28 novembre 2022

Russia, virus di 50mila anni resuscitato dal permafrost della Siberia

Un virus rimasto nel permafrost per migliaia di anni è tornato in vita dopo essere stato scongelato in un laboratorio: ha 48.500 anni ed è il più antico mai resuscitato finora. 

È stato isolato in Francia, da un gruppo di scienziati dell'Università di Aix-Marseille coordinato da Jean-Michel Claverie, insieme ad altri 12 nuovi virus di diverse tipologie, prelevati da 7 campioni di suolo ghiacciato della Siberia. I risultati della scoperta sono stati pubblicati sulla piattaforma “bioRxiv”, archivio online gratuito di articoli in attesa di revisione da parte della comunità scientifica.



Il virus è stato trovato sotto uno strato di permafrost, il terreno gelato, formato da ghiaccio, suolo, roccia, sedimenti, a 16 metri sotto il fondale di un lago della Yakutia, nella parte orientale della Siberia.

Si tratta di un virus gigante del genere Pandoravirus, entità giganti con un genoma incredibilmente esteso e in minima parte conosciuto, mille volte più grandi di un virus dell'influenza (sfiorano il millesimo di millimetro).

Se confermato, si tratterebbe del virus più antico mai risvegliato. Quasi 50.000 anni è, per i virus, un record assoluto: il più giovane tra i virus resuscitati nello stesso laboratorio aveva comunque la veneranda età di 27.000 anni. E in teoria sarebbe possibile far tornare attivi anche virus assai più antichi (il permafrost più profondo arriva a un milione di anni).

Tra i virus resuscitai nel laboratorio francese, nove tra sono risultati in grado di infettare e replicarsi una volta liberati dal loro freddo contenitore: nessuno di essi è capace di attaccare piante o animali, perché - per fortuna - il team ha cercato deliberatamente soltanto virus che interessano le amebe, organismi unicellulari che mutano continuamente forma.

Se gli autori dello studio sono riusciti a far tornare infettivi virus rimasti così a lungo dormienti nel permafrost, anche i patogeni pericolosi per piante e animali potrebbero tornare attivi con la fusione del suolo perennemente ghiacciato dovuta alla crisi climatica. Sembra comunque poco realistico che uno di questi patogeni possa scatenare una pandemia.

[Fonte]

23 novembre 2022

Metti un Roberto Carpineti alla tastiera e la festa è assicurata

Organizzare una cena tra ex compagni di classe, nonostante in quel quinto ragioneria del lontano 1990 fossimo solamente in quindici, è sempre una cosa complicatissima ma stavolta ci siamo riusciti. Tra amici che sono andati a vivere in altre città, quelli asociali che non hanno mai risposto agli appelli e una a casa influenzata, credo che ieri sera abbiamo raggiunto il tutto esaurito. 

Serata iniziata con un doppio spritz ad opera del nostro commercialista con ambizioni da barman, proseguita con antipasto e una cena deliziosa preparati dalle signore e terminata con ottimi dolci sempre opera loro. Ma il bello doveva ancora arrivare...

Casualmente Roberto aveva una tastiera in macchina (credo che abbia tastiere ovunque, anche nello scooter nel caso lo avesse) che è stato invitato calorosamente ad andare a prendere. Un po' titubante all'inizio, poi finalmente si è deciso e un dopocena destinato a scivolare sul piano inclinato dei ricordi si è magicamente trasformato in una animata serata danzante con finale di karaoke.

Veramente un super Roberto Carpineti ieri sera!



20 novembre 2022

L'Ucraina di oggi come la Lituania del 1990 - Quando il ricatto energetico non paga

Video come sempre molto interessante quello pubblicato il 15 novembre da Maxim Katz, personaggio politico e pubblico russo, co-fondatore della Urban Projects Foundation e autore dell'omonimo canale YouTube seguito da oltre un milione e mezzo di followers.

Dal titolo "Чем заканчивается шантаж Кремля | Энергоблокада уже была" (Come finisce il ricatto del Cremlino | Il blocco energetico già attuato), il video mette in relazione la Lituania del 1990 con la situazione ucraina attuale, riguardo il ricatto energetico di Mosca. 

Nel tentativo di arginare le mire autonomiste del Paese baltico, infatti, Gorbaciov tagliò gas e petrolio alla Lituania, proprio come sta facendo Putin con l'Ucraina, in maniera un po' meno ortodossa, a suon di missili sulle centrali energetiche.

Quello che è successo in Lituania è storia, stiamo a vedere se anche l'Ucraina riesce a liberarsi dal giogo del Cremlino.

Dopo l'immagine la trascrizione in Italiano del video che pubblico in fondo al post.



Sicuramente sai quanto sia fastidioso quando l'elettricità è spenta anche per poche ore.

Anche se c'è una ragione oggettiva, come un'interruzione.

Gli elettrodomestici non funzionano, non puoi lavorare normalmente, non è possibile avviare una lavatrice,

Il cibo nel tuo frigorifero inizia a rovinarsi.

E se non c'è stata alcuna interruzione ed è stata deliberata, Diventa molto più di un semplice fastidio.

È un crimine, e pericoloso, soprattutto in un periodo freddo dell'anno.

Sfortunatamente, è questo tipo di crimine, tra i tanti altri, che la Russia si sta impegnando contro l'Ucraina.

L'esercito russo ha bombardato Infrastrutture ucraine da oltre un mese.

Il presidente Zelensky ha annunciato all'inizio di novembre che il 40% delle centrali termiche e idroelettriche,

così come gli impianti di riscaldamento, erano già stati guasto. Per ridurre il carico sulla griglia,

è necessario spegnere l'alimentazione, ecco perché le città ucraine, tra cui Kiev,

immergersi nell'oscurità la sera, ma non solo ucraini hanno dovuto affrontare un tale atteggiamento verso se stessi da Mosca.

32 anni prima di Putin, l'Unione Sovietica ha agito allo stesso modo contro la Lituania.

Volendo restituire la repubblica alla loro zona di influenza, organizzarono una cosa inaudita:

Hanno imposto sanzioni contro il loro stesso suddito.

Fortunatamente, non è venuto loro in mente di bombardare il centrali elettriche, anche se alla fine la situazione è arrivata a

portare carri armati e sparare ai civili. Vediamo cosa è successo allora e come è finita.

Ma prima di iniziare, vorrei ricordare Tu che abbiamo una società segreta sponsor.

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Tutti i link nella descrizione. Ora iniziamo.

COME CI SI È ARRIVATI

Come è successo in modo che il Cremlino ha iniziato una guerra energetica contro i propri cittadini?

Se hai assistito agli ultimi anni dell'Unione Sovietica o ho visto video sul mio canale su quel periodo,

Probabilmente hai un'idea quanto era brutto allora.

Alla fine del 1980, l'URSS era in una profonda crisi, questo La crisi ha riguardato tutte le sfere della vita, ma soprattutto - l'economia.

Il sistema pianificato sovietico era al suo ultimo tratto.

Le fabbriche non producevano i beni richiesti, collettivi Le fattorie non potevano fornire la quantità necessaria di cibo.

Gli scaffali dei negozi si stavano svuotando rapidamente e le persone Ho dovuto rimanere in lunghe file solo per comprare cibo per cena.

Sotto il peso di questi problemi, l'URSS non era in grado di sostenere i cosiddetti paesi del campo socialista.

Nei paesi dell'Europa orientale - Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria - i partiti comunisti hanno perso il potere.

E poi il crollo è arrivato al territorio della stessa Unione Sovietica.

Segretario generale Mikhail Gorbaciov, che è salito al potere nel 1985, ha cercato di rettificare la situazione.

Ha annunciato la perestrojka e ha cercato di riformare l'economia morente.

Ma era troppo tardi. Gorbaciov è spesso accusato di essersi venduto a gli americani e deliberatamente vogliono distruggere l'URSS.

È difficile immaginare un'accusa meno giusta.

Quei pochi anni in cui era alla guida del paese, Gorbaciov ha combattuto disperatamente proprio per la conservazione dell'Unione.

Ma la situazione era già così grave che qualsiasi sua azione ha solo avvicinato l'inevitabile collasso del paese.

In quegli anni, i sentimenti separatisti attanagliavano il élite politica e partitica in quasi tutte le repubbliche sovietiche.

Estonia, Lettonia e Lituania ricercati indipendenza più di chiunque altro.

I tre stati baltici divennero parte dell'URSS sul vigilia della Grande Guerra Patriottica, a seguito della divisione

delle sfere di influenza tra Stalin e Hitler secondo al protocollo segreto del patto Molotov-Ribbentrop.

