.

Direi che in questo caso, sono veramente pochi quelli contro la benemerita, il che dimostra principalmete una cosa: il legislatore non ha capito un cazzo di quello che succede nel paese e di quanto la gente sia stanca di queste cose.




I commenti alla notizia.











24 febbraio 2017

La sapete quella su San Marino?

Quando ho letto quel titolo ho pensato ad uno scherzo o forse che la redazione di Lercio avesse occupato quella del Messaggero, sostituendosi a loro. Ricordavo San Marino come uno stato dove erano tutti benestanti o almeno senza particolari problemi economici e che era pieno di russi.


Sulla seconda sono più che certo per conoscenze dirette ma sulla ricchezza, ora mi vengono dei dubbi. Che sia stata solo una credenza popolare?

Comunque sia, se pensano di venire a chiedere i soldi all'Italia, credo che non ricevano i nostri canali radiotelevisivi oppure siano messi proprio con le pezze al culo, ma anche in quel caso, noi non stiamo tanto meglio di loro.



23 febbraio 2017

Nomina sua moglie come vicepresidente

Credevo che certe cose accadessero solo in Italia ma vedo che anche in Azerbaijan non scherzano. Sembra infatti che il presidente Ilham Aliyev abbia nominato sua vice, indovinate chi? La moglie!

Sono comunque sicuro che nonostante questo exploit non raggiungeranno mai i livelli italiani dove le varie "parentopoli" sono all'ordine del giorno nei settori più svariati.


Il Presidente dell'Azerbaijan nomina sua moglie come Vice 

Il riconoscimento è stato giustificato dal presidente per il suo ruolo "importante e attivo" nella "vita pubblica, politica e culturale dell'Azerbaigian"

Da molti anni Mehriban Aliyev - moglie del presidente Ilham Aliyev - ha un ruolo importante nella vita pubblica dell'Azerbaijan, uno degli Stati petroliferi più importanti al mondo. Per questo suo marito l'ha nominata Vice Presidente, riconoscendole di fatto i ruoli svolti nella società azera. La donna, infatti, già ricopre l'incarico di vice presidente nel partito New Azerbaijan Party, fondato dal marito nel 2013 e per il quale ricopre anche il ruolo di deputato dal 2005. Nel suo collegio elettorale, in ciascuna delle tre elezioni in cui si è candidata, ha ricevuto un consenso di ben oltre il 90% dei voti.

Chi è Mehriban? Dopo essere cresciuta in una "famiglia di intellettuali" a Baku, figlia di due professori stimati: il padre Arif Pashayev e sua madre è considerata il primo professore donna del paese, Mehriban ha studiato medicina a Mosca. Ha sposato Ilham Aliyev nel 1983. La coppia ha tre figli e quattro nipoti. Tuttavia, la maggior parte della carriera di Mehriban si traccia come prestanome di varie fondazioni e federazioni. Ha istituito il Culture Foundation dell'Azerbaigian nel 1995; ha creato la rivista "Azerbaigian Irs" nel 1996; è stata eletta presidente della Federazione Ginnastica dell'Azerbaijan nel 2002; eletta al Comitato Esecutivo del Comitato Olimpico Nazionale nel 2004; fatta presidente della Fondazione Heydar Aliyev nel 2004.


[Fonte: Rainews]

22 febbraio 2017

Marine Le Pen rifiuta il velo

Ha fatto il giro del mondo la notizia di Marine Le Pen che in visita in Libano, ha rifiutato di indossare il velo per incontrare lo sceicco Muftì Abdellatif Deriane, massima autorità musulmana sunnita del Paese. Per questa sua scelta l'incontro è stalato e dalle nostre parti si è fatto un gran parlare della vicenda.

Certo, in confronto col nostro appecoronamento (ricordiamo le statue coperte nei musei capitolini in occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rouhani) può sembrare un grande gesto di libertà ma sarà realmente così?

Quando si incontrano determinate figure o si frequentano certi luoghi (regnanti o luoghi di culto), esistono cerimoniali e norme comportamentali che se non rispettate non indicano la libertà di una persona ma semplicemente ignoranza e maleducazione.


