Avrete sicuramente sentito in queste ore la polemica sulla pensione del signor Vendola. Bisogna dire che purtroppo è tutto legale ma anche che la legge se l'ha fatta da solo, abolendo il vitalizio da quelli che verranno dopo di lui (mica è scemo!).
Ricordiamo inoltre che tra pochi anni, credo al compimento dei 60, riceverà anche quella da parlamentare e si prenderà circa 10 mila euro.
Come scrisse un tifoso dell'Inter qualche anno fa ai propri giocatori: non so più come insultarvi.
Da ilGiornale.it
Baby pensionato, busta paga mensile di oltre 5mila euro, più ottima buonuscita che sfiora i 200mila euro.
Chi è costui? Un più che biasimabile esponente della famigerata «casta», direte voi, di quelli che ci marciano mentre ai poveri italiani vulgaris i vari Monti, Fornero & C. le pensioni le hanno tagliate.
Un «rosso» paladino dei poveri e big della sinistra, dice la cronaca. Eh sì, perché l'uomo misterioso che si cela dietro l'identikit altri non è che Nichi Vendola, ex governatore di Puglia e leader di Sel, assassino dei vitalizi (altrui, ha brigato per farli cancellare nella sua Puglia nel 2012) ma che con se stesso è decisamente più generoso. Il nostro rivoluzionario, tra una corsa ad abbracciare Tsipras e una dichiarazione contro la casta, è infatti andato a riposo a 57 anni appena. E con la clausola, per dirla con Woody Allen, del «prendi i soldi e scappa»: un po' meno soldi, ma tutti e subito.
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