Nel 1939, le truppe sovietiche entrarono nel loro territorio e nel 1940 il L'URSS li ha annessi dopo referendum tenuti sotto la minaccia delle armi.

Nei decenni successivi, Lituania, Lettonia ed Estonia vissuto sotto le stesse regole del resto del paese.

Ma non hanno mai dimenticato il loro passato e come sono finiti nell'Unione.

E non appena il regime ha cominciato a sgretolarsi, Hanno annunciato che volevano essere indipendenti.

La Lituania è diventata un informale leader delle tre repubbliche.

Nel 1988 sorse il movimento sociale Sajudis qui, verso la secessione dall'Unione.

Nel 1989, nel 40° anniversario della firma di il patto Molotov-Ribbentrop, la "Via Baltica"

azione ha avuto luogo - gli abitanti della Lituania, Lettonia e L'Estonia organizzò un'enorme catena umana da Vilnius a Tallinn.

Nel gennaio del 1990, Gorbaciov arrivò in Lituania.

Naturalmente visitava le fabbriche e fattorie e tutti, ma la questione principale della visita è stata:

Cosa fare con il desiderio del repubblica per separarsi dall'Unione?

Il 12 gennaio, il segretario generale è sceso in strada per parlare con la gente e ha dichiarato che

se Sajudis continuasse a farlo, otterrebbe ciò che meritano.

Incontro i Sajudi al Consiglio Supremo e parlo per loro, non li vedo come intoccabili.

Hanno certe persone a Sajudis che vorrebbe far esplodere la situazione.

Lo fanno. Ma in generale, è un movimento che copre grandi circoli sociali in Lituania e tra le altre nazionalità.

Sono realista al riguardo, va bene.

Finché i Sajudi vogliono cercare modi per migliorare, far avanzare la perestroyka, migliorare il paese,

migliorare le relazioni internazionali. E se i Sajudi decidono di far esplodere la situazione,

mettere le persone le une contro le altre, Farò in modo che ottengano ciò che meritano.

Naturalmente le minacce non hanno funzionato. Nel febbraio 1990, in le prime elezioni libere del Consiglio supremo della Lituania,

I candidati sostenuti da Sajudis ottenne una maggioranza sicura.

Nella sua prima riunione dell'11 marzo, il nuovo Supremo Il Consiglio ha adottato l'atto sulla restaurazione

della statualità della Lituania.

Questo documento proclamava l'illegalità del annessione del 1940 e ha dichiarato che la costituzione

dell'URSS non era più valido sul territorio della Lituania.

La repubblica ha sostanzialmente dichiarato l'indipendenza. Completamente in conformità con la costituzione dell'Unione Sovietica,

che formalmente ha dato tale diritto a tutti i suoi sudditi.

Michail Gorbaciov ha fatto molti compromessi in passato. Pressato dall'opposizione, ha persino cancellato il 6° articolo

della Costituzione e negato il CPUS il suo ruolo guida e guida.

Ma non poteva accettare una secessione della repubblica: Sottolineerò ancora una volta che Gorbaciov,

come nessun altro, ha combattuto per preservare l'URSS. Ha combattuto il meglio che poteva.

BLOCCO

Ripristiniamo la cronologia degli eventi della primavera di 1990. Prima il presidente sovietico ha cercato di agire con le parole.

Ha pubblicato diversi articoli sulla Pravda. Gorbaciov ha dichiarato che il governo lituano si è rifiutato di ascoltare la ragione.

E ha fatto cose che erano offensivo per l'Unione nel suo insieme.

Quindi, in sostanza, il desiderio di costruire un paese indipendente in pieno la conformità con la costituzione era un insulto all'URSS.

Quando non ha funzionato, si è trattato di minacce.

A Vilnius la notte del 23 marzo, una marcia dei militari L'attrezzatura è stata tenuta come dimostrazione di ciò che potrebbe accadere.

Tre giorni dopo, i paracadutisti presero il controllo di alcuni edifici governativi nella capitale lituana,

compreso l'edificio del Central Comitato del Partito comunista di Lituania.

In risposta, migliaia di lituani andarono in pace proteste con slogan "Armata Rossa, esci e vai a casa!".

Infine, il 13 aprile 1990, Gorbaciov e il presidente del Consiglio dei ministri Nikolay Ryzhkove

presentò un ultimatum alla leadership lituana.

O annullano la legge sulla restaurazione della statualità della Lituania, o ci sarà un blocco economico

Contro la Repubblica.

La Lituania rifiutò di accettare l'ultimatum. Il blocco è iniziato.

Il 18 aprile, la fornitura di petrolio è stata tagliato per l'impianto di lavorazione a Mozaikai.

Questa era l'unica raffineria di petrolio negli Stati baltici; Era costruito nel 1979 su un ramo del gasdotto Druzhba.

Lì, hanno prodotto non solo benzina, ma, ad esempio, gli oli per attrezzature agricole —

E presto ci fu una stagione di semina.

Quasi tutta la produzione in fabbrica è andata all'esportazione o in altre repubbliche dell'URSS,

quindi fondamentalmente la leadership sovietica si è sparato ai piedi. E allora?

Il giorno successivo, il 19 aprile, la fornitura di Gas in Lituania quasi completamente fermato.

Quasi tutti nella repubblica sono stati colpiti.

Dopo la notizia di ieri che tutte le forniture di petrolio in Lituania è stato interrotto e che la fornitura di benzina è limitata,

Già stamattina abbiamo notato un cambiamento nelle nostre vite.

In primo luogo, abbiamo scoperto che i radiatori in casa dove Viviamo erano freddi, poi è stato confermato che in effetti,

Il riscaldamento è stato interrotto ovunque nella Repubblica.

E la maggior parte dei proprietari di auto, come puoi vedere, non hanno rischiato di portare le loro auto in strada.

Sebbene consentano ancora 30 litri di carburante per auto, e veicoli di emergenza, veicoli che trasportano cibo,

e i trasporti speciali continuano a funzionare come al solito, industriali Le strutture stanno passando alla modalità di risparmio della benzina.

Per quanto riguarda il gas naturale, basti dire che il compressore Le stazioni nella Repubblica vengono fermate.

D'ora in poi, la Lituania riceve 3,5 milioni metri cubi di gas invece dei soliti 18.

Il 21 aprile è stato introdotto anche un embargo sui prodotti alimentari prodotti: le forniture alimentari alla Lituania sono state interrotte.

C'era già un terribile deficit nel paese.

Nei negozi di alimentari, stavano costruendo piramidi fuori dal pesce in scatola sugli scaffali per creare almeno

qualche illusione che ci sia ancora cibo.

C'era uno scherzo: verde, lungo e profuma di salsiccia, Che cosa sono io? La risposta è stata: un treno da Mosca.

Perché c'erano alcune merci in capitali, ma nelle piccole città non c'era nulla.

Quindi la gente doveva andare su treni e autobus per Mosca solo per stare in fila tutto il giorno e prendere cibo.

E ora, sullo sfondo di tutta questa disperazione, i lituani sono stati inoltre organizzati per un artificiale

Apocalisse – semplicemente per dispetto.

Restrizioni applicate anche alla medicina.

Le forniture di carbone, cellulosa, legname e carta furono interrotte. I treni hanno smesso di circolare tra Vilnius e Mosca.

Anche la Lituania si era trovata in isolamento dai trasporti.

Il prezzo di una tanica di benzina nella repubblica è salito a 50 rubli in pochi giorni, mentre il prezzo ufficiale dello stato era di 8 rubli.

Le fabbriche e i trasporti si erano fermati.

Per gestire in qualche modo la situazione, una commissione speciale è stata creato in Lituania, guidato dal primo ministro Kazimira Prunskene.

La Commissione ha annunciato un divieto di esportazione di carburante dalla repubblica, e all'inizio di maggio,

Sono stati introdotti i buoni pasto. Inoltre, Lituania Per la prima volta ha iniziato a sviluppare i propri giacimenti petroliferi.

Il governo ha iniziato a stabilire legami con imprese in altre parti del paese,

e passò a un'economia di baratto.

A parte i raduni, non ha davvero sento come se ci fossero alcuni problemi importanti.

La città sembrava confortevole e accogliente come sempre.

Ma si sentivano le trombe sulle pagine dei locali giornali, appelli per un attacco o un contrattacco.

Il governo lituano si è recato in tutte le regioni dell'Unione. Tumen ha dato olio in cambio di cibo dalla Lituania,

Kuzbass ha dato carbone, bypassando il Il governo centrale e il blocco.

Anche prima, il settore industriale non andava bene.

E qui, con le proprie mani, la leadership sovietica ha creato Un ulteriore problema per una repubblica industrialmente sviluppata

che ha partecipato a molte forniture catene in tutta l'Unione.

