21 ottobre 2022

Francesco Valdiserri come Matteo Pampolini, investiti e uccisi, giovanissimi, sopra il marciapiede

Ho sentito al telegiornale della tragedia di Roma, dove Francesco Valdiserri, appena diciottenne, il diploma di maturità ancora fresco e una vita davanti, è stato investito da un'auto uscita di strada ed è morto (leggi).


  
Il fatto mi ha colpito particolarmente sia perché ho un nipote di poco più grande ma soprattutto perché un paio di mesi fa ho raccolto lo sfogo di un papà che ha perso un figlio in un modo molto simile (leggi).

Tra i commenti ad un video che ho messo su Youtube (Schianto sul GRA a 300 km/h: funerale con polemiche), infatti, ha scritto anche il genitore di Matteo Pampolini, 19enne di Cassago Brianza (Lecco), ucciso da un'Harley Davidson uscita di strada e piombata su un marciapiede affollato.
 
Il povero Luca, al quale mando un grosso abbraccio virtuale, commentava in questo modo il funerale show di quel giovane che si era schiantato a 300km/h sul G.R.A. di Roma: "Io due mesi e mezzo fa ho perso il mio unico figlio di 19 anni che stava passeggiando con la fidanzata sul MARCIAPIEDE in centro paese investito da un animale ubriaco con le ciabatte ad una velocita di oltre 100 km alla guida della sua Harley Davidson. Il mio Matteo, che ho visto ancora vivo li in mezzo al suo sangue, spaventato e dolorante, sarà un'immagine che avrò per tutto il resto della mia vita. E questi fanno un funerale in questo modo, si devono vergognare tutti."
 
Un paio di anni fa, come scrivevo al padre di Matteo, mi sono imbattuto in un incidente identico a qualche decina di metri da casa mia: guidatore alterato, salta su un dosso, lui cade e la moto scivola impazzita verso il passeggino di un bambino che abita di fronte casa mia. Colpito in pieno, se la cavò con qualche giorno di ospedale.
 
Sarà l'età, i problemi che sto affrontando in questo periodo o semplicemente una particolare sensibilità ma provo un dispiacere immenso leggendo queste notizie che in un mondo ideale non dovrebbero esistere ma che nella realtà dei fatti si verificano purtroppo abbastanza spesso.

Come piccola parziale consolazione (ma quale consolazione puoi avere quando ti hanno ucciso un figlio?) spero che i genitori di Francesco e Matteo possano avere almeno giustizia.

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