Ho l'assicurazione in scadenza e per caso, girando nell'home banking, ho visto che ING è convenzionata con Quixa ed ho fatto un preventivo. Mi chiedono una trentina di euro meno della mia proposta già abbastanza buona di rinnovo con Linear. Ottimo!
Poi ho fatto un giro su Trustpilot per leggere le recensioni e sono dovuto correre a disinfettarmi gli occhi per tutta la merda che ho visto nei commenti 😂
Ok Quixa, come se avessi accettato.
Allego i primi 10 commenti che compaiono adesso nel sito:
Di recente compravo sempre la Frasassi alla Crai (quella che costa di meno perché, non avendo patologie particolari, l'acqua è tutta uguale) ma oggi all'EuroSpin ho visto la Fonte Elisa a quasi la metà e ho preso quella.
Vedendo tappo e bottiglia identici, mi sono incuriosito e sono andato a leggere l'etichetta costatando quanto segue: imbottigliata dalla stessa azienda, nello stesso stabilimento ma con caratteristiche diverse.
Sicuramente ci sono più fonti nella zona da cui viene prelevata ma tutto il processo di imbottigliamento, quello che fa il prezzo, dovrebbe essere identico.
Non ho scoperto niente di particolare e non mi devo lamentare di nulla, era una semplice costatazione e da oggi prenderò quella più economica, dato che per me sono identiche.
Il mio viaggio a Auschwitz è stato un'esperienza indimenticabile e profondamente toccante. Quando sono arrivato al campo di concentramento, ho sentito un'ondata di emozioni negative che mi hanno invaso il cuore. La tristezza e il dolore erano palpabili nell'aria, come se il campo stesso fosse ancora impregnato della sofferenza degli ebrei e di altre vittime che erano state imprigionate e uccise lì.
Mentre camminavo tra le baracche, ho visto i letti a castello stretti e i forni crematori dove migliaia di persone erano state barbaramente assassinate. Mi sentivo oppresso dalla storia e dalla sofferenza che si respirava in quell'ambiente. Non riuscivo a capire come l'umanità potesse essere così crudele e spietata.
Una cosa che mi ha colpito particolarmente è stata la vista dei tanti oggetti personali delle vittime, come valigie e oggetti di abbigliamento, esposti in una delle baracche. Mi è sembrato di vedere un pezzo di vita di ognuno di loro, e questo mi ha fatto sentire ancora più vicino alla loro sofferenza.
La visita al campo di concentramento mi ha lasciato una sensazione di amarezza e tristezza che mi accompagnerà per sempre. È stato un monito importante sull'orrore dell'Olocausto e un ricordo indelebile dell'importanza di combattere l'intolleranza e l'odio in ogni forma.
Le dimissioni in Italia nel 2022 sono a un livello record, come evidenziato dalla nota trimestrale del ministero del Lavoro. In base ai dati, sembra che gli italiani siano diventati più audaci in questo senso, con 1,66 milioni di dimissioni nei primi nove mesi del 2022, ovvero un aumento del 22% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il terzo trimestre del 2022 ha anche registrato un aumento del 6,6% rispetto al terzo trimestre del 2021.
Il periodo post-covid ha portato un cambiamento nelle scelte dei lavoratori, che chiedono maggiore flessibilità e accesso allo smart working. Tra le cessazioni dei rapporti di lavoro, le dimissioni sono al secondo posto, dopo i contratti a termine. Inoltre, c'è stato anche un aumento dei licenziamenti con 557.000 tagli nei primi 9 mesi del 2022, un aumento del 47% rispetto allo stesso periodo del 2021.
La stampa locale aveva anticipato la presenza di Elisa Isoardi a Civitanova per girare una puntata di "Vorrei dirti che", lo scorso 13 gennaio e questo pomeriggio è stata trasmessa su Rai 2.
La trasmissione segue le storie di persone che vogliono raccontare una vicenda, ringraziare o chiedere scusa a una persona a loro cara. La troupe ha incontrato Alessandro Gattafoni, un uomo che convive con la fibrosi cistica dalla nascita e che ha attraversato l'Adriatico in kayak per la sua sfida sportiva. Parte delle riprese sono state effettuate nella zona portuale e la Isoardi ha dichiarato di essere rimasta colpita dalla sua storia e dalla cordialità della gente di Civitanova.
La notizia ha iniziato a fare il giro delle redazioni da pochi minuti. Sembra che il boss mafioso Matteo Messina Denaro sia stato arrestato dai carabinieri del Ros, dopo 30 anni di latitanza.
L'inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (Tp) è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido.
Il povero Taylor Lejeune, divoratore di cibo spazzatura, avrà raggiunto pure un milione e ottocentomila followers su Tiktok ma purtroppo non se li può più godere, dato che ci ha lasciato le penne. All'età di 33 anni è stato infatti colpito da un arresto cardiaco, molto probabilmente legato al suo stile di alimentazione non proprio ortodossa. La stessa sorte, da quanto riporta l'articolo seguente, era capitata anche all'italiano Omar Palermo, anche lui famoso per le abbuffate gastronomiche ad uso e consumo dei social e diversi altri creators.
