Pensavo di scamparmela questa volta, invece no. Domenica 1 luglio c'è l'ennesimo matrimonio di un nostro collega di lavoro e ad ogni sposalizio, le signorine che lavorano con noi, si fanno in quattro per preparare scherzi e giochini vari. Quando andiamo sulle cose troppo tecniche però, si rivolgono ad altre persone perché loro non sono capaci.
Per l'ultimo matrimonio, quello di Giorgio, ho dovuto scannerizzare 50 foto, farci una sequenza filmata e trovare delle colonne sonore adeguate. Sono uscito pazzo!
Questa volta pensavo di evitarle e ci ero quasi riuscito. Ero arrivato a venerdì pomeriggio, erano le 17:45, avevo quasi finito di lavorare quando mi chiama una gentilissima collega che mi chiede di scompattarle un filmato che avevano scaricato da internet, compresso con winrar. Niente di più semplice...
Pensavo fosse finita lì invece, poco dopo, essendo il filmato in 3gp, il formato dei telefonini, mi chiedono come fare per poterlo visualizzare con windows media player. E' stata la mia rovina!
Non ho internet nel mio ufficio e sono dovuto andare da loro, in amministrazione. Ho cercato su google dei programmi di conversione e ne ho trovati diversi, solo che non funzionava nemmeno uno. Davano tutti errori di windows. Alla fine, quando erano le 18:20 mi sono arreso ed ho promesso loro di svolgere il compito a casa. Facendo anche altre cose, ho finito la conversione del filmato alle 22:45.
30 giugno 2007
The lion sleeps tonight
29 giugno 2007
Regata Civitanova - Sebenico
Ieri, vista la giornata splendida, ho deciso di prendermi il pomeriggio libero per andare un po al mare e spezzare la settimana.
Non so com'è, ma tutte le edizioni della Civitanova-Sebenico me le sono viste partire dalla spiaggia. Non ricordo di preciso quante siano state le edizioni ma è tradizione che quel giovedì in cui partono io sia in ferie, e sopratutto, al mare. Chissà quando troverò un imbarco e potrò finalmente partecipare? Il nostro armatore ad oggi non ce l'ha mai fatta fare.
In spiaggia comunque non ero da solo, c'erano molti altri che avevano deciso di non lavorare e sopratutto parecchie ragazze. Ma quelle si sa, vivono alle spalle dei mariti. Loro sgobbano per portare a casa lo stipendio e le signore se ne vanno al mare...
25 giugno 2007
Ho rischiato l'affondamento
Questa sera, appena uscito dal lavoro, sono andato di corsa da Golden per fare un giro in canoa, uscito alle 18:05 alle 18:20 ero in spiaggia. Il mare era mosso ma non sembrava impossibile. Certo, le onde che si infrangevano sugli scogli facevano un po paura ma al largo non era poi così male o almeno così sembrava. L'importante era riuscire a partire e superare gli scogli, pensavo.
Avevo anche pensato al piano B, quello di fare solamente il bagno ma poi mi sono detto: proviamoci, basterà prestare un po più di attenzione.
Appena tento di salire dentro la canoa mi arrivano un paio di onde di avvertimento che me la spostano da sotto i piedi, ma io, tenace, ho fatto finta di non capire e sono partito lo stesso.
Supero con un po di timore la barriera degli scogli e, venendo le onde da sud, ho cercato di andare a nord per affrontare subito il percorso più difficile ed avere un ritorno più agevole (con le onde di fronte è molto più facile). Appena provo a girare mi arrivano un paio di cavalloni che mi fanno cambiare immediatamente direzione, non so se l'avessi scelto io o no ma dopo 2 secondi mi sono ritrovato a pagaiare verso sud. Mi sono detto: "vado un po giù e poi vedremo...".
Arrivato sotto la copertura del molo le onde erano appena più basse ma non di molto. Mi sono messo dietro una fila di scogli, con 30 cm d'acqua, ed ho atteso qualche minuto per vedere cosa si potesse fare.
Dopo 10 minuti di attesa e le onde che non si abbassavano di un centimetro, ho accettato la sconfitta, sono sceso a terra ed ho trascinato la canoa, per un centinaio di metri, fino alla base di partenza.
In 10 anni non mi era mai successo, ma in 10 anni non ho mai incontrato onde così!
La domenica perfetta
Sabato notte a letto alle 4, faccio un calcolo veloce, aggiungo 6 ore per dormire e metto la sveglia alle 10. Colazione veloce e subito al mare.
Alle 10:40 ero in canoa e già c'era tantissima gente in riva al mare che avevo difficoltà quasi a passare. Giro veloce, Golden Beach - Santina - Golden Beach ed alle 11.30 ero sulla terra ferma.
Metto a posto la canoa sulla rastrelliera, sciacquo salvagente e para spruzzi, metto catena e lucchetto, mi faccio una doccia gelata velocissima e mi dirigo verso il campo di pallavolo per vedere chi c'era. Non