Quindi, se una fabbrica di cuscinetti a sfere si fermasse Lituania, da qualche parte in Russia o Kazakistan,

un'altra fabbrica si fermerebbe che stava usando quei cuscinetti.

Ecco come un uomo di un governo lituano ha descritto il situazione, parlando al Consiglio Supremo il 25 aprile:

"Ieri sera, 7.500 lavoratori non potevano lavorare.

In assenza di materie prime, entro il 1° maggio, 35 000 lavoratori potrebbero rimanere senza lavoro".

Il 26 aprile, in Piazza della Rivoluzione a Mosca, Stasis Zemaitis, lituano, ha commesso un atto

di auto-immolazione in segno di protesta.

Tornato in Lituania, il suo funerale trasformato in un enorme raduno anti-sovietico.

Nel mese di maggio, tutte le centrali elettriche in Lituania che lavoravano sull'olio combustibile sono stati fermati.

La fornitura di elettricità ai cittadini è stata limitata. Fortunatamente è stato primavera, e almeno non hanno dovuto riscaldare le loro case.

La gente ricorda come la radio lituana Costantemente parlato di come isolare appartamenti e

Come fare il cibo senza gas ed elettricità.

Ad esempio, hanno consigliato di mettere i cereali in acqua calda per la notte, e sarebbe pronto per essere mangiato al mattino.

Il piano della leadership sovietica era chiaro.

Speravano che i problemi con il carburante e l'elettricità avrebbero costringere il popolo lituano a fare pressione sul suo governo

ritirare l'Independence Act.

Ma cosa è successo alla fine? Il parlamento è fuggito?

Il governo si è dimesso?

C'era una folla di lituani arrabbiati che prendevano d'assalto L'amministrazione e chiederle di fare marcia indietro?

Niente di speciale.

Uno stendardo caratteristico dell'epoca: Misha, noi, 3 milioni "Estremisti" lituani, non scambiate la libertà con il cherosene!

La TV centrale sovietica, che era ancora sotto una censura piuttosto pesante, stava cercando di mostrare

che le cose stavano andando bene in Lituania.

Ma basta guardare questa notizia mostrata da Vremya il 30 dell'aprile 1990 — scaffali vuoti sia in un negozio di alimentari

(ad eccezione delle piramidi di pesce in scatola) e nella farmacia.

Dopo la decisione di ieri del governo di limitare il vendita di determinati beni, la domanda per loro è rapidamente aumentata.

Tuttavia, i venditori sono certi che saranno in grado di per fornire ai clienti tutto ciò di cui hanno bisogno.

Le merci arrivano costantemente, e il loro I numeri non sono diminuiti nelle ultime due settimane.

Non direi che l'offerta è andata bassa, Ma la domanda è aumentata in modo significativo.

Negli speziali, la scelta della medicina è la stessa Come al solito, ma la gente compra medicine per fare scorta.

La gente riponeva grandi speranze nell'aiuto occidentale.

L'Occidente potrebbe fornire alla Lituania petrolio e gas attraverso il porto di Klaipeda che si stava rapidamente ricostruendo.

Ma il governo lituano non ho visto molta simpatia all'estero.

I leader occidentali hanno stabilito solo di recente relazioni in qualche modo normali con la leadership sovietica

dopo decenni di guerra fredda e non erano ansiosi di stare con i separatisti.

Ma la Lituania è stata sostenuta, ad esempio, dal premio Nobel Joseph Brodsky -

ha fatto una dichiarazione speciale e ha detto che tutte le repubbliche sovietiche Il desiderio di diventare indipendente dovrebbe avere questa opportunità.

Nell'estate del 1990, altre repubbliche seguirono il esempio di lituani, lettoni ed estoni.

Azerbaigian, Georgia, Uzbekistan, Ucraina, Moldavia, Bielorussia, e anche la Russia ha adottato le proprie dichiarazioni su

sovranità, cioè sul superioreit delle leggi repubblicane su quelle sindacali.

L'URSS stava crollando proprio sotto gli occhi della gente. Ma a un certo punto Vilnius ha deciso di scendere a compromessi.

Il 29 giugno 1990, il Consiglio Supremo della Lituania ha dichiarato una moratoria di 100 giorni sulla sua legge sulla Restaurazione

della statualità della Lituania per condurre negoziati con Mosca sulla secessione dall'Unione.

Gorbaciov la considerava la sua vittoria. e rifornito di petrolio alla repubblica.

Il blocco durato per oltre 70 giorni era finito: Ma gli eventi principali dovevano ancora venire.

COSA È SUCCESSO DOPO

Naturalmente la moratoria sull'Atto di Restaurazione del La statualità della Lituania non poteva fermare il crollo dell'URSS.

Il processo era diventato rapidamente irreversibile.

Le repubbliche non volevano vivere insieme; la domanda era solo in Come e quando il paese unito cesserebbe di esistere.

Negoziati tra Vilnius e Mosca finì con un nulla di fatto.

Il 28 dicembre 1990, il Consiglio Supremo della Lituania ha ripristinato l'Atto di indipendenza.

Invece di introdurre nuove sanzioni, Gorbaciov decise di usare la forza.

Il 10 dicembre 1991, la leadership sovietica ancora una volta presentò un ultimatum alla repubblica e chiese

ritirare la decisione di separarsi dall'URSS. Non fu ritirato e le truppe furono inviate a Vilnius.

La notte del 13 gennaio, soldati e combattenti sovietici del gruppo Alfa ha cercato di assaltare la torre della televisione,

attorno al quale i sostenitori di L'indipendenza si era raccolta. Le riprese sono iniziate.

13 persone sono state uccise, di più più di un centinaio sono rimasti feriti.

Quella stessa notte, un attacco all'edificio del Supremo Il Consiglio di Lituania avrebbe dovuto aver luogo,

ma dopo la sparatoria al centro televisivo, è stato cancellato.

Se non fosse per questa decisione, c'è sarebbero state molte più vittime.

Non si sa ancora chi abbia dato l'ordine per l'assalto.

Sia Gorbaciov che l'interno e I ministri della difesa hanno affermato di no.

Sembrava che l'assalto alla torre della televisione, durante che più di dieci persone sono morte, è stata un'iniziativa personale

del gruppo Alfa.

Gli eventi di Vilnius, che presumibilmente dovrebbero hanno impedito alla Lituania di lasciare l'URSS,

ha solo accelerato il processo di disintegrazione del paese. I lituani erano sostenuti da altre repubbliche.

Il 14 gennaio, centinaia di migliaia di moscoviti sono venuti a Piazza Manezhnaya con manifesti in difesa della Lituania.

Grandi manifestazioni continuarono nei giorni seguenti.

Il 10 marzo, alla vigilia del referendum sulla conservazione dell'URSS,

da cinquecentomila a un milione di persone riunite in il centro di Mosca, secondo varie stime.

Naturalmente, non si è più parlato di alcun negoziato tra Mosca e Vilnius. Lituania, seguita da Lettonia ed Estonia,

divennero de facto stati indipendenti, che sarà ufficialmente riconosciuto nel settembre 1991.

Sono passati solo 15 mesi dall'inizio del blocco della Lituania ad un riconoscimento formale della sua indipendenza.

E dopo altri 3 mesi, l'URSS stessa non c'era più: Tutte le sue repubbliche divennero stati indipendenti.



CHI CORREGGEREBBE GLI ERRORI

Il blocco economico ha causato danni a Lituania nella misura dell'11% del PIL.

Le sanzioni hanno colpito anche la vicina regione di Kaliningrad, che faceva parte della RSFSR - Kaliningrad ha ricevuto

la maggior parte della sua elettricità dalla Lituania.

Decine di imprese che forniscono prodotti all'URSS, così come le unità militari sovietiche in Lituania,

sono rimasti senza elettricità e carburante.

Allo stesso tempo, il blocco non solo non ha fermare il desiderio di indipendenza dei lituani,

ma solo rafforzato, né ha creato artificialmente interruzioni nell'elettricità e nel cibo, né nell'invasione militare

e sparare ai civili ha aiutato l'Unione leadership per riportare la repubblica sotto il loro controllo.

Sapete che rispetto Michail Gorbaciov e il suo ruolo nella storia del nostro paese.

Ma ammetto che l'ultimo generale Il segretario ha commesso molti errori.

Il blocco della Lituania e la sparatoria a Vilnius fu uno dei suoi terribili errori,

insieme alla dispersione forzata di una manifestazione a Tbilisi in 1989 e l'invasione di Baku nel gennaio del 1990.