L'unico dubbio che ho, leggendo queste cose, è se sia meno intelligente morire così o magari scattandosi un selfie in situazioni estreme, fonte molto prolifica quella per morti evitabilissime.
Era diventato famoso in tutto il mondo divorando junk food. Snack, patatine, bibite, salse, piatti da fast food, conserve di qualunque tipo molto spesso anche scadute erano diventate la sua dieta quotidiana, «pubblicizzata» attraverso la pagina tiktok «Waffle69». Alla fine il fisico del 33enne americano Taylor Lejeune non ce l'ha fatta: l'uomo è morto per un presunto arresto cardiaco. Taylor aveva raggiunto 1,8 milioni di follower sul social cinese di mini video. E lo aveva fatto a suon di scorpacciate di alimenti lontani anni luce dall'idea di una dieta sana e bilanciata.
La sua sfida era mangiare e recensire il cosiddetto cibo spazzatura, senza neanche preoccuparsi della data di scadenza. Una «moda», come del resto altre sfide social improbabili, che continua a mietere vittime. Risale infatti a circa un anno e mezzo fa il decesso di un altra star della Rete. Nome in codice «Youtubo anche io», l'italiano Omar Palermo ha perso la vita a 42 anni per un infarto. Anche lui, come il 33enne americano, era diventato famoso grazie alle sue maratone gastronomiche a base di enormi quantità di cibo. Alle quali aveva dato anche un'impronta personale: nei suoi video si cimentava sempre con l'italiano aulico e non mancava di aggiungere episodi di vita reale. Il suo canale su Youtube ha così collezionato oltre 500mila iscritti, mentre i suoi video sono stati guardati oltre 66 milioni di volte.
Thomas Hungry ha invece ottenuto 300mila visualizzazioni mentre, in diretta video, in 48 ore ha assunto 50mila calorie ingrassando 11 chili. Sfidarsi a suon di clip sui social, mettendo a volte in pericolo la propria vita, è un fenomeno sempre più allarmante. Il primo è stato Adam Richman che sul fenomeno aveva costruito addirittura un programma tv dal titolo «Man vs Food».
Ora la faccenda coinvolge anche le multinazionali. Basti pensare che una recente ricerca condotta dalla Deakin university di Canberra, in Australia, ha esaminato la presenza su TikTok di 16 marchi alimentari e i risultati hanno suggerito che queste puntano sui giovanissimi, usando tattiche pubblicitarie definite «insidiose».
Attraverso l'analisi di oltre 500 video, i ricercatori si sono resi conto che le grandi aziende cercano di influenzare gli utenti, spesso anche attraverso «sfide» sui social, naturalmente con l'obiettivo di pubblicizzare i propri prodotti. Ma con il risultato di alimentare comportamenti sbagliati e in qualche caso anche pericolosi. Come nel caso delle star del junk food. «Mangiare cibo spazzatura è estremamente rischioso conferma la dietologa Paola Parancola -. Ci sono patologie delle quali non si è a conoscenza, che possono essere attivate da processi infiammatori generati dall'abuso di alimenti poco sani». Un pericolo che riguarda anche i giovani. «Esagerare con questi cibi può accendere una sorta di interruttore già scritto nel Dna. Senza considerare i danni epatici che possono scatenare processi infiammatori gravi e portare alla morte».
È noto che Fellini avesse un cotè esoterico molto forte, specie dopo aver girato ‘Giulietta degli spiriti’. La preparazione di quel film lo costrinse a setacciare per due mesi l’Italia a caccia di maghi, sedicenti maghi, operatori metapsichici, streghe, invasati, medium, indovini, e astrologi.
A Porto Civitanova conobbe Pasqualina Pezzolla che riusciva a ‘vedere’ l’interno del corpo umano quasi i visceri fossero completamente scoperchiati ed esposti alla luce. Ed è quindi in grado di fare delle diagnosi di una precisione tremenda.
"Sembra un Macario vestito da donna" racconta Fellini. "È una ex-contadina, priva di studi ma dotata di un notevole orecchio; a espressioni rozze e popolaresche mescola una terminologia medica d'accatto che coi clienti le conferisce un certo tono. Per farsi visitare vengono anche da lontanissimo, intorno alla sua casa c'è sempre una folla che aspetta, bivaccano perfino nella strada per non perdere il turno.
Come fa a visitare i malati? Pasqualina siede, fissando il cliente, con respiri sempre più affannosi e contratti. Cade insomma in una specie di lieve trance. La si vede trasformarsi, e dalla sua faccia sembra uscire un altro volto più aguzzo. Intanto tiene una mano a visiera sopra gli occhi, come per ripararsi dalla luce. Poi si alza in piedi. Biascica e parlotta tra sé forse delle formule magiche. Si risiede. Ha due tre violenti scossoni. Sorride. È pronta. Comincia a parlare: vedo lo stomaco un po' spostato in basso, vedo tre calcoli uno grosso e due piccoli nel sacchetto della bile... Tale e quale che se invece degli sguardi avesse i raggi X."