31 gennaio 2008

Lezione di politica economica

LEZIONE DI POLITICA ECONOMICA

TITOLO : Hai due mucche

SOCIALISMO:
Hai 2 mucche.
Il tuo vicino ti aiuta ad occupartene e tu dividi il latte con lui.

COMUNISMO:
Hai 2 mucche.
Il governo te le prende (i TUOI "compagni") e ti fornisce (a sua discrezione) il necessario per vivere.

FASCISMO:
Hai 2 mucche
Il governo te le prende e ti vende il latte.

NAZISMO:
Hai 2 mucche.
Il governo prende la vacca bianca ed uccide quella nera.

DITTATURA:
Hai 2 mucche.
La polizia te le confisca e ti fucila.

FEUDALESIMO:
Hai 2 mucche.
Il feudatario prende metà del latte e si tromba la tua morosa.

DEMOCRAZIA:
Hai 2 mucche.
Si vota per decidere a chi spetta il latte.

DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA:
Hai 2 mucche.
Si vota per chi eleggerà la persona che deciderà a chi spetta il latte.

ANARCHIA:
Hai 2 mucche.
Lasci che si organizzino in autogestione.

CAPITALISMO:
Hai 2 mucche
Ne vendi una per comprare un toro ed avere dei vitelli con cui iniziare un allevamento.

CAPITALISMO SELVAGGIO:
Hai 2 mucche.
Fai macellare la prima ed obblighi la seconda a produrre tanto latte come 4 mucche.
Alla fine licenzi l'operaio che se ne occupava accusandolo di aver lasciato morire la vacca di sfinimento.

BERLUSCONISMO:
Hai 2 mucche.
Ne vendi 3 alla tua Società quotata in borsa, utilizzando lettere di credito aperte da tuo fratello sulla tua banca.
Poi fai uno scambio delle lettere di credito, con una partecipazione in una Società soggetta ad offerta pubblica e nell'operazione guadagni 4 mucche beneficiando anche di un abbattimento fiscale per il possesso di 5 mucche.
I diritti sulla produzione del latte di 6 mucche vengono trasferiti da un intermediario panamense sul conto di una Società con sede alle Isole Cayman, posseduta clandestinamente da un azionista che rivende alla tua Società i diritti sulla produzione del latte di 7 mucche.
Nei libri contabili di questa Società figurano 8 ruminanti con l'opzione d'acquisto per un ulteriore animale. Nel frattempo hai abbattuto le 2 mucche perchè sporcano e puzzano. Quando stanno per beccarti, diventi Presidente del Consiglio.

PRODISMO:
Hai 2 mucche.
Tu le mantieni, il governo si prende il latte e ti mette una tassa su :

- Metri cubi della stalla
- Inclinazione del tetto della stalla
- ICI
- Lunghezza della mangiatoia (da collaudare ogni semestre)
- Bollino blu sulla stalla (con cadenza mensile)
- Revisione bimestrale delle mucche
- Registrazione delle mucche con atto notarile
- Registrazione delle mucche a pubblico registro
- Obbligo di un capo mucca responsabile per la 626
- Obbligo di un capo mucca responsabile per i vigili del fuco
- Bollo da calcolare in base al peso della mucca (5,258 ? al Kg se la lunghezza del pelo rispetta l'euro 5)
- IVA sull'acquisto di acqua e fieno per la mucca
- Tassa sulla compravendita della mucca + IVA
- Tassa sulla donazione della mucca + IVA
- Canone RAI (obbligatorio) + IVA
- Canone Telecom (obbligatorio) + IVA
- Tassa sulla morte della mucca
- Tessera sindacale per il sindacato delle mucche (14,37 ? al mese + tredicesima!!)
- Fondo pensionistico da versare all'INPS, per il sindacalista delle mucche
- IVA sul latte !!!
- IVA sulla mucca
- Marca da bollo annuale di 24,256 ? per ogni zampa della mucca

A TE rimane lo sterco !!

Nel frattempo è in approvazione un disegno di Legge sulla tassazione dei rifiuti organici animali.

27 gennaio 2008

Giorno della memoria

Manifestazioni e iniziative, oggi, in tutta Italia per il "Giorno della memoria", data simbolo (la liberazione di Auschwitz avvenne il 27 gennaio 1945) dello sterminio degli ebrei.

Tra i viaggi che ho fatto, quello ad
Auschwitz di sicuro è quello che non dimenticherò mai, ed ogni volta che sento dei racconti da parte di qualche sopravvissuto, mi vengono in mente quei luoghi e quella strana atmosfera di quel posto infernale. E' veramente toccante visitare un posto del genere.