Di fronte alla minaccia del collasso del paese in cui ha è nato e vissuto tutta la sua vita e che ha amato sinceramente,

Gorbaciov ha provato diversi modi per risolvere il problema. Ma, dopo aver raggiunto il punto estremo, si fermò.

Anche se dopo aver superato leggermente il punto estremo (considerando le sparatorie in Lituania e Georgia),

Si fermò.

Gorbaciov potrebbe annegare l'URSS nel sangue per mantenersi al potere?

Sicuramente potrebbe. Ma non ha sfruttato quell'opportunità. Ha rapidamente si è reso conto che i carri armati non possono aiutarlo a tenere insieme il paese,

e rivolto alla diplomazia, iniziò una discussione riguardante Il nuovo trattato dell'Unione che implicava la trasformazione

l'URSS in una confederazione di stati indipendenti.

Quando ciò fallì, si fece da parte, si dimise, e visse lunghi anni in pensione.

La capacità di ammettere i propri errori e di correggere Loro è la qualità più importante di un politico.

Vladimir Putin ha commesso un errore molto più grave con inviando l'esercito russo a conquistare la ribelle Ucraina.

Continua a persistere in questo errore, anche se è già ovvio per tutti che ogni singola sua decisione

aggrava solo il problema.

Almeno durante i primi mesi di guerra, gli ufficiali ha dichiarato che sono stati attaccati solo obiettivi militari.

Ora, non stanno nemmeno cercando di nascondere il fatto che bombardano centrali elettriche, lasciando scuole, asili,

e ospedali senza elettricità. Costringere le persone a sedersi nelle loro case al buio.

Cosa fanno i lituani del 1990 e Gli ucraini di oggi hanno in comune?

Sanno quello che vogliono e sono disposto a fare sacrifici per raggiungere questo obiettivo,

E l'elettricità non è il più grande dei loro sacrifici. Quindi questa tattica non ha funzionato allora e non funzionerà ora.

Senza di te o senza elettricità?

Senza di te. Questa è stata la risposta data sia da lituani che da ucraini.




18 novembre 2022

Psicologo italiano è uno dei primi uomini con un microchip nel corpo

Questa mattina a Radio24, nella trasmissione di Leonardo Manera e Alessandro Milan, hanno intervistato un signore che ha deciso di farsi mettere un chip nel corpo, cosa che manderebbe ai matti, solo a sentirne parlare, tutta la comunità dei complottisti che sospettavano venisse fatto con le vaccinazioni.

Stefano Scatena, psicologo e psicoterapeuta viterbese è tra le primissime persone ad avere un microchip impiantato sotto la pelle che utilizza per pagamenti tramite pos, aprire porte e serrature domotiche, senza dover portare con se chiavi o telecomandi.

Il chip, completamente biocompatibile, è stato inserito da un tatuatore come so fosse un normalissimo piercing e sta sotto pelle, all’altezza del polso. Non si smagnetizza, non ha una fonte di energia propria e quindi impossibile che dia qualsiasi problema. Toglierlo poi è semplicissimo, con una semplice piccola incisione.

Come funziona? “Ha una tecnologia NFC, quindi non ha una fonte di energia propria. La ricava dal campo elettromagnetico del Pos o di serrature apposite. Al suo interno ci sono tutte le informazioni necessarie per fare dei pagamenti digitali senza utilizzare contanti o carta di credito”.

Infine, lo psicologo spiega che il fine di questa sua scelta ha risvolti anche per il suo lavoro “Il mio sogno è che i chip bionici possano arrivare a controllare i parametri vitali. Se ci passasse attraverso il sangue, e tra qualche anno sarà possibile, avremo la possibilità di individuare fin da subito delle proteine indicatrici di una malattia”.

 




11 novembre 2022

Nessun terremoto per le "trivellazioni", secondo il geologo Vecchia

Interessante intervista al geologo Pier Luigi Vecchia, andata in onda questa mattina a Radio24, nella trasmissione di Alessandro Milan e Leonardo Manera, sul tema delle "trivelle", molto attuale in questo periodo.

Di seguito alcune delle più importanti affermazioni dell'esperto.

"In termini di sismicità, non ci sono casi accertati in Italia, di chiara relazione fra estrazione di fluidi dal sottosuolo e sismicità stimolata importante. Anche un trattore che passa in una strada bianca genera sismicità."

"La subsidenza è un fenomeno che si dissipa, si assorbe, con la profondità e con la distanza, per cui minore è la profondità da cui attingo il fluido dal sottosuolo, maggiore è il risentimento in superficie."

"In Italia siamo all'avanguardia, rispetto a tantissimi altri luoghi del mondo, nei confronti del monitoraggio degli impatti ambientali, tra cui la subsidenza, e le azioni di mitigazione."

"Una trivellazione non può generare fisicamente il fenomeno della subsidenza, quello che potenzialmente può farlo è la fase di estrazione."



Trascrizione del video prodotta da Youtube


Subsidenza è un termine tecnico che

tradotto vuol dire compattazione e

maggiore è la compattazione delle 

terre e quanto maggiore le terre sono

sciolte, quindi non sono consolidate si dice

Quindi da quelle parti in Adriatico e nel

fondale marino è fatto molto da sabbie

sciolte e quindi la subsidenza, la compattazione

è un fenomeno naturale che può essere

accentuato o meno da fattori antropici

cioè da attività umane. Faccio un esempio

se noi prendiamo il barattolo

pieno di zucchero e cominciamo a dargli

dei colpettini nel basso vediamo che il

livello dello zucchero piano piano si

abbassa. Perché questo? Perché lo zucchero

si compatta, ovvero la distanza fra i

tanti granuli di zucchero, diciamo di

sabbia, diminuisce perché ogni granulo

cerca la sua posizione più comoda e più

vicina agli altri granuli. Questa è la

sua incidenza e ripeto è un fenomeno

naturale che avviene normalmente

soprattutto laddove ci troviamo di

fronte a terreni sciolti e che può

essere accentuato come dicevo da fattori

antropici umani. E' interessante capire professore

se le trivellazioni possono essere uno di

questi fattori antropici. Perfetto. 

Uno di questi fattori antropici è anche

solo banalmente il peso di una città.

Il peso di una città carica sui

terreni sottostanti e con il tempo la

città sprofonda.

