Con l'aggiunta di questa ultima pagina, ho terminato per ora il racconto dei miei viaggi in giro per l'Europa e se la situazione non cambia, credo che ci sarà un lungo stop prima di poter pubblicare di nuovo qualcosa, sia per il rischio dei viaggi che per la mia situazione finanziaria (urge trovare un lavoro). Cerchiamo comunque di essere positivi, parlando di cose belle, come la vacanza dello scorso ottobre, un weekend con un clima pressoché perfetto ad Atene, la culla della civiltà.
Dopo Malta e Ibizia, visitate anch'esse a ottobre inoltrato, devo dire che Atene ha confermato la regola di quanto sia meravigliosa una vacanza in una città del Mediterraneo in quel periodo, aggiungendo però ai bellissimi paesaggi e al clima mite, un patrimonio storico-culturale che ha pochi eguali nel mondo.
Alberto Fumagalli, zio della Romano, oltre a madre, padre e sorella, è l'unica persona della famiglia con cui, in questi giorni, Silvia parla e si confida. Ed è lui, in un certo senso, a gestire i rapporti con i media. L'altra sera è stato chiamato da Radio24 e dopo quell'intervista avrei voluto abbracciarlo fortissimo. Ha parlato di tutto, con franchezza, e sono sicuro che se non stesse parlando della nipote avrebbe regalato qualche perla ai media, anche se non si è certo risparmiato.
Silvia Romano, parla lo zio: "La passerella in aeroporto? Una stro***ta, poi in aereo c'è stata una discussione"
Lo zio di Silvia Romano, Alberto Fumagalli, ha parlato con La Zanzara su Radio 24. Si è sfogato apertamente contro il governo per come ha gestito l'arrivo a Fiumicino della cooperante. Lo zio ha inoltre crtiicato la Ong per cui la nipote lavorava. Ha parlato poi della conversione di Silvia e ha anche rivelato un retroscena su cosa è successo prima che scendesse dalle scalette dell'areo che l'aveva riportata in Italia. "Sono rimasto colpito dalla conversione, certo. Già era un simbolo politico, adesso è diventata un simbolo religioso. Io mi devo sincerare se lei vuole veramente questa cosa. Se tu vuoi bene ad una persona, se mio figlio diventa gay, non posso mica ammazzarlo se diventa gay. Qui è lo stesso discorso. Se è una scelta sua indipendente, fatta volontariamente, io voglio bene a Silvia, cosa faccio...? Io le posso bruciare il passaporto, ma se so che lei ci vuole andare veramente, non glielo brucio più sto passaporto. Poi le critiche all'ong Milele: "Ma lo sapete che stanno indagando sulla Milele, che non l’aveva registrata Silvia, la Farnesina non sapeva neanche fosse in quel posto. Principianti allo sbaraglio". Sposata? “Altra c**ta quella della relazione. Non è incinta e non ha avuto nessuna relazione. Infine l'attacco al governo. “La cosa è stata gestita male da loro quando è scesa dall’aereo. Non dovevano esporla. Almeno lasciatela abbracciarsi nell’intimità in una saletta. Non so se avete notato la passerella con tutti i fotografi come a Cannes, ma cos’è sta stro***ta? Ci ha messo tanto a scendere dall'areo perché lì c’è stata una discussione. Vestita così non andava bene. La discussione ci sarà stata perché non volevano farla scendere conciata così. E poi lei è testarda. Non doveva scendere vestita in quel modo ed in più le doveva scendere ed andare subito in una stanzetta per raggiungere la famiglia. Non doveva essere un atto trionfale. Doveva essere una cosa intima, trionfale tra di noi che non la vedevamo da un anno e mezzo". [Fonte]
Intervista molto interessante al Professor Giuseppe Remuzzi, Direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, andata in onda questa mattina a Radio24, nella trasmissione Uno, nessuno, 100Milan di Alessandro Milan.
Il professore afferma che il 30% di quelli che hanno avuto il covid, soffriranno di malattie polmonari croniche, soprattutto chi ha avuto più necessità di degenza in rianimazione ma non solo. Le patologie con cui avrà a che fare chi è stato affetto dal virus potrebbero riguardare anche il cuore (Remuzzi dice: siamo quasi certi), i reni, il fegato e si potranno avere anche danni neurologici. Serviranno ospedali covid dedicati a questi malati e centri di riabilitazione respiratoria. Purtroppo si tratterà di una lunga convalescenza per molti e si avrà una condizione di "non malato ma non guarito". Per concludere, il professore afferma che, non è chiaro per quale motivo ma ci si ammala in maniera meno grave rispetto a due mesi fa. Il virus potrebbe essere meno aggressivo e questa cosa molto positiva, ha anche degli effetti negativi sulla ricerca, dato che non si hanno più i malati per fare gli studi.
Ho sentito le parole della De Mari ieri sera, in una trasmissione radiofonica, e nonostante il programma avesse fino a quel momento dato spago alle telefonate molto critiche (per usare un eufemismo) degli ascoltatori quando ho ascoltato la scrittrice non credevo alle mie orecchie. Che ognuno possa pensarla come gli pace è pacifico, che la maggior parte degli italiani sia critico verso questa vicenda pure ma esternare pubblicamente queste cose, per di più se sei un personaggio noto, mi sembra un tantino eccessivo.
Silvia Romano, violento attacco di Silvana De Mari: "Sciacquina in vacanza, non inutile ma dannosa: stai a casa" La liberazione di Silvia Romano ha scatenato anche l'odio peggiore. Ad attaccare duramente la giovane cooperante impegnata in Kenya per aiutare i bambini dell'orfanotrofio, la scrittrice Silvana De Mari. "L’Africa - esordisce nel suo video pubblicato su youtube - manca di tecnici, in compenso è ricca di africani che sanno fare un mucchio di lavori, senza il minimo problema, sicuramente meglio dell’europeo perché loro conoscono il posto. Quindi se siete capaci di amputare un arto, se siete capaci di eseguire un parto, se siete capaci di scavare un pozzo, se siete medici, chirurghi, ostetriche, veterinari o ingegneri, infermieri professionali no perché ci sono già le loro, ma qualche infermiera possiamo anche mettercela. Allora, se andate nel Terzo mondo siete dei soccorritori. Se non sapete fare nessuna di queste cose siete sciacquine". Per la De Mari si tratta di "individui a competenza zero" che si recano in Africa solo per fare selfie.
Ma l'invettiva non finisce qui: "Facciamo immediatamente questa legge: la sciacquina che se ne va in giro per il mondo cominci ad avere chiaro in mente che se le cose vanno male il popolo italiano non le pagherà la vacanza studio". La scrittrice prende di mira un riscatto che lo Stato italiano avrebbe pagato ai terroristi somali, dimenticando però che il governo, fino a prova contraria, ha negato un esborso di soldi per riavere la giovane attivista milanese: "Con la stessa cifra con cui è stato pagato il riscatto di una sola persona, avremmo potuto riscattare dalle miniere di oro del Burkina Faso 4mila bambini africani. Avremmo potuto pagare 40mila corsi di infermiera professionale. E invece abbiamo finanziato il terrorismo con il denaro di questi riscatti della sciacquina di turno che deve andare in Africa oppure in Iraq oppure in Siria a portare la sua clamorosa incompetenza. Abbiamo finanziato il terrorismo". [Fonte]