22 gennaio 2008

Dublino 18-20 gennaio

Diario di viaggio

Venerdì 18.01.08

Eravamo partiti da 3 minuti e già erano iniziati i problemi. Dopo essere passato a prendere Maurizio dovevo fare bancomat ma non trovavo il portafogli. Quel volpone ci si era seduto sopra (e sopra al cellulare) e non se ne era nemmeno accorto!

Risolto il problema soldi passo a prendere Gianluca al distributore di fronte l'autostrada e partiamo. Dopo nemmeno 2 ore si era a Forlì in attesa dell'aereo. E' proprio comodo quell'aeroporto e dicono che stia per diventare base Ryanair, così ci partiranno tanti più voli e noi potremmo viaggiare ancora di più!

Tra aeroporto ed aereo ce ne sono successe di tutti i colori.

Al controllo bagagli a Gianluca gli fanno buttare via il doccia schiuma nuovo perché non si possono portare liquidi a bordo anche se a me non l'hanno ma trovato, nemmeno questa volta.
Al gate prima dell'imbarco mentre attendiamo che inizino le operazioni per poter salire a bordo, gli altoparlanti dell'aeroporto chiamano un certo Simone Fra... scatto dai signori della Ryanair e mi dicono che avendo l'imbarco a prorità dovevo passare prima degli altri, che ovviamente mi guardavano malissimo. Strano però che ai miei amici non venga detto niente, visto che i biglietti erano gli stessi. I quali però, essendo furbi, mi si sono messi subito dietro in scia.

Furbi fino ad un certo punto visto che Gianluca si dimentica di lasciare (e loro di chiederla) la parte del biglietto che deve essere strappata. Appena seduti in aereo, nella nostra bellissima fila 17 (numero a parte, sono i posti centrali dove ci sono le uscite di emergenza e c'è più spazio per le mie povere gambe) viene cercato al microfono un certo Gianluca Tramandini a cui viene chiesto il biglietto e finalmente sistemato la faccenda.

Le vicende aeronautiche non finisco mica quì!

Come hostess (si dice ache per gli uomini?) di lingua italiana c'era un simpatico giovane con accento partenopeo che ha cominciato a sparare cazzate a non finire. Annoveriamo tra le più clamorose:

- nell'aereo ci sono 3 bagni, due dietro ed uno avanti, scordatevi quelli dietro che non sono agibili
- tra poco passeranno le signorine a con snack e bevande fredde. Le bevande calde non verranno servite perché sono previste turbolenze
- stanno passando le hostess per raccogliere la spazzatura, chi avesse mogli o fidanzate da rottamare può approfittarne
- stiamo volando sopra Manchester alla velocità di 800 km/h rallentati da un vento di poppa molto forte (il mio navigatore satellitare diceva che: non era ne Manchester, ne 800 km ma 650 ed il vento di poppa aiuta e non rallenta)
- sono in vendita i biglietti per il trasferimento dall'aeroporto al centro città a 6 euro e vi ricordiamo che è l'unico modo per raggiungere il centro. Io sapevo benissimo che c'era il 16/A a 1,95 euro.

Ma la più grossa, quella che passa alla storia è questa:
- stiamo per arrivare a destinazione, se ci fosse qualche ragazza disponibile ad uscire con il comandante non esiti a presentarsi in cabina.

Che dire? Uno showman. A tratti sembrava l'aereo più pazzo del mondo, ci mancava solo la scritta "OK, Panico" ed era l'aereo del film.

Nonostante tutto, alle 21 riusciamo finalmente a toccare il suolo irlandese ed appena usciti dall'enorme aeroporto (10 minuti a piedi) prendiamo subito l'autobus che già sapevamo ma non ero sicurissimo della fermata che avremmo dovuto fare. Con il mio inglese molto approssimativo decido di chiedere all'autista che mi rassicura che è quella che sapevo anche io. Culo!

Scendiamo alla fermata successiva ad O'Connell Street (D'Olier street) ed iniziamo a cercare dove potrebbe essere l'ostello. Alzo gli occhi per vedere il numero civico e noto un'insegna che avevo visto tante volte su internet: Ashfield House Hostel. Cribbio! il nostro ostello!!!

Entriamo, prendiamo possesso della nostra camera ed poco dopo, alle 22 ora irlandese (23 italiane), siamo pronti per affrontare Dublino.