Un altro fattore antropico è

l'estrazione di fluidi dal sottosuolo

Allora una trivellazione che poi per

altro non è un termine tecnico corretto

Ma parliamo di perforazione di un pozzo

in questi casi ovvero nella nell'ambito

della ricerca e produzione di

idrocarburi si parla di perforazione di

Pozzo non si parla di trivellazione E

questo a livello globale non siamo noi

provincialisti no provinciali e usiamo

nostri termini a livello globale si

parla di perforazione bene una

perforazione è un buco per terra di per

sé un buco per terra non altera gli

equilibri del sottosuolo quindi una

trivellazione Come si usa dire Ovvero

una collaborazione non può generare

fisicamente non può generare accentuare

il fenomeno della subsidenza questo che

potenzialmente quello che potenzialmente

può farlo invece è la fase di estrazione

ovvero quando si va a estrarre un fluido

che può essere alto ma può essere gas

può estrarre un fluido chiaramente a

quel punto il terreno fa come lo

zucchero No da sugo come ci diceva prima

dello zucchero si e questo è importante

Mi perdoni questo è importante perché il

fluido dal sottosuolo che sia acqua gas

o petrolio non è contenuto in una

caverna per cui io svuoto La caverna e

sprofonda il soffitto ma è contenuto

Dobbiamo immaginare una spugna ovvero

nel tornando l'esempio dello zucchero e

il fluido è contenuto nello spazio Fra

un granello e l'altro di sabbia

è contenuto all'interno di una frattura

in caso quindi

è contenuto all'interno di spazi

infinitesimali all'interno della vecchia

come come lei ci ha spiegato magari la

perforazione non crea la subsidenza ma

l'estrazione e siccome si va a perforare

per poi estrarre in quel caso la seconda

parte quella dell'estrazione invece

potrebbe sempre potrebbe dire

adesso ce lo spiegherà senza entrare in

questioni politiche però ha sentito la

popolazione dice già viviamo sotto il

livello del mare per esempio a Porto

Tolle Porto Viro sono in situazione

non vogliamo più cioè non vogliamo più

rischiare o meglio quantomeno vogliamo

avere delle delucidazioni

tecniche molto precise Ecco lei coglie

insomma questo allarme delle popolazioni

che non sono non siamo Geologi Insomma

però sono preoccupati

Sì assolutamente sì ed è giusto essere

preoccupati allo stesso tempo è giusto

anche ascoltare chiaramente e gli

esperti no E quindi bisogna porsi in una

da una parte l'esperto deve spiegare

dall'altra il cittadino deve porsi in

una posizione di ascolto nei confronti

dell'esperto della Scienza perché vede

dire con il massimo rispetto ovviamente

da parte mia ma dire che abbiamo già

dato in quelle aree e

è delicata la questione perché quella

abbiamo già dato e si fa riferimento con

quella abbiamo già dato si fa

riferimento a un'attività umana che era

molto molto spinta negli anni 40-50 fino

agli anni sessanta e il delta del Po

quella l'area del Polesine diciamo

adesso geograficamente ci siamo capiti a

cavallo del Po nord a sud del Po verso

la sua uscita a mare Diciamo in

quell'area In quegli anni si faceva

un'attività umana che era quella di

estrarre il gas naturale e che era

mischiato nell'acqua ovvero c'era una

diciamo acqua con le bollicine Firenze

e quella era un'attività che veniva

fatta non a livello industriale ma a

livello assolutamente familiare ognuno

più o meno si faceva il suo Pozzetto di

qualche decina di metri di profondità

tirava su acqua e gas a quel punto

separava l'acqua dal gas e utilizzava il

gas quello lì è un fenomeno che ha

generato grossi problemi perché stiamo

parlando di volumi enormi che venivano

estratti dal sottosuolo di acqua e gas

invece la tecnologia è ben diversa

Insomma è ben diversa è ben diversa

perché la subsidenza è un fenomeno che

si dissipa si assorbe con la profondità

e con la distanza per cui minore è la

profondità da cui attingo il fluido dal

sottosuolo maggiore è il risentimento in

superficie

senta le devo chiedere questa cosa prima

lei stava dicendo in Italia però è

diverso che cosa

in Italia è diverso in Italia diverso

perché è diverso sia da un punto di vista

normativo Le regole sono molto chiare Le

regole sono molto stringenti le regole

in termini di monitoraggio dei fenomeni

e di azioni di mitigazione degli

eventuali impatti primo fatto secondo e

questo nonostante tutto la devo dire che

in Italia siamo all'avanguardia e

rispetto a tantissimi altri luoghi del

mondo e nei confronti appunto del

monitoraggio degli impatti ambientali

fra cui la subsidenza e le azioni di

mitigazione ovvero Cosa bisogna fare

come bisogna intervenire per far fronte

all'innesco del fenomeno no E ma poi la

geologia dell'Italia è molto diversa

rispetto a tanti altri posti e si usa

portare esempi in giro per provenienti

dal mondo da altri luoghi del mondo in

cui la subsidenza si dice indotta no

stimolata dall'attività umana così come

la sismicità stimolata dall'attività

umana e sono

guardi perché non ce l'hai la sismicità

ha sentito con il terremoto di due

giorni fa nelle Marche alcuni dire Ecco

le trivelle quando lei sente questa

associazione cosa dice da geologo da

geologo dico che bisogna andarci con i

piedi di piombo Nel senso che portare

esempi come gli Stati Uniti come

l'Olanda göningen si parla molto del

caso olandese di estrazione di gas e

sismicità E beh prendere quegli esempi e

portarli tal quali in Italia è un è

decisamente non corretto perché la

geologia non è come la matematica per

esempio che una formula matematica vale

in qualunque luogo del mondo a

prescindere contesto la geologia è vale

la regola dell'osservazione e

dell'interpretazione quella vale in

tutto il mondo ma la geologia il

contesto geologico è ben diverso in

termini sismicità non ci sono casi

accertati in Italia di Chiara relazione

fra estrazione di clou del sottosuolo e

sismicità stimolata chiamiamola così

importante no mi segue anche

un trattore che passa lungo una strada

bianca genera sismicità Sì in genere

vecchia ci ha detto delle cose molto

interessanti devo dire anche gli

ascoltatori dicono finalmente Insomma un

po' di chiarezza far parlare gli esperti

non solo Leonardo Manera io dicevo

quindi possiamo alla fine concludere che

non c'è una correlazione provata Ecco

questo si può dire chiaramente

in Italia per quanto riguarda la

subsidenza e la sismicità evidenti

Ovviamente un conto sono numeri molto

bassi che non vanno a impattare sul

territorio No sulla realtà territoriale

se andiamo a parlare di eventi

importanti Ecco non c'è una chiarissima

relazione causa effetto e soprattutto la

cosa che laddove c'è Anche laddove c'è

Ci sono dei piani di monitoraggio e dei

piani di azioni mitigative e messe in

piedi da chi fa questa attività e questa

è la legge Insomma No non è la regola

del buon senso ma è anche la norma che

lo dice che devono essere Prima di tutto

approvati dagli enti competenti e

secondo Messi in campo là dove è

necessario

quanto si può estrarre perché Oggi

leggevo una stima di sul quotidiano

nazionale dai 50 ai 70

miliardi di metri cubi di gas nei

giacimenti sotto terra è davvero così alta

E sì però c'è da spiegare che qui fra i

50-70-80 miliardi di metri cubi di gas e

sono le riserve conosciute

provate si dice Ora ovviamente

potrebbero essere di più D'altro canto

se io non cerco non trovo in Italia non

si cerca più non si fa più esplorazione

per motivi fondamentalmente normativi e

non si fa più esplorazione lei sa quale

Quando è stato fatto perforato l'ultimo

Pozzo esplorativo in Adriatico

nel 2008 è stato battuto l'ultimo

pozzo esplorativo e Questo significa che

da allora dal 2008 non si sa più se ci

sono ulteriori riserve di gas però di petrolio

Pierluigi Vecchia noi ci dobbiamo

fermare ma è stato molto chiaro e se lo

riterrà anche in futuro ci risentiremo

ripeto geologo esperto di produzione di

energia da decenni Insomma si occupa di

esplorazione e produzione di fonti

energetiche in teoria potremmo essere

seduti su enormi giacimenti di gas in

teoria in teoria Beh quelli che sono

accertati da tanto tempo

08 novembre 2022

MONTECOSARO - Ennesimo incidente sulla Provinciale 485, all'incrocio con via Marche

Si potrebbe definire un vero e proprio "buco nero" nel codice della strada, dove l'assenza e il menefreghismo dell'amministrazione ha causato parecchi incidenti finora e  visto l'andazzo, finché non ci scappa il morto si andrà avanti così.

Parlo dell'incrocio tra via Marche e via Roma dove, a quanto sembra, l'interesse del privato prevale su quello della collettività, dove la polizia municipale ha chiuso costantemente entrambi gli occhi e persino le orecchie, dato che più di una volta, passando, ho fatto presente all'agente di turno dei parcheggi selvaggi sotto il proprio naso e questa se n'è fregata beatamente.

Oggi c'è stato un nuovo incidente, con un mezzo che tentando di uscire da via Marche si è fatto troppo avanti ed ha causato il patatrac. Praticamente la causa di tutti gli incidenti che si verificano in quel punto, con la visuale azzerata dalle auto che l'amministrazione fa parcheggiare in maniera assurda, senza prendere il minimo provvedimento, nonostante le ripetute segnalazioni.

In realtà, nel caso odierno, il camion si è sporto per altri motivi ma ogni auto che esce da via Marche è costretta a farlo perché la gente fuma. E la gente che fuma, favorita dall'accondiscendenza dei vigili urbani, con la scusa di fare presto quando si ferma a comprare le sigarette, lascia l'auto dove gli pare, anche in mezzo alla strada, davanti all'incolpevole tabaccaio.





La Norvegia rifiuta i migranti, accoglierli farebbe perdere voti

Nell'interessante intervista andata in onda lunedì 7 novembre su Radio24, nella trasmissione di Alessandro Milan e Leonardo Manera, il corrispondente a Bruxelles per la tv pubblica norvegese ci racconta il sentiment dei norvegesi per la questione migranti, dopo che il nostro Paese ha chiamato in causa proprio gli scandinavi per la nave Ocean Viking battente la loro bandiera.

Ascoltando le dichiarazioni del giornalista nordico ci si rende conto che tutto il mondo è paese e anche la politica norvegese teme che l'accoglienza non paghi elettoralmente.




La Norvegia rifiuta la richiesta italiana di accogliere migranti

"Nessuna responsabilità" precisa l'ambasciatore norvegese a Roma. La Francia all'Italia: dopo lo sbarco pronti a prenderne una parte. "Nessun dubbio" sul fatto che "l'Italia rispetterà il diritto internazionale" dice il ministro dell'Interno francese

La Norvegia sottolinea di non avere "nessuna responsabilità ai sensi delle convenzioni sui diritti umani o del diritto del mare per le persone imbarcate a bordo di navi" private o di ong "battenti bandiera norvegese nel Mediterraneo". Lo ha precisato l'ambasciatore norvegese a Roma Johan Vibe in una mail inviata alla Reuters in risposta all'appello dell'Italia a Oslo e alla Germania di farsi carico dei migranti bloccati nel Mediterraneo.  

