Ne avrei fatto volentieri a meno ma questa quarantena, se non altro, mi ha dato la possibilità di dedicarmi a tempo pieno ad una mia piccola passione, quella di pubblicare i racconti dei miei viaggi. Nello specifico, ho potuto mettere mano ad un po' di lavoro arretrato, come la vacanza estiva del 2018, a Mosca e San Pietroburgo, che da oggi è online nel mio sito (www.sim1.it).
E' una cosa che mi porta assolutamente niente, se non una privazione del tempo libero, ma la mente umana è strana e non ce la faccio ad abbandonarla.
C'è da dire che ormai ho ben poco da scrivere perché sono passati gli anni d'oro che, con uno stipendio fisso, potevo fare la bella vita (6 viaggi nel 2008 e nel 2009, cinque nel 2010 e nel 2011). Ma ora la pacchia è finita e se prima avevo una possibilità su cento di trovare un lavoro, dopo il coronavirus siamo allo zero assoluto.
Due parole sulla vacanza in questione. A Mosca eravamo stati già qualche anno prima ed è stato quindi un gradito ritorno ma con una organizzazione molto migliore, cresciuta costantemente negli anni con le molte esperienze e i nuovi mezzi tecnologici. Primo tra tutti lo smartphone connesso e la possibilità di usare Maps con tutti i tag preparati prima del viaggio, oppure il traduttore, ma anche l'applicazione per i taxi che ci ha permesso di muoverci liberi dagli orari, svincolandoci dai turni della metropolitana.
La cosa che mi ha colpito di più della capitale russa è stata la massiccia presenza di cinesi, che avevo notato anche a Praga, un paio di mesi prima. Ovunque c'erano scritte in cinese, dall'hotel, all'aeroporto e tutto questo non esisteva nel 2011. Questa volta è andata meglio della precedente e sono riuscito a riportare a casa la macchina fotografica (nel 2011 me la feci rubare) e soprattutto le foto che c'erano dentro, cosa ancora più importante.
Mentre Mosca la conoscevamo (più o meno), a San Pietroburgo è stata la prima volta e sinceramente ne avevo un'idea un po' diversa, me l'aspettavo più grande. Forse dirò un'eresia dettata dall'ignoranza ma la maggior parte delle cose importanti da vedere sono tutte sulla Prospettiva Nevskij o poco distanti. C'è di positivo che è molto semplice spostarsi, dato che si può fare tutta la prospettiva a piedi in tempi ragionevoli e dal nostro hotel in zona stazione, avevamo tutte le comodità vicinissime.
Bando alle ciance, se volete dare un'occhiata a come è andata, cliccate sul sito www.sim1.it e scorrete in fondo, fino all'ultima bandierina.
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