Come prima cosa, appena usciti, siamo andati a cercare un posto dove mangiare, cioè un McDonald's ad O'Connell Street e subito dopo, quando l'emergenza fame era passata, ci siamo buttati in cerca di locali nella zona di Temple Bar, quartiere antico della città con strade fatte di mattoni, pubs in legno uno attaccato all'altro e tantissima gente. Molto molto bello.

Accidenti, dicono che in Irlanda piova sempre ed hanno ragione! A dire il vero siamo stati abbastanza fortunati perché ha iniziato tardi e la pioggia non era molto intensa, quanto basta per rompere le palle. Una delle cose che abbiamo avuto difficoltà a comprendere è stata il vedere tantissime persone in maniche di camicia se non addirittura in t-shirt e le ragazze con dei vestitini leggerissimi, spesso con le spalle scoperte, con sandali e senza calze. Ma come fanno???

In giro per la città ci sono tantissimi poliziotti (Garda) e quando tornando all'ostello ci siamo imbattuti in una avvincente rissa tra ragazze abbiamo avuto la prova che sono anche presenti quando servono. A 100 mt dall'ostello vediamo un gruppetto di persone vicino a due signorine che sono a terra (pioveva), mezze svestite che si prendono per i capelli. Sembrava uno di quegli incontri di lotta nel fango anche se era una semplicissima pozzanghera. Non so da quanto tempo fosse iniziata ma dopo un minuto che eravamo ad assistere divertiti, arrivano una pattuglia in borghese, una con i lampeggianti della polizia e subito dopo altre due ed un cellulare. Prendono le due ragazze, raccolgono i loro abiti, le scarpe, le ammanettano e se le portano via in lacrime. Da noi si sparano, si accoltellano per strada, si stuprano ragazze nelle piazze e non c'è mai nemmeno un vigile urbano.

Alle 2 (in Italia le 3) siamo tornati in camera ma mi sembrava presto per andare a dormire così sono sceso a navigare un po in internet e mandare qualche email fino a dopo le 3. La stanza era con 3 letti a castello e la prima notte (venerdì) c'era solo un ragazzo oltre noi, due letti erano vuoti. La notte è stata terribile. Sono andato a dormire alle 3:20 e mi sono svegliato prestissimo ma quelle poche ore mi sono dovuto sentire lo straniero con la musica che gli usciva dagli auricolari e Gianluca e Maurizio che russavano. Per di più il letto non era proprio per giganti come me. Ma chi se ne frega, se a casa dormo 5/6 ore in vacanza possiamo fare la metà!

Sabato 19.01.08

Sabato mattina sveglia poco dopo le 8, doccia, colazione e via a visitare la città. Andiamo a chiedere alla sede della Dublinbus e tra le varie opzioni scegliamo un citytour con l'autobus per i maggiori punti di interesse della capitale, tra cui; Trinity College, Dublino Castel, St.Patrick's Cathedal, Guinness Storehouse, National Museum e tanti altri, con la possibilità di scendere, visitare quello che interessa e poi prendere uno dei bus successivi.

L'autobus era a due piani e noi ovviamente siamo andati sopra dove però mancava il tetto. Ma si, facciamoci del male! Abbiamo asciugato il sedile e ci siamo accomodati sperando nella clemenza del tempo. C'era un po d'aria ma tutto sommato non si stava malissimo e siamo scesi, come primo punto di interesse alla fabbrica/museo della Guinness, la famosa birra Irlandese.

14 euro di biglietto per visitare un cagata mostruosa ma in compenso al settimo ed ultimo piano c'era una birra omaggio e la vista panoramica su tutta la città. A mezzogiorno e senza aver mangiato non me la sono sentita di affrontare una birra per cui tra le cose analcoliche che avevano ho scelto una stupidissima fanta anche se, per le foto, reggevo un bicchiere di Guinness.

Da li siamo tornati indietro, a piedi, per visitare la Cattedrale di San Patrizio che non eravamo sicuri se visitare o no e ci eravamo decisi quando l'autobus era già partito. Bella chiesa ma come ce ne sono tantisse altre, non mi ha entisasmato particolarmente e comunque si paga 5,5 euro per entrare. E se io volessi semplicemente assistere alla messa?