Ad aprire all'ipotesi di una accoglienza condivisa è la Francia: "Abbiamo detto all'Italia, e lo diciamo insieme alla Germania, che se quella nave umanitaria (Ocean Viking) verrà accolta in Italia, anche noi accoglieremo una parte dei migranti, delle donne e dei bambini, affinché l'Italia non si debba prendere carico da sola del fardello di questo arrivo di migranti": lo ha detto il ministro dell'Interno francese, Gérald  Darmanin, intervistato questa mattina da RMC-BFMTV.  Il ministro "non ha alcun dubbio" sul fatto che l'Italia "rispetterà il diritto internazionale", accogliendo in uno dei suoi porti la nave umanitaria Ocean Viking della ong Sos Méditerranée, bloccata in mare con 234 migranti a bordo. “Il diritto internazionale è molto chiaro: quando una barca chiede di accostare con dei naufraghi a bordo, è il porto più sicuro e più vicino che deve accoglierla”.

Poi Darmanin prosegue: “Ho incontrato il nuovo ministro dell'Interno italiano (Matteo Piantedosi, ndr)” e aggiunge "diciamo anche all'Italia che il problema della sua geografia, di essere dunque il Paese più vicino a questa nave non significa che debba essere lasciata sola".

"Da anni sosteniamo che gli Stati dell'Europa centrale si debbano fare carico di alleviare la pressione degli arrivi dei migranti sull'Italia e su Malta: per noi l'importante è che la Ocean Viking sbarchi nel porto sicuro più vicino e speriamo che questo avvenga il più presto possibile" sostiene la ong Sos Méditerranée, che precisa: "La redistribuzione dei migranti non è nostra competenza, quindi non abbiamo nulla da commentare su questo".

Intanto in Italia il dibattito sulla questione resta acceso. "Non ci siamo mai tirati indietro nel soccorrere", in particolare "se le persone stanno male e c'è bisogno di aiuto non ci siamo mai tirati indietro. E quindi credo risponderà sia il ministro competente che il Governo" ha detto la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli ad Agorà su Rai 3, in merito all'assistenza verso i migranti a bordo di imbarcazioni in attesa di un porto sicuro. 

Ieri Matteo Salvini, leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, aveva attaccato: "Da ministro ho fatto rispettare i confini del mio Paese e mi sono meritato la fiducia degli italiani e quattro processi" e "prendere lezioni dalla Germania che non ospita uno solo degli immigrati che sbarcano in Italia dalle navi tedesche, penso non sia più possibile". 

Intanto, tre cittadini russi, di 46, 47 e26 anni, sono stati fermati da agenti della squadra mobile della Questura di Siracusa, con la collaborazione della Guardia costiera e della sezione Operativa navale della Guardia di Finanza, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Secondo l'accusa, sarebbero i componenti dell'equipaggio del veliero Blue Diamond battente bandiera Ucraina con a bordo 99 migranti di nazionalità afghana e pachistana.   L'imbarcazione, partita da una località costiera nelle vicinanze della città turca di Bodrum, è stata intercettata a circa 38 miglia dalle coste siciliane da un'unità della Capitaneria di porto, che ha successivamente trasportato i migranti nel porto commerciale di Augusta. I tre sono stati condotti nella casa circondariale di Cavadonna in attesa dell'udienza di convalida.

Le notizie che nel frattempo arrivano dalla Ocean Viking non sono rassicuranti. La ong Sos Méditerranée fa sapere che a causa del peggioramento delle condizioni meteo previsto per questa sera, la nave si sta spostando: "Resta in acque internazionali, ma invece di rimanere al sud della Sicilia si sposterà a Est perché il maltempo proviene da Nord Ovest. Cercheremo di ripararci il più possibile dal mare che è previsto a forza 6". Inoltre, la situazione sulla nave sta "precipitando rapidamente. Le scorte di cibo e acqua cominciano a esaurirsi. Le 234 persone a bordo sono stressate, esauste e hanno una situazione sanitaria che richiede immediate cure a terra".


[Articolo di Rainews.it]



06 novembre 2022

Manifestazioni per la pace di Roma e Milano, viste dall'avvocato Catania

Grazie ai potenti mezzi di Youtube e ad una robusta tastiera, ho messo per iscritto il video serale di sabato 5 novembre dell'avvocato youtuber Francesco Catania, avente come titolo: "RUSSIA VS UCRAINA: VIDEOREAZIONE A CONTE & CALENDA ALLE MANIFESTAZIONI PER LA PACE"


Ok ragazzi in Italia abbiamo 192 modi diversi per ordinare un caffè e almeno due concezioni diverse di pace. E quando i campioni che devono illustrare questi due modi diversi di concepire la pace sono Giuseppe Conte da una parte e Carlo Calenda dall'altra, che cosa potrà mai andare storto?

"Care amiche, cari amici, da oltre 200 giorni una guerra cruenta sta martoriando l'Ucraina."

In realtà sono passati più di 250 giorni e la guerra non sta martoriando soltanto l'Ucraina. Anche i russi hanno avuto le loro perdite. Stando alle stime ucraine, infatti, oltre 74.000 soldati russi sono finiti a fare da concime per i girasoli e oltre 10.000 veicoli della grande madrepatria sarebbero stati trasformati in rottami. Insomma, stando ai dati, l'intero corpo d'armata originario mandato da Putin a conquistare l'Ucraina sarebbe stato completamente neutralizzato. I russi si troverebbero con oltre 300.000 soldati deceduti o gravemente feriti, quando inizialmente avevano inviato in quelle regioni soltanto 190.000 soldati e oltretutto, in teoria, l'esercito russo che dovrebbe contare 900.000 uomini, avrebbe quindi perso un terzo del suo potenziale. L'uso del condizionale naturalmente è d'obbligo perché le stime ucraine potrebbero non essere particolarmente precise. Tuttavia tenete comunque presente che qualora le perdite russe dovessero essere anche notevolmente inferiori, magari pari alla metà, resterebbero comunque enormemente superiori rispetto alle perdite che gli americani hanno accusato in tutta la guerra del Vietnam, durata circa 20 anni. Gli americani hanno cioè perso poco meno di 60.000 uomini in vent'anni. I russi avrebbero perso circa 74.000 uomini in otto mesi o poco più. La premessa del professor Conte, cioè che questa guerra stia martoriando solo l'Ucraina, è completamente sbagliata. In teoria anche la Russia trarrebbe grande beneficio Dalla pace.

"Avete notato che non si sente più pronunciare la parola pace?"

Certo ed è una cosa abbastanza normale quando hai una delle due parti e nella fattispecie i russi, che sono convinti di aver dichiarato guerra a dei veri e propri demoni Medvedev, per esempio, vuole dare la caccia a Satana che sicuramente risiede in Occidente. 

"In questi giorni sentiamo parlare solo di armi di strategie militari di nuovi arsenali bellici" 

Sì, in questi giorni circolano leggende metropolitane piuttosto divertenti, prima fra tutte quella leggenda metropolitana che vede un drone italiano come protagonista dell'attacco consumato con successo ai danni della flotta Rossa nel Mar Nero. Tuttavia, se vogliamo affrontare seriamente l'argomento, è assolutamente impossibile che il governo italiano parli di strategie militari. L'elaborazione di queste strategie compete solo ed esclusivamente all'ucraina. Non siamo certo noi che dobbiamo e possiamo spiegare agli ucraini come devono difendersi. E per quanto riguarda invece gli invii di armi, buona parte di questi invii sono opera del governo degli Stati Uniti, il quale con cadenza settimanale o quindicinale, invia attrezzature ed armi per centinaia e centinaia di milioni di dollari, permettendo in questo modo agli ucraini di difendersi dall'invasione russa. 

"Ma l'ipotesi di negoziato, il lavoro diplomatico e le speranze di pace, sembrano non scaldare i cuori di politica e media mainstream."

 Mettiamo anche il caso che sia vero, ma tu è il MoVimento 5 Stelle in questo frangente che cosa avete fatto? Hai mai preso il telefono e chiamato Putin per chiedergli di deporre le armi, anzi, raccogliere armi e bagagli e portare i suoi carri armatini fuori dall'ucraina? Ti sei mai recato, previo avviso al nostro governo, presso l'ambasciata russa per sondare il terreno? Sei mai andato presso l'ambasciata ucraina per sondare il terreno? Credo di no. Eppure ti sarebbe bastato poco. Dovevi soltanto prendere il telefono, chiamare Mosca e dire qualcosa del tipo: "Ciao sono Giuseppi, quello che ti ha pagato 4 milioni per portarsi in gita dei soldati russi in Italia durante la pandemia. Sono sicuro che zio Vlad di te e dell'operazione "Dalla Russia con amore" si sarebbe ricordato immediatamente.

