Come disse di lui Borghezio, a sua volta citando Franklin Delano Roosevelt sul presidente del Nicaragua Anastasio Somoza García: era un figlio di puttana ma era il nostro figlio di puttana.
Nell'ultima intervista al Giornale Gheddafi aveva avvertito: "Se i terroristi conquistano il Nord Africa, il Mediterraneo diventerà un mare di caos". Come è andata a finire?
Da il Giornale
E il Mediterraneo diventerà un mare di caos» era la profezia del colonnello Gheddafi nell'intervista esclusiva a il Giornale del 15 marzo 2011. L'ultima alla stampa italiana, prima di venire catturato e linciato pochi mesi dopo dai ribelli libici a Sirte, dov'era nato.
Il Califfato ancora non esisteva, non sventolavano le bandiere nere e Bin Laden, ancora per poco, godeva di buona salute. Il colonnello Gheddafi, dopo un mese di rivolta, aveva perfettamente previsto il caos libico dopo di lui e lo diceva, inascoltato, ai pochi giornalisti che riuscirono ad intervistarlo prima che scattassero i bombardamenti della Nato. Sotto la tenda da beduino nella roccaforte di Bab al Azizya, nel centro di Tripoli, aveva ribadito al sottoscritto che senza il suo regime, brutale, ma efficace «il Mediterraneo diventerà un mare di caos».
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