Alle 14.30, dopo essere stati la sera precedente al McDonalds, abbiamo optato per il pranzo di Burgher King e di seguito in giro per il centro tra negozi e moltissima gente fino alle 17:30 quando esausti abbiamo deciso di tornare all'ostello dove, dopo aver comprato qualcosa da mangiare in un negozietto, abbiamo anche cenato a base di panini. Sorpresona, nella nostra camera c'erano segni di nuovi arrivi e sopratutto abiti femminili! Ma sicuramente in giro per la città e quindi bisognava aspettare che rientrasse per vedere chi fosse.

Alle 22 prendiamo la via di Temple Bar decisi ad esplorare quanti più locali possibili ed in effetti entriamo in 3 o 4. Tutti molto belli, tantissima gente ovunque (e tantissime ragazze), i classici pub in legno della tradizione con musica e tanta birra che, come è noto, può far fare le cose più strane ed assurde. In un locale c'era anche una ragazza che mi guardava insistentemente e da un'altra parte una, al passare di Maurizo, non ha resistito dal passargli la mano tra i capelli, in modo anche abbastanza provocante.

Tutta la giornata è stata accompagnata da una pioggia rompicoglioni che per lo più era leggerissima ma ogni tanto diventava più consistente e bisognava tirare fuori l'ombrello. Dicono che in Irlanda e Gran Bretagna sia sempre così, tutto l'anno.

Alle 2, stanchi e bagnati finalmente andiamo a dormire e scopriamo che i nostri compagni di stanza sono due ragazzi ed una ragazza.

Domenica 20.01.08

La mattina vanno tutti a fare colazione e rimaniamo solo io e la signorina e butto la una domandina, giusto per rompere il ghiaccio: where are you from?. Quando mi dice Brasil quasi mi sciolgo dall'emozione. Una brasiliana a Dublino!

Visto che eravamo rimasti da soli, abbiamo deciso di andare a fare colazione insieme. Lei non parlava italiano, io non parlavo portoghese e tutti e due parlavamo un pessimo ingelse. Perfetto! Le poche cose che riesco a chiederle, ma sopratutto a capire, sono che si chiamava "Gubia" (o qualcosa di simile) era una insegnate universitaria di non so quale materia, viveva vicino a Salvador de Bahia e che sarebbe stata a Dublino per un mese. Quando le ho detto il mio nome mi ha detto: da noi è un nome femminile. Subito dopo colazione purtroppo noi dovevamo partire e la nostra storia, appena iniziata, è già finita. Chissà cosa farà ora a Dublino senza di me...

Vabbè, andiamo avanti.

Lasciamo l'ostello alle 9:45 e ci rechiamo nei paraggi di O'Connell street dove verso le 11 dovremmo prendere l'autobus per l'aeroporto. Il solito tempo schifoso ci costringe ancora ad usare gli ombrelli, come tutto il giorno precedente, e dopo qualche foto, spendiamo quel po di tempo che ci rimane dentro un negozio di souvenir.

Finalmente alle 11 in punto passa il famoso 16/A e dopo 35 minuti siamo in aeroporto (caspita quanto è grande il Dublin Airport!). Cerchiamo qualcuno che ci sappia dare delle informazioni sul nostro gate e nel frattempo incontriamo parecchia gente che aveva fatto il nostro stesso viaggio di andata. Evidentemente fare solo il weekend fa comodo a molti.

Dopo una bella camminata per l'aeroporto, di almeno 10 minuti, troviamo il gate71 da cui ci dovremmo imbarcare. Alle 13:50 siamo in aereo ed anche questa volta riesco a prendere il posto nella fila delle uscite di emergenza. Alle 14:20 finalmente il decollo. Un tranquillissimo viaggio di ritorno, tutto normale fino a quando l'imprevisto: una voce ci avverte che in Italia c'è moltissima nebbia e che la visibilità sopra all'aeroporto di Forlì non constente in quel momento di atterrare, dice inoltre che ci avviciniamo ed aspettiamo disposizioni da terra.

Dopo qualche minuto la brutta notizia: a Forlì la situazione non migliora e dobbiamo atterrare a Pisa, l'aeroporto più vicino. Accidenti, avevo programmato di tornare a casa per cena e poi uscire con gli amici, invece se tutto va bene si torna a mezzanotte. Da Pisa eravamo partiti questa estate per andare in Germania e sono rimasto traumatizzato dal lungo viaggio in treno che abbiamo dovuto fare per arrivarci ma questa volta ci accompagnano loro con i pullman fino a Forlì, dove ho la macchina.

