23 luglio 2021

Scompare anche l'ultima traccia del calzaturificio Manas, arriva Damiano Latini

MONTECOSARO - Da qualche giorno, con la pitturazione del capannone e il cambio dell'insegna, è scomparsa anche l'ultima traccia di quella che fu una delle principali attività produttive del paese per molti anni. 





Quell'inconfondibile verdone con il logo giallo nel sito produttivo di via Tangenziale è stato sostituito dai colori aziendali della Damiano Latini, azienda che "realizza soluzioni d'arredo innovative dal design contemporaneo, adeguabili ad ogni ambiente e ad ogni necessità", come recita il loro motto. Apprendiamo inoltre dal loro sito internet che l'azienda è nata venti anni fa come fornitore di maniglie per molti cucinieri italiani ed internazionali, diventando nel tempo un punto di riferimento per il settore e questo successo iniziale e l'urgenza creativa, li hanno spinti ad ampliare l'attività per proporre soluzioni d’arredo più complesse come librerie e pareti divisorie completamente personalizzabili. 

Nel fare un grosso in bocca al lupo a questa società che sta ampliando il proprio sito produttivo, nel pieno della crisi pandemica, ricordiamo la storia di quella che c'era fino a poco tempo fa e comunque continua ad esistere come marchio, prodotto da una società in provincia di Firenze (Alba Moda) e dove tutt'ora lavorano ancora, con mille difficoltà dovute alla distanza, alcuni dipendenti locali. 

Manas nacque nel lontano 1956, quando a Montecosaro Giuseppe Sagripanti avviò un piccolo laboratorio artigianale ed iniziò a produrre le prime pantofole "Conchita". 

"L'ingresso di nuove tecnologie - si legge sul sito aziendale - e un generale perfezionamento qualitativo, fecero da volano per la crescita e lo sviluppo dell'attività negli anni 60, quando iniziò l'internazionalizzazione, con i primi ordini dal nord Europa ed entrarono a far parte dell'attività i figli di Giuseppe. E' negli anni 70 che nasce ufficialmente Manas, dall'acronimo delle iniziali dei nomi dei tre figli del fondatore: Marino, Nazzareno e Angelo Sagripanti, con lo stabilimento tutt'ora presente in via Tangenziale, che diventa Società per Azioni nel decennio successivo, quando entrano a far parte della grande famiglia Sagripanti cinque nuovi soci-collaboratori con una piccola quota pro-capite. Proprio in quegli anni, viene avviato un forte processo di managerializzazione che consentì all'azienda di crescere e affermarsi ulteriormente. Negli anni Manas 90 sposa una linea vincente, quella della diversificazione dei marchi è nascono prodotti di stili diversi, capaci di attrarre una platea sempre più vasta di clienti. E' in quegli anni che la terza generazione dei Sagripanti si inserisce nell'attività di famiglia e che nasce la seconda società del gruppo, la ditta Alfiere. 

Negli anni che segnano l'inizio del nuovo millennio, Manas raggiunge il prestigioso traguardo del mezzo secolo di età e gli affari vanno a gonfie vele, in particolare per la nuova nata, la ditta Alfiere, che ha incrementi di fatturato a due cifre anno su anno. Gli anni 2010, per concludere, sono quelli purtroppo segnati dall'inizio della crisi, che portano alla fusione di Manas e Alfiere, con la creazione della Alma spa, per cercare di ottimizzare le risorse e contenere i costi ed il resto è storia recente". Il licenziamento collettivo che ha sancito la chiusura dell'attività è stato il 30 giugno del 2018.







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