Il presidente filippino Rodrigo Duterte, non nuovo ad uscite spericolate, ha permesso ai cittadini di sparare ai funzionari che chiedono le bustarelle. Tuttavia senza ucciderli. Lo riferisce il quotidiano Manila Bulletin.
Ricordiamo, tra le altre perle del presidentissimo: "Ero gay e mi sono curato", "Sparare alle ribelli comuniste nella vagina", "Troppi stupri? Vuol dire che le donne sono belle" e moltissime altre...
Presidente filippino autorizza cittadini a sparare a funzionari che chiedono tangenti
“Se voi pagate le imposte, le tasse, i dazi ma loro rivendicano anche una tangente, picchiateli. Se avete armi, potete sparare, però senza ucciderli, perché altrimenti potreste non essere giustificati in un eventuale procedimento legale”, ha affermato il presidente filippino Rodrigo Duterte giovedì.
Duterte ha proposto di sparare ai piedi di funzionari corrotti, senza ucciderli tuttavia per poter evitare la conseguente condanna penale, sottolineando che l'unica misura contro chiunque spari a un funzionario che viola la legge è “solo una seria punizione corporale”, ma non la detenzione.
Il presidente filippino ha richiamato i cittadini a tutelare i propri diritti e a comunicare qualsiasi caso di corruzione o reato che coinvolga un funzionario. Inoltre, Duterte ha dichiarato che se verrà a conoscenza di un avvenimento del genere, contatterà personalmente l’ufficiale colpevole e permetterà al cittadino vittima di tale reato di picchiare personalmente il funzionario.
Rodrigo Duterte, presidente delle Filippine, eletto nel maggio del 2016, sostiene misure severe per poter combattere i delinquenti. Le nazioni unite in materia di diritti umani hanno ripetutamente condannato i metodi di Duterte volti a combattere il traffico di droga nelle Filippine, incoraggiando il popolo a impedire omicidi o aggressioni irregolari.
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