Gli ultimi drammatici avvenimenti in India e l'ondata di violenza contro le donne, hanno dato l'idea a tre studenti indiani di ingegneria (Niladri Basu, Manisha Mohan e Rimpi Tripathy) di inventare un dispositivo anti-stupro per proteggere le donne.
Si tratta di un apparecchio collegato al reggiseno (la prima che viene presa di mira in caso di tentativo di stupro, secondo le statistiche) che è in grado di colpire l'aggressore con una scossa elettrica da 3.800 kilovolt.
Il meccanismo si attiva grazie a un sensore di pressione ed è dotato anche di moduli gps e gsm, così da inviare automaticamente un messaggio con richiesta di aiuto alla più vicina stazione di polizia.
Il nome di questo apparecchio è "She", acronimo di Society Harnessing Equipment.
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