Alle 16:40 ora irlandese, 17:40 ora Italiana, finalmente atterriamo da qualche parte, cioe a Pisa, e la prima cosa che faccio appena scendo è andare a chiedere informazioni. Mi dicono che stanno arrivando dei pullman, che arriveranno tra 40 minuti e di attendere all'interno dell'aeroporto. Siccome me lo ha detto in italiano che è la mia lingua, capisco benissimo quello che dice e seguo alla lettera. C'è invece il resto dell'aereo che in Irlanda ha dimenticato l'italiano o si sono rincoglioniti del tutto che dopo 5 minuti che aspettavano hanno visto degli autobus e li hanno assaliti per poter entrare.

Erano per un trasferimento a Forlì e Bologna ma non del nostro volo bensì di uno atterrato precedentemente. Gli autisti più rimbambiti delle persone li hanno fatti salire ed è stato il caos. Quelli che sarebbero stati pronti per partire non potevano farlo perché gli autobus non bastavano per tutti, farli scendere sarebbe stato impossibile e così per colpa di qualche demente quei poveracci hanno dovuto attendere che arrivassero altri pullman per poter partire tutti insieme.

Solite manifestazioni di malcontento all'italiana con gente che cominciava ad urlare e voleva entrare per forza e se la prendeva con il personale dell'aeroporto che invece era stato chiarissimo fin dall'inizio ma alla fine, dopo aver atteso circa un ora, alle 18:50 siamo sull'autobus che ci porta a Forlì. Un po di fila ed un po di nebbia ma alla fine riusciamo ad arrivare anche a Forlì ed ora la parte peggiore, dover guidare io, per 200 km fino a casa, con forte possibilità di incontrare nebbia.

Per fortuna il viaggio è stato più tranquillo del previsto ed a mezzanotte e trenta, dopo aver accompagnato a casa sia Gianluca che Maurizio sono a casa anche io.

08 gennaio 2008

Cerco compagna per S.Valentino

Ho trovato nella mia mailbox la pubblicità molto interessante di una crociera per S.Valentino.

Visto che al momento sono sprovvisto di girlfriend ma mi piacerebbe comunque andare, c'è qualcuna che si offre volontaria per accompagnarmi? Letti separati, si intende.

Di seguito il video della crociera che ho fatto per S.Silvestro 2006.


03 gennaio 2008

Morirò nel 2008?

Ieri sera ho provato una forte emozione ed oggi mi fa ancora male.

Mi fa male il cuore, ma non nel senso di amore o sentimenti, proprio il muscolo cardiaco.

Oggi al tg parlavano di quella scrittrice uccisa dal figlio che aveva annunciato qualche pericolo nel propro blog. Molto spesso si sentono dei casi in cui gente squilibrata lascia testimonianza su youtube o nei propri blogs di gesti sconsiderati che si appresta a fare ed i giornalisti vanno matti per queste cose.

Chissà che un giorno queste righe non vadano a finire in qualche notiziario. Magari diventerò pure famoso. Non certo "ricco e famoso" perché sarei già scomparso ma almeno i miei 5 minuti di notorietà postuma. ahahahahah

Per chi non avesse capito non sono affatto scaramantico.

E' una storia lunga ma cercherò di scriverla per intero.

Nell'estate 2001 iniziai a sentire qualche dolorino al lato sinistro del petto ma non ci facevo assolutamente caso, credevo fosse qualche cosa passeggero, come accade a volte. In quel periodo ero molto stressato per via del lavoro, mi occupavo di assistenza a programmi gestionali e dovevo curare l'aggiornamento all'euro di oltre 150 clienti.

Il 3 ottobre 2001, ero da un cliente e le cose non funzionavano, non riuscivo a risolvere uno stupidissimo problema ed ogni volta dovevo ricominciare da capo tutta una serie di procedure lunghissime. Era tardi, avevo fame, ero incazzato. Finalmente ce la faccio e torno a casa con parecchio ritardo.

Mentre mangiavo quel fastidio che avvertivo da tempo diventò dolore che si irradiò anche al braccio sinistro, sentì come una vampata di calore salire alla testa ed accusai quasi un mancamento. Mi fermai immediatamente, senza dire niente a nessuno mi alzai, feci un giro in camera mia e poco dopo tornai per cercare di finire.

Mi accadde di nuovo.

Senza far preoccupare nessuno dissi che avevo un piccolo dolorino, che andava tutto bene ma che avrei preferito parlare con qualche dottore al pronto soccorso e mi feci accompagnare da mio padre.

Dopo un elettrocardiogramma e non ricordo se mi fecero anche un prelievo di sangue mi dissero che andava tutto bene, sicuramente non era un infarto.