"In questi stessi giorni poi succedono cose che non avremmo mai neppure immaginato. Pensate, qualche giorno fa il Parlamento Europeo, con il voto di altri partiti italiani ma non certo con il nostro, ha bocciato un emendamento con cui volevamo semplicemente impegnare l'Unione Europea affinché fosse finalmente data la precedenza ai negoziati per un vero cessate il fuoco."

Sì Ricordo anch'io quell'emendamento presentato da Claire Daily, un eurodeputata irlandese appartenente a un gruppo chiamato "Beleft, la sinistra", nota principalmente per un paio di sue stravaganti affermazioni. In particolare a gennaio questa europarlamentare ha affermato che i 190.000 soldati russi erano stati schierati sul confine con l'Ucraina solo ed esclusivamente per scopi difensivi. E successivamente questo euro deputato Si è anche opposto all'invio di armamenti in Ucraina, affermando che se li avessimo dati agli ucraini, avremmo poi dovuto dare armi anche ai palestinesi e allo Yemen. Insomma, se fossi in Conte, non andrei particolarmente orgoglioso di aver seguito la linea di questa eurodeputata, la quale, chiaramente, non è esattamente un'aquila. O forse sì, potrebbe essere un aquilotta del secolo scorso e di origine tedesca Ma è meglio andarci con i piedi di piombo 

"In compenso è stato approvato un emendamento per inviare in modo sempre più massiccio nuove armi."

Sì, emendamento che è stato approvato con 504 voti. I tuoi 5 europarlamentari, caro Conte, si sono astenuti.

"Non è questo il momento di restare inerti e silenti"

Come hanno fatto i tuoi euro parlamentari per caso?

"L'Italia e l'Europa non devono chiudere in un cassetto i propositi di pace. C'è una maggioranza silenziosa che ha deciso di far sentire la propria voce. Sabato 5 novembre a Roma verrà ospitata una grande manifestazione nazionale per chiedere la pace in terra ucraina."

Per curiosità, ma questa maggioranza silenziosa, lo sa che tu e il MoVimento 5 Stelle avete sempre votato Sì all'invio di armi in Ucraina?

"E' un momento che ci chiama tutti in causa. Nessuno escluso."

Essere chiamati in causa di solito non è una bella cosa, ve lo dice un avvocato. 

"Si tratta di una mobilitazione apatica promossa dalla rete pace di Salmo una realtà Nazionale composta da associazioni società civile semplici cittadini donne e uomini, preoccupati per un'escalation militare che ci sta portando giorno dopo giorno verso il punto di non ritorno di una guerra atomica." 

E questo è esattamente chi lo dice? Il professor Orsini? Se permetti, egregio collega, io ho una fonte decisamente più attendibile. Sicuramente conosci il "doomsday clock" perché viene citato in moltissimi film fra cui watchmen e tantissimi fumetti. Si tratta di un orologio simbolico gestito da scienziati veri. Ogni qualvolta si verifica un'emergenza o una crisi seria spostano le lancette dell'orologio verso la mezzanotte e cioè verso l'ora dell'apocalisse. Ebbene le lancette di questo orologio dal 2020 A oggi sono rimaste ferme. Questo significa che secondo persone realmente competenti e quindi molto meglio preparate rispetto a me rispetto a te che fai politica da 5/6 anni e rispetto al professor Orsini, le cui tesi alcune volte sono difficilmente inquadrabili nell'alveo della scienza. Non c'è alcun pericolo di conflitto termonucleare.

"Sin dai primi giorni del conflitto, lo sapete bene, il MoVimento 5 Stelle ha condannato con la massima determinazione l'ingiustificata aggressione russa e ha sostenuto senza risparmio il popolo ucraino." 

Ma questa favola chi te l'ha raccontata? Piantavi continuamente grane per evitare che Draghi mandasse le armi. Questo non è esattamente sostenere il popolo ucraino. Questo si chiama in un altro modo che non posso riportare perché sennò il supremo algoritmo s'inbippa.

"Lavorando al contempo affinché l'Italia si facesse portavoce anche in sede Euro-unitaria comunitaria di un necessario impegno per trovare una soluzione politica e diplomatica del conflitto."

E in termini concreti questa soluzione diplomatica quale sarebbe? 

"Adesso devono tacere le armi deve parlare la politica." 

Ora Andreotti una persona che ha passato qualcosa tipo 70 anni in politica se non vado errato, ha dichiarato che chi pensa male fa peccato però indovina. Sei in grado di spiegarmi perché le armi devono tacere oggi mentre gli ucraini Sono passati alla controffensiva e non cinque sei sette otto mesi fa? Perché solo adesso partecipi a una manifestazione della pace? Perché non hai intrapreso iniziative per convincere la Russia a ritirarsi?

"Il MoVimento 5 Stelle risponde presente. Scenderemo in piazza al fianco di cittadini e delle associazioni senza bandiere senza simboli di partito perché la pace non ha e non deve avere colori politici Io spero di poter camminare anche al fianco di chi ha sensibilità politiche diverse dalle mie ma con cui condivido la volontà di difendere i valori della nostra Costituzione e del suo articolo 11."

E sei pure professore di diritto. L'articolo 11 della Costituzione non vieta di aiutare un popolo in pericolo. Dice che l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa agli altri popoli e come mezzo di risoluzione crisi internazionale. Quando hai una nazione come la Russia che ne invade un'altra non hai una crisi internazionale o una controversia internazionale. Hai Un'invasione che cosa decisamente diversa. E quando supporti l'Ucraina non stai utilizzando la guerra come strumento di offesa verso un altro popolo Ma la stai usando come strumento di difesa di un popolo quello ucraino. Poi Pensaci mettiamo il caso che la Libia invada l'Italia Secondo la tua interpretazione dell'articolo 11 l'Italia non potrebbe difendersi militarmente e quindi diventeremo una provincia libica in tempo zero. Ma sinceramente queste cose qui oltre a raccontarle ai tuoi potenziali lettori le racconti anche ai tuoi studenti?

"Io invito tutta la mia comunità politica tutti i cittadini a mobilitarsi da ogni territorio per essere a Roma il 5 novembre per far contare questa voce." 

Ma anche no

"Se qualcuno ha deciso che questa guerra è l'imminente disastro nucleare sono inevitabili non l'ha fatto e non lo può fare il nostro nome. Ci vediamo quindi in piazza per la pace." 

E ancora fai riferimento e leva sul presunto imminente disastro nucleare. Giuro che a titolo personale Mi piacerebbe sapere se queste che personalmente ritengo "bippate" le pensi realmente oppure no. Se le pensi realmente sei palesemente inadeguato come leader, perché basta che un Vladimir Putin qualsiasi dica "lancio le testate nucleari" e tu ti pieghi a ogni suo desiderio. Viceversa se non ci credi davvero stai Comunque seminando il panico fra la popolazione o per acquisire una maggiore visibilità o peggio ancora per mediare a favore di Vladimir il quale non è esattamente l'incarnazione di un politico Democratico E illuminato. Insomma come è facile immaginare a queste condizioni alla manifestazione di Roma non ci sarei andato neppure se mi fossi trovato lì per errore.

Vediamo invece se le cose con Calenda vanno meglio.

"Sabato prossimo alle 16 a Milano all'Arco della pace Organizzeremo una grande manifestazione in sostegno dell'ucraina" 

ok Questo incipit è decisamente migliore rispetto al precedente

"per ribadire che stiamo con il popolo ucraino che ha subito 6.500 morti, 430 bambini, che sta resistendo gloriosamente contro l'invasione russa" 

Ora io sono sicuro che Calenda sia in buona fede Tuttavia io temo che quei 6.500 morti non siano le perdite complessive che ha subito l'Ucraina ma siano soltanto i morti fra i civili. Ora so che è brutto da dirsi e tremendo da sentire ma io personalmente se fossi un capo di stato ci metterei la firma per avere quel livello di perdite. Livello il quale in termini assoluti è elevato perché parliamo Comunque di migliaia e migliaia di vite ma in termini relativi è bassissimo. Gli ucraini Infatti perderebbero Meno di un soldato ogni volta che 10 soldati russi vengono eliminati e tenete presente poi che questa stima sarebbe ancora prudenziale perché nel conto andrebbero inserite anche le Vittime Civili che si contano però letteralmente a migliaia. Insomma sventuratamente notoriamente è solo negli Action Movie e cioè nei film in stile Rambo e Commando che il protagonista riesce a eliminare decine e decine di soldati nemici procurandosi a malapena qualche graffietto. Nella realtà purtroppo le cose non funzionano così. E le perdite fra i soldati ucraini buona parte dei quali del resto 8-9-10 mesi fa era sicuramente un civile, realisticamente devono ammontare a qualche decina di migliaia di unità. Snche se il governo ucraino non trasmette questi dati.