Libano, Marine Le Pen rifiuta di indossare il velo: salta l’incontro con il Muftì 

Marine Le Pen chiude la sua visita in Libano fra le polemiche. La candidata alla presidenza del Front National si è rifiutata si indossare il velo al previsto incontro con il Muftì Abdellatif Deriane e il vertice è saltato. Lo sceicco Deriane è la massima autorità musulmana sunnita del Paese, dove la popolazione è divisa in parti quasi eguali fra sunniti, sciiti e cristiani. Le Pen ha incontrato ieri il presidente Michel Aoun, primo capo di Stato a riceverla ufficialmente, e il premier Saad Hariri. 

«Avevo informato in anticipo che non avrei indossato il velo - ha spiegato - e poiché la visita non è stata annullata, ho creduto avessero accettato la cosa». Al suo arrivo a Dar al-Fatwa, la leader del Front National, si è vista invece porgere un velo e ha cancellato il colloquio. Le Pen ha anche ricordato che nessuna l’aveva obbligata a velarsi quando nel 2015 era stata ricevuta dalla massima autorità sunnita mondiale, l’imam di Al-Azhar al Cairo.

Le Pen è anche tornata sulla controversa proposta di proibire la «doppia cittadinanza extraeuropea», un provvedimento che coinvolgerebbe moltissimi cittadini francesi con un secondo passaporto di un Paese arabo, soprattutto maghrebini, ma anche libanesi. La leader dell’estrema destra ha detto che «ci potranno essere eccezioni» per tranquillizzare la platea libanese.


[Fonte: La Stampa]

21 febbraio 2017

Ti piace vincere facile?

Qualche tempo fa c'era la pubblicità del "Gratta e Vinci" che aveva come slogan: "Ti piace vincere facile?". Tra le diverse versioni, ce n'era una sportiva in cui scendevano in campo migliaia di calciatori contro una squadra da undici (clip). 

Quello che sta accadendo nella serie A2 femminile, sembra ispirato a quella pubblicità. C'è infatti una giocatrice brasiliana di un metro e 94 che fino a poco tempo fa era un uomo e nonostante la sua manifesta superiorità, per la federazione è tutto ok.

Praticamente, se uno formasse una squadra di tutti uomini diventati donne, farebbe "cappotto" a tutti gli avversari, gli altri si adeguerebbero e nel campionato femminile non giocherebbero più donne. 

C'è qualcosa che non mi quadra.


Rodrigo diventa donna, debutta in A2 con 28 punti. La Lega: «Coni e Federvolley ci dicano cosa fare»

Rodrigo da ieri è diventato Tifanny Pereira de Abreu anche per lo sport, dalla serie B belga maschile è sbarcata in Italia, in A2 femminile, a Palmi e subito è stata decisiva. Mvp nel 3-1 con Trento, dal subentro a metà del primo set.

La brasiliana era uomo, ha avuto l’ok dall’Fivb per passare al femminile e così ha lasciato il Jtv Dero Zele-Berlar. Ad Anversa era all’ultimo posto con zero punti e pochi set vinti, adesso è schiacciatrice-opposto nella provincia di Reggio Calabria. Il primo parziale non lo raddrizza (17-25) ma sugli altri mette la firma: 25-16, 25-22, 25-23. I 28 punti arrivano con una percentuale del 48%, insomma attacca molto, anche dalla seconda linea. In totale 52 palloni, con un muro e due ace, è quasi il terminale offensivo unico.

Il suo metro e 94 dà la spinta alle ragazze di Giangrossi, entusiasma il PalaSurace. Lei è naturalmente felicissima: «Per i momenti in campo e fuori. Gli abbracci delle compagne mi hanno fatto vivere una serata straordinaria».

Meno contento è il presidente della Lega Mauro Fabris. «E’ il secondo caso del genere in due anni, la questione è sportiva e molti club di A2 me l’hanno posta. Aspetto risposte da Coni e Federvolley, per un campionato leale, nel rispetto delle persone».

Il precedente riguarda Alessia Ameri, tesserata da Olbia lo scorso anno come libero, ma in quel ruolo la muscolatura è meno determinante. La 31enne è una modella con la sindrome di Morris, ovvero la femminizzazione testicolare, e gioca anche a beach. Tifanny è ancora mascolina, per la verità meno rispetto alle esperienze in Francia, Olanda, Spagna e Belgio. «Ha perso il 60% della forza - spiega coach Pasqualino Giangrossi -: schiacciava a 3 metri e 60, adesso a 3,15».