Elenco brevemente i controlli che ho fatto nei 3 anni successivi, dimenticando sicuramente qualcosa: pneumologo, cardiologi (ecg a riposo, sotto sforzo ed ecocardiogramma) primario di medicina interna dell'ospedale, le analisi del sangue più disparate, gastroscopia, ecodoppler, visite fisiatriche...

Tutto bene, non ho niente per nessuno. Si ipotizza qualche non meglio precisato "dolore intercostale" ma niente di più.

Ricordo che in quel periodo andai a vedere al cinema un film d'orrore (The Others con Nicole Kidman) e in una scena particolarmente paurosa mi sentì venire meno e avvertì dolore al petto. Sono rimasto fino alla fine ma come i bambini piccoli, con gli occhi spesso coperti per non vedere.

Un giorno al bar lo stesso, davano Kill Bill e nonostate non lo volessi vedere, non me lo sognavo nemmeno, mentre prendevo il caffè c'era una scena particolare che nemmeno ricordo ma che mi fece iniziare il dolore per una settimana.

L'ultimo dei controlli, in ordine di tempo, è stato l'elettrocardiogramma sotto sforzo che ho fatto qualche mese fa. Ovviamente tutto bene salvo una piccola sciocchezza.

La cosa che mi preoccupa un pochino è vedere giocatori di calcio professionisti che muoiono in campo per problemi cardiaci non riscontrati, nonostante tutti le visite che fanno. Figuriamoci una persona normale che va dal medico una volta all'anno!

Concludo dicendo che, l'emozione di ieri sera, era una bella emozione.
Porca puttana, fossero solo quelle brutte cercherei di evitarle ma se anche una cosa bella mi può far star male è un problemino.

Io l'ho scritto e se un giorno dovesse succedere qualcosa... è tutto quà!

01 gennaio 2008

Soliti idioti e nuovi criminali

Come ogni anno, il primo gennaio, si fa la conta degli incidenti. Personalmente non ci trovo niente di entusiasmante nello sparare qualsiasi cosa che possa scoppiare. Come tutti i bambini l'ho fatto anche io ma ora sono cresciuto (forse troppo) e non posso vedere gente che spende mezza tredicesima per gli spari e vantarsene pure.

Discorso a parte per quelli che vanno oltre e sparano a caso in mezzo alle case.
Che dire? Forse si meritano che qualche proiettile rimbalzi...



La situazione marchigiana:

1 gennaio 2008 - Oltre venti feriti nelle sole Marche. Questo il bilancio dell'ultima notte dell'anno 2007. Ovviamente per tutti si tratta di lesioni riportate facendo esplodere giochi pirotecnici durante i festeggiamenti di rito. Il più grave è un diciassettenne di Tolentino (Macerata), al quale è esploso in mano un petardo; il ragazzo ha riportato lesioni al pollice e all'indice della mano destra; l'indice, probabilmente, dovrà essergli amputato; la prognosi è di 25 giorni.

In provincia di Ancona ci sono stati complessivamente otto feriti, due nel capoluogo, quattro a Senigallia e due a Fabriano Ancona. Un quindicenne è rimasto ferito al volto da un petardo, con ustioni di primo grado guaribili in sette giorni. Un anconetano di 36 anni ha riportato lesioni alla mano e al ginocchio sinistri guaribili in 20 giorni, nonché il distacco di una parte della falange di un dito.

A Senigallia, durante i fuochi pirotecnici accesi nel corso della festa in piazza del Duca, sono rimaste ferite agli arti inferiori, con ustioni dal primo al terzo grado, tre persone, una donna di 45 anni di Tivoli e due senigalliesi, di 45 e 49 anni colpiti da frammenti di petardi. Sono stati giudicati guaribili rispettivamente in sette, tre e otto giorni. A Fabriano, un ragazzo di dieci anni ha riportato ustioni di secondo grado alla mano destra, mentre un altro giovane fabrianese, di 20, ha riportato una ferita lacero contusa con ustione alla mano sinistra.

Vari feriti si sono avuti anche ad Ascoli Piceno, Fermo e San Benedetto. Tra i quali due ventenni, che hanno riportato ustioni agli arti superiori.

Nel Pesarese vi sono stati tre ustionati, fra i quali un bambino di nove anni che è rimasto ustionato al collo e alle mani dopo essere stato colpito da un petardo. La prognosi è di 15 giorni. Nel Maceratese, oltre al diciassettenne di Tolentino, si sono avuti altri cinque feriti, tutti lievi.