01 novembre 2022

L'emozione di trovarsi l'account Meta sospeso o disabilitato

Nella giornata odierna sono stati in migliaia a provare sulla propria pelle la sensazione di vedersi bloccato un account social, grazie al casino combinato da Instagram con la sospensione degli utenti a caso e senza motivo, fortunatamente con possibilità di difendersi e venire reintegrati.



A me, purtroppo, è successo più di una volta con quegli stronzi di Facebook, che sono sempre della stessa famiglia di bastardi, e i miei ban sono stati sempre definitivi e senza appello.

Certo, la cosa avviene sempre per gradi, con delle presunte violazioni che sommate portano alla pena capitale ma la cosa che mi fa veramente incazzare è la valutazione di ciò che rispetta o non rispetta le regole del tutto arbitraria e quasi sempre senza possibilità di difendersi, soprattutto da quando esiste il covid.

Questi signori, infatti, si inventano che hai commesso una violazione (a volte nemmeno si riesce a risalire al post incriminato e non sai il perché), danno la possibilità di contestarla, ma quando lo fai rispondono che a causa del covid hanno meno personale e non possono verificare e così, anche se hanno sbagliato loro, sei fregato. 

Ma facciamo alcuni esempi di post per i quali Facebook (merda) mi ha ammonito/bannato nel passato.

Ragazzi che aspettano il treno sui binari e si spostano all'ultimo momento

Due signori fanno una foto con la salma di Maradona

Stesso post in due pagine diverse, da una parte va bene, dall'altra no

Filmato tenerissimo di mamma che gioca col figlio punito per la didascalia


Nonostante il bollino, questa immagine non rispettava le regole

Questo violava gli standard in materia di spam (?)


Ci sono poi casi assurdi di post condivisi che sono stati fatti saltare in aria da Facebook (merda) mentre l'originale rimaneva tranquillamente online. Ne ricordo uno in particolare di una nota sex worker che metteva in evidenza il suo fisico prosperoso rimanendo comunque vestita: il suo post ok, la mia condivisione violava gli standard della minchia.

Nella mia lunga carriera sul social di Zucchemmerd ricordo presunte violazioni, di cui non ho documentazione, di un uomo che dava un pugno a un altro in una situazione che faceva ridere ma che il potente algoritmo, richiamato forse da segnalazioni, lo ha stroncato nel peggiore dei modi o di un signore che spingeva un omone corpulento sopra il nastro trasportatore dei bagagli in aeroporto e questo non ce la faceva a risollevarsi. Bullismo!

Un capitolo a parte per gli omosessuali la cui categoria non puoi nominarla nemmeno con gli asterischi. Una volta, citando un famoso giornalista, ho usato la sua espressione colorita stando attento a camuffare il termine volgare. Non è bastato scrivere "fro*io" per evitare la sanzione.

C'è poi tutto il discorso dei diritti d'autore che purtroppo mi è capitato di violare ed essere pesantemente sanzionato che sono difficili da individuare. Posso riguardare musica o video e con gli anni la gestione è stata migliorata molto ma non è ancora abbastanza: una volta si veniva sanzionati senza se e senza ma mentre ora, almeno per l'audio, viene proposta la sostituzione con un altro brano autogenerato che però non ha mai funzionato e rimane sempre la canzone originale. L'ottimale sarebbe una gestione tipo Youtube dove i controlli sono preventivi.

Altre sanzioni che ho ricevuto su Facebook, per concludere, hanno riguardato commenti ripetitivi (quando devo pubblicizzare qualcosa ne metto uno sotto ogni post) oppure operazioni compiute in maniere troppo veloce, come invitare un elenco di persone a mettere like a una pagina. Per il primo caso l'ho sempre fatto, non mi è successo mai niente, ma un giorno, di punto in bianco, mi hanno detto che violavo qualcosa e mi hanno sanzionato.

Alla fine, quando queste violazioni (vere o presunte) raggiungono un certo numero, ci si può ritrovare in queste condizioni e non c'è modo per tornare indietro. Sei fuori e basta.





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