A Palmi c’era un migliaio di spettatori per l’ex Rodrigo, magari qualche compagna sarà persino in imbarazzo, ad averla in squadra. «Ce l’hanno offerta senza dirci del suo passato da uomo - sottolinea l’allenatore - l’ho scelta per le sue doti, accogliendola come donna. Gioca bene». Tifanny ha sofferto parecchio, nel cambio di sesso, e l’ha raccontato alla nuova squadra. Quando giocherà fuori casa sarà presa di mira dal pubblico, intanto gioca. Finchè magari qualche ricorso la fermerà.


[Fonte: ilmessaggero]

20 febbraio 2017

Un futuro di pagamenti elettronici

Ciclicamente ricompaiono articoli sui giornali che trattano della probabile futura scomparsa del contante nei paesi scandinavi, in particolare in Svezia e Danimarca, che si contenderebbero il primato della prima nazione "cashless".


Nell'articolo di ieri sul Messaggero si diceva che attualmente in Svezia solo il 2% delle transazioni commerciali avvengono in contanti e che 900 sportelli bancari su 1600 non distribuiscono più carta moneta ed i bancomat stanno scomparendo.

Mi dispiace che l'articolo in questione sia solo cartaceo e non sia stato riproposto nel sito perché avrei voluto condividerlo in quanto molto interessante da leggere. Si diceva inoltre che, con l'uso dei pagamenti tracciabili, si risparmierebbe sul costo della moneta, dove guarda caso noi siamo quelli che spendiamo di più per produrre banconote) e last but not least, come direbbero gli inglesi, si eviterebbe un po' di evasione fiscale. Dico che si limiterebbe solamente perché noi italiani, ai primi posti delle classifiche mondiali per evasione fiscale, troveremmo comunque il modo di continuare a farla, anche con i pagamenti elettronici.

Per concludere, sempre nel suddetto articolo, si parlava della possibilità di pagare persino un gelato con la card nei paesi scandinavi e, data la mia esperienza (dieci viaggi tra Svezia, Danimarca, Finlandia e Norvegia), posso fare esempi anche migliori: a Stoccolma ho pagato una cartolina con la carta di credito e in una chiesa c'era un lettore di card per fare offerte, mentre nella stazione centrale di Copenhagen, per andare in bagno si pagava qualcosa tipo 50 centesimi ed ovviamente, si poteva fare con bancomat o carta di credito.

Una cosa che mi piace quando vado nel nord Europa, nelle nazioni che non hanno l'euro, è proprio quella di poter usare la carta di credito per qualsiasi cosa ed ho già fatto vaggi senza vedere la moneta locale. Se si decidesse di abbandonare il contante quì in Italia, io sarei pronto fin da subito.

19 febbraio 2017

Le auto nella ztl civitanovese

Passeggiando un'oretta per il centro, oggi con la zona a traffico limitato, dopo le prime auto che ho visto passare, le successive le ho volute immortalare. 

Già domenica scorsa mi ero incuriosito su questo fenomeno ed avevo chiesto spiegazioni a qualcuno che conosce la normativa, il quale mi aveva spiegato che, pur se residenti, quelli che vogliono transitare dovrebbero prima chiedere un permesso ed esporlo e che taxi e persone disabili possono passare senza problemi.



Le auto che ho fotografato quindi, in teoria, potrebbero essere tutte in regola. Sono pienamente consapevole di questo e non voglio accusare nessuno.

Avrei comunque seri dubbi per una macchina parcheggiata sul vialetto nord che aveva un foglietto sotto il tergicristallo. Se fosse un residente, difficilmente prenderebbe una multa per divieto di sosta così da pollo. Ebbene, verso le 19:15 sale una signora su quest'auto che mette in moto e se ne va, passando tra i pedoni.

Per curiosità, ho chiesto ad uno degli addetti ai varchi che mi ha confidato di non poter in alcun modo dubitare della parola degli automobilisti: "se uno mi dice che è residente, io ci devo credere e non essendo un vigile, non posso chiedere i documenti".

Saranno sicuramente tutte in regola ma una domenica mi piacerebbe vedere un vigile tra i due semafori, che controlli sia il corso che il vialetto della piazza.



18 febbraio 2017

Omicidio con candid camera

Fantasia da vendere per le assassine di Kim Jong-nam. Due omicide mercenarie che si giustificano raccondando di una candid camera riuscita male.