"Vedete, Putin prima di invadere l'Ucraina ha detto tante volte che l'occidente è macio moralmente che non è capace di resistere non è capace di combattere non è capace di difendere i suoi valori."

In realtà purtroppo Putin ne ha fatto decisamente ancora peggio, ha convinto il suo popolo che l'occidente sia al male incarnato. Esemplificativamente dal 2015 in poi è stata fondata sempre da Putin la "Lunar mia" ovvero una specie di doposcuola militare dove i bambini e ragazzi oltre ad imparare le tattiche di base Come si maneggiano le armi imparano anche che l'occidente brutto cattivo ce l'ha con loro e non ha valori. Insomma  Putin ha creato almeno una generazione di persone che ci considerano come nemici.

"E allora quello che avviene in Ucraina è una cosa molto più profonda di una semplice crisi regionale è un popolo che insospettabilmente sta ricacciando indietro l'invasore"

Probabilmente non ce lo ricordiamo ma Calenda ha ragione. Quando il conflitto è iniziato, la stragrande maggioranza degli analisti diceva che gli ucraini avrebbero potuto resistere al massimo per un mese. La mia stima, ricordo, era di circa 45 giorni. Siamo poi passati ai tre mesi e poi abbiamo capito che gli ucraini se adeguatamente equipaggiati avrebbero potuto resistere all'infinito. Onore alle loro capacità e forza d'animo.

"E rispetto a questo noi occidentali abbiamo reagito per una volta supportandoli difendendo il loro diritto che anche il nostro perché se noi per una volta ammettiamo che un paese che ha una minoranza linguistica come il caso del Donbass può essere invaso e quindi salta il principio fondamentale da dopo la Seconda Guerra Mondiale cioè che quello che vale sono i confini e dunque tutta l'Europa può essere messa in discussione. Noi non ce lo ricordiamo ma questa è stata la causa della seconda guerra mondiale. A partire dalla crisi dei "sudeti"." 

Veramente la Seconda Guerra Mondiale è stata innescata dall'invasione della Polonia. La crisi dei "sudeti" si risolse invece diplomaticamente. Certo è che risolvere diplomaticamente tutte le crisi dandole vinte al dittatore di turno non fa altro che alimentare il suo appetito di territori. Le circostanze storiche indicate da Calenda sono quindi formalmente errate ma sostanzialmente la dinamica è esattamente quella che sta raccontando Calenda.

"Allora quello che Noi combattiamo oggi per i valori occidentali e dobbiamo cercare di capire se ce l'abbiamo la forza siamo in grado di dire sì va bene affrontiamo delle difficoltà economiche ma lo facciamo perché i fratelli ucraini Stanno combattendo anche per noi."

Personalmente sarai più cinico in proposito direi che i nostri fratelli ucraini Stanno combattendo una battaglia giusta la quale Ci eviterà di avere un domani tantissime complicazioni e scocciature. Infatti. permettere a Putin di occupare e conquistare l'Ucraina significa far sapere a tutto il mondo che è possibile annettere quello che si vuole quando si vuole senza scatenare una reazione internazionale. Dignifica anche dare le chiavi del Granaio del Nord Africa Putin e permettergli di acquisire un potere elevatissimo nei confronti di quelle Nazioni. Eventualmente significa anche conferire a Putin il potere l'opportunità di causare delle carestie artificiali e far riversare sull'Europa milioni e milioni di affamati. Il tutto naturalmente Senza tenere conto del fatto che un domani zio Vlad potrebbe decidere di espandersi verso Ovest dove c'è la Polonia o verso nord dove ci sono i paesi baltici. quindi oltre alla Fratellanza abbiamo degli ottimi motivi per sostenere gli ucraini.

"Oppure ci appelliamo una pace vaga codarda. Sapete da cosa si capisce che è codarda? Dal fatto che si unisce al rifiuto di sostenerli militarmente. E' la pace che vuole Conte, è la pace che vuole Berlusconi, è la pace che vuole Salvini."

Non è esattamente così al di là dei pareri personali di Silvio Berlusconi e forse di Salvini Forza Italia e la lega hanno sempre appoggiato l'Ucraina.

"La pace che vuole una parte del Partito Democratico." 

Sì la cosa stupefacente e divertente del Partito Democratico e che anche in occasione della giornata per la pace è riuscito a dividersi al suo interno. Una parte probabilmente maggioritaria degli attivisti e degli elettori se ne resterà tranquillamente a casa. Una parte andrà a Roma e una parte andrà a dare sostegno a Calenda a Milano. Insomma il Partito Democratico è un partito bifronte che riesce a sostenere contemporaneamente i russi da una parte e gli ucraini dall'altra. E se vi può interessare come nota di colore il segretario del partito che dovrebbe essere ancora Letta si è recato alla manifestazione di Roma e quindi indirettamente sostiene più la Russia dell'Ucraina. 

"La pace di chi ritiene che la resa è la via per la pace la resa non è mai la via per la pace" 

E su questo sono perfettamente d'accordo 

"In Italia facciamo un sacco di retorica sui valori Partigiani Ma i valori Partigiani sono i valori della Resistenza noi i valori della resa." 

Vero anche questo Dovremmo però riuscire a farlo capire all'ampio associazione il cui presidente in occasione dell'italico 25 Aprile si è schierato con la Russia 

"E allora noi dobbiamo essere in Piazza in tanti anche se la gente magari è meglio da fare forse il tempo sarà brutto Non lo so però per dimostrare che l'occidente non è così molle."  

Ora la forza dell'Occidente non la dimostri andando in piazza un pomeriggio Quello può essere un gesto di buona volontà ma la dimostri in un altro modo impegnandoti ogni giorno per difendere quei valori di libertà e Democrazia in cui credi la dimostrai cercando di sviluppare un'economia sana la dimostra ricercando di fare in modo che tutti possano avere un lavoro dignitoso la dimostra di facendo in modo che i cittadini possano avere una sanità degna di questo nome una buona scuola un fisco equo e una  giustizia che funziona. I valori dell'Occidente li dimostri quando sono i russi a spostarsi in Europa perché si vive meglio e non quando invece hai una serie di italiani che vanno a combattere nel Donbass per sostenere la Russia. 

"Non ha scordato che la libertà si difende. Non ha scordato che c'è gente e non scorda che c'è gente che la sta difendendo per noi morendo e che il minimo che gli dobbiamo è il supporto per difendersi quindi venite con noi in tanti è una cosa importante."

Insomma come potete facilmente immaginare in questa specifica situazione sono molto ma molto più vicino al pensiero di Calenda rispetto a quello di Conte, anche se detto fra noi stiamo parlando di fumo. Calenda Conte e molti altri ci hanno convinto che l'Italia sta facendo tantissimo per l'Ucraina quando in realtà non è assolutamente così. Intendo dire un po' di attrezzature e un pochino di armi le spediamo realmente agli ucraini. Qualche giorno fa gli abbiamo mandato degli obici otto Melara o qualcosa del genere ma di fatto rispetto ai finanziamenti alle armi agli equipaggiamenti che inviano tutte le altre nazioni, noi non risultiamo neanche in classifica quindi sostanzialmente per gli ucraini avere dalla propria parte l'Italia oppure non averla non cambia di molto la situazione. Mentre se stiamo ad ascoltare alcuni nostri politici sembra quasi che l'Italia sia l'ago della bilancia per risolvere la crisi. Purtroppo per noi non è così. Probabilmente avremmo potuto fare molto di più e molto meglio ma ci sarebbero serviti ben altri politici. Politici conosciuti e rispettati all'estero e soprattutto in grado di muoversi in ambienti internazionali. 

E voi che cosa ne pensate? come sempre fatemelo sapere lasciando scritto qualcosa qui sotto. Se poi vi piacciono i miei video ma per qualche assurdo motivo non vi siete iscritti non avete attivato la campanella non li condividete e non mettete neanche il like fatelo oppure potreste trovarvi a lavorare in un'azienda dove c'è Calenda come avvocato e Conte come manager. Io vi ho avvisati. Come sempre grazie di tutto per tutto e a presto.