27 ottobre 2024

E' possibile che mi manchi l'ospedale?

Che noia la mattina a casa, senza nessuno che ti sveglia gridando nel mezzo della notte, senza i rumori delle infermiere dalle sei e mezza, le luci accese in corridoio dopo quindici minuti, la macchina che pulisce i pavimenti e dopo altri quindici lo sferragliare del carrello delle colazioni e qualcuno che ti sveglia (ma ormai lo eri già) chiedendo "latte, orzo o the?" e ti apre la finestra per cambiare aria.

Che noia senza nessuno a cui devi porgere un braccio per farti misurare la pressione e un dito per la saturazione, qualcuno che venga ad attaccarti una flebo, guardare quasi ipnotizzato la gocce che scendono e poi dover aspettare che vengano a toglierla. Senza chi viene a pulire la camera, le oss a rifarti il letto, essere chiamati in visita e vedersi infilare nel naso una sonda metallica di dieci centimetri.

E quasi incredibile guardare il calendario e vedere che sono stati solo tre giorni.




26 ottobre 2024

Come ammazzare il tempo in ospedale

Ieri sera a quest'ora, tra una briscola e un tressette, al reparto di Otorino dell'ospedale di Civitanova Marche.

Momenti indimenticabili ❤️




Ritorno a casa dall'ospedale

Si torna a casa in un vortice di emozioni. 


Da una parte, c’è una grande felicità nel poter riprendere la vita normale e soprattutto respirare meglio. 

Dall’altra, c’è un po’ di dispiacere nel salutare i compagni di stanza con cui ho condiviso momenti complicati (più i loro che i miei a dire il vero) ma anche tante risate e soprattutto le briscolate serali. Anche lasciare quell'ambiente ovattato, con il personale medico che è stato sempre gentile e premuroso, mi lascia quel retrogusto di malinconia che purtroppo fa parte del mio carattere.

Un ringraziamento particolare ai dottori Franco Ianniello e Gabriel Angel Tamburini che, da quanto mi è stato detto, sono quelli che mi hanno operato.



25 ottobre 2024

Mi hanno tolto i tamponi dal naso

Finalmente ci siamo... a grandi passi verso il recupero!

Poco fa c'è stato il fatidico "stamponamento", ossia la rimozione dei tamponi nasali inseriti dopo l'intervento di due giorni fa.

Devo dire che era una delle cose che mi impensieriva di più e della quale avevo un ricordo terribile dalla prima operazione che ho fatto nel 2013. Allora mi sentii svenire e mi ripresi un istante prima di perdere i sensi, quando con una bacinella metallica sotto il mento per raccogliere l'eventuale sangue, mi tirarono via quella garza intrisa di sangue che era diventata un blocco unico.

Ebbi la sensazione che mi sfilassero il cervello passando per il naso per quanto era in profondità e per quanto dolore provai.

Questa volta è stato tutto molto ma molto diverso, oserei dire quasi un gioco da ragazzi.

Alla base di tutto ci sono i tamponi che non sono assolutamente gli stessi di allora. Quelli che avevo nel naso erano di silicone o spugna e all'estremità avevano un filo da tirare per l'estrazione (tipo Tampax per intenderci). A differenza dei compagni di stanza, nel mio caso riuscivo anche a respirarci, seppur a fatica, ma questo bastava a non darmi quella sensazione di oppressione che avrei avuto con il naso completamente tappato.

I presupposti erano quindi buoni e al momento della rimozione, a parte un piccolo fastidio (tipo quello di quando la sonda con la telecamera arriva nella parte alta del naso), è stato tutto veramente facile e indolore. Anche perché, con il muco che si era formato e li rivestiva, sono semplicemente scivolati fuori senza quasi nessuna resistenza. Il fatto che potessi respirarci un po' ha sicuramente contribuito anche a cicatrizzare le ferite.

Il post "stamponamento" nel mio caso ha visto la quasi totale assenza di sangue a parte una piccola goccia dalla radice sinistra, tanto che a differenza dei miei compagni, a me non hanno dato neanche il telo impermeabile da mettere attorno al collo (o sopra le gambe) per raccogliere quello che sarebbe potuto uscire. Gli altri hanno sofferto un po' di più e vedo che stanno tutt'ora sanguinando, anche se moderatamente ma dicono che i primi giorni sia del tutto normale e adesso sono passate solo qualche decina di minuti.




24 ottobre 2024

Come ammazzare il tempo in ospedale

Stasera ci hanno portato in camera il quarto che ci mancava e casualmente aveva con se anche un mazzo di carte.

Ne abbiamo subito approfittato.

Se non fosse per i tamponi nel naso, devo dire che non mi trovo malissimo in ospedale (Civitanova Marche).




Urlo nella notte all'ospedale

Ore 3:57, il compagno di stanza si alza di colpo e grida "Uuuu".

Ci guardiamo con l'altro e gli facciamo: Michele, tutto a posto?

"Si, si... scusate"



23 ottobre 2024

Il primo pasto dopo l'intervento al naso

Pubblico il menù della casa a patto che non me lo invidiate. Ok?