Nord Corea, fratello di Kim Jong-un ucciso col gas nervino. “Doveva essere una candid camera”

Una delle due ragazze arrestate per l'omicidio ha detto di essere stata fermata da finta troupe televisiva per fare scherzi ai passanti. Un'ex agente di Pyongyang: "Le due sono mercenarie". Dopo il 26enne malese, arrestata una quarta persona: è un cittadino nordcoreano


Quel che è certo è che è morto avvelenato all’aeroporto di Kuala Lumpur in attesa di imbarcarsi su un volo per Macao. Ma su mandante, movente e dinamica dell’omicidio di Kim Jong-nam, fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un, continuano a susseguirsi indiscrezioni, sospetti e possibili ricostruzioni. A ucciderlo, secondo quanto emerso finora, sono state due donne, la 29enne vietnamita Doan Thi Huong e la 25enne indonesiana Siti Aisyah. Che agli agenti hanno raccontato di essere state ingaggiate in aeroporto da una finta troupe televisiva per realizzare candid camera coi passanti.

Aisyah, dipendente di un nightclub a Kuala Lumpur, ha ripetuto lo scherzo alcune volte. E ha detto di non essersi accorta che la troupe, quando doveva avvicinarsi a Kim, le aveva dato una sostanza diversa da quella usata per le candid precedenti. Le autorità di Seul ritengono che sia stato utilizzato il gas tossico VX, capace di causare la morte anche solo tramite un contatto con la pelle, senza che debba essere inalato o ingerito. L’agente nervino, già usato dal regime di Pyongyang, paralizza parte del sistema nervoso e causa difficoltà respiratorie, fino a portare alla morte. Aisyah ha ripetuto lo stesso ‘copione’ “tre o quattro volte”, ha spiegato il capo della polizia indonesiana, Tito Karnavian, ed è stata pagata “pochi dollari”. E la ragazza, ha concluso l’ufficiale, “non era consapevole che si trattasse di un tentativo di assassinio da parte di presunti agenti stranieri”. Doan Thi Huong, invece, scrive il Corriere, “ha cambiato albergo tre volte, si era tagliata i capelli e messo un trucco molto pesante prima dell’azione”.

Secondo l’ex agente nordcoreana Kim Kyon-hui le due ragazze sono mercenarie. La 007 è una delle autrici dell’attentato compiuto nel 1987 contro un aereo della compagnia sudcoreana Korean Airlines, costato la vita a 104 passeggeri e 11 membri dell’equipaggio. “Non posso credere che siano agenti che hanno completato un rigoroso addestramento in Corea del Nord“, afferma Kim in un’intervista alla rivista giapponese Mainichi, sottolineando che è più probabile che si tratti di “donne assunte come mercenarie per l’attacco” e provenienti dal sudest asiatico “per non destare sospetti”. E dopo l’arresto di un 26enne malese legato all’omicidio, è stata fermata a Selangor una quarta persona.

Risulta essere un cittadino nordcoreano di nome Ri Jong-chol, nato il 6 maggio 1970. Secondo le registrazioni delle telecamere di sicurezza dell’aeroporto, in alcuni momenti le due ragazze sono accompagnate da quattro uomini che la polizia sta cercando. Il malese è, da quanto sembra, il fidanzato della donna indonesiana e non avrebbe ricoperto un ruolo di primo piano nel delitto. Intanto il cadavere di Kim è ancora all’ospedale generale di Kuala Lumpur in attesa della prova del Dna, prima della restituzione alla famiglia. L’autopsia è già stata completata e l’identificazione è stata confermata attraverso le impronte digitali. Da Pyongyang, però, hanno già chiarito che non accetteranno i risultati dell’autopsia dei medici malesi.


[Fonte: ilfattoquotidiano.it]

17 febbraio 2017

La statistica sui visitatori di Lourdes

E' stata diffusa una statistica dell'Unitalsi da cui risulta che, tra i pellegrini che si recano a Lourdes, sta aumentando in maniera esponenziale il numero dei giovani.

Di seguito l'elenco completo delle tipologie di fedeli che si recano nella città mariana.



Pellegrinaggi a Lourdes: sempre più giovani depressi e dipendenti

Sempre più giovani partecipano ai pellegrinaggi religiosi, hanno età compresa tra i 13 e i 35 anni con il desiderio di combattere malattie come la depressione, dipendenze e solitudine. «Sta cambiando negli ultimi anni il profilo del
pellegrino», sottolinea il dossier realizzato dall'Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e Santuari internazionali) che verrà presentato domenica a Lourdes in occasione dell'iniziativa internazionale «Colloquio, il magnificat, cantico della speranza» promosso dal santuario di Lourdes per la XXV Giornata Mondiale del Malato che quest'anno viene celebrata  proprio nel santuario francese.

L'anno scorso su 35.138 pellegrini che si sono affidati all'Unitalsi  per partecipare a un viaggio verso i luoghi sacri e in particolare a Lourdes - ben 8382 erano persone malate con diverse patologie. I giovani sono stati 3942 di cui 840 si sono dichiarati malati o disabili, tra questi una buona parte con alle spalle problemi di depressione, sindromi fobiche, dipendenze e soprattutto tanta solitudine.

Dal focus emerge il fatto che tra gli 840 giovani che si sono dichiarati malati o disabili il 33,5% soffre di depressione, il 10% da psicosi, il 3% da schizofrenia, il 2,5% da disturbi generalizzati dello sviluppo, il 2% da sindromi fobiche, l'1,5% da disturbi del comportamento alimentare e lo 0,5% da dipendenza da droghe. Il resto è legato a patologie neurologiche. 


Dal focus Unitalsi si evidenzia anche il fatto che sul campione complessivo di malati (8382) sono state riscontrate 10.737 patologie. Le più diffuse sono quelle del sistema cardiovascolare (52,9%), del tessuto connettivo (36,2 %), neurologiche (38,4%), psichiatriche (27,5%). In molti casi un malato presenta più di una patologia. Inoltre, il 64% sono donne e il 36% maschi. Dal campione risulta anche che il 70% dei malati è deambulante, 14% è su carrozzina, il 14 % usa le stampelle mentre solo il 2 % è in barella.

«Il nostro dossier - dichiara Antonio Diella, presidente nazionale dell'Unitalsi - ci dice che i pellegrini prima delle cure mediche hanno bisogno di un solido sostegno umano e spirituale. Solitudine, depressione e dipendenze sono queste le nuove frontiere della sofferenza umana che spesso ritroviamo nei nostri pellegrinaggi. La presenza a Lourdes delle persone disabili e malate è una costante nella nostra storia, ma oggi l'Unitalsi è chiamata ad affrontare nuove sfide per essere uno strumento di consolazione non solo per malattie del corpo, ma soprattutto dell'anima».

«Il dato sui giovani - spiega Federico Baiocco, responsabile nazionale medici Unitalsi - è veramente significativo
perché ci indica il fatto che le nuove generazioni sono sempre più alla ricerca di punti di riferimento solidi e duraturi. Nel pellegrinaggio i ragazzi vedono una chance importante per fuggire dalla depressione, dalla solitudine ed anche dalle dipendenze. Non chiedono un miracolo, ma solo di potere fare un viaggio che è prima di tutto un percorso spirituale ed umano».


[Fonte: ilMessaggero]

16 febbraio 2017

Apriamo la portiera alla olandese

Ho trovato un simpatico articolo su corriere.it che spiega (c'è anche il video) il modo di aprire la portiera dell'auto, se vogliamo evitare di causare incidenti con i ciclisti. Certo, in Olanda ce ne sono tantissimi e durante tutto l'anno mentre da noi, nonostante il clima sia nettamente migliore, abbiamo dei numeri di molto inferiori.



La portiera dell’auto? Aprila come gli olandesi (ed eviterai di colpire un ciclista)

La tecnica «The Dutch Reach» viene insegnata da decenni nelle scuole guida del Paese.

L’improvvisa apertura della portiera dell’auto, senza prima accertarsi, attraverso gli specchi retrovisori, se sopraggiungono altri veicoli, pedoni o ciclisti, può avere delle brutte conseguenze. Nelle scuole guida in Olanda - patria dei ciclisti - insegnano da anni una tecnica che oramai è nota come “The Dutch Reach”. È semplice e intuitiva. Come funziona l’apertura della portiera “all’olandese”? Una volta parcheggiata l’auto sul lato della strada, prima di scendere, basta ricordarsi di aprire la portiera con la mano destra, quella che si trova all’opposto dalla maniglia. In questo modo, il movimento vi “obbliga” a girarvi e guardare prima nello specchietto e poi dietro di voi, anche se in quel momento siete distratti.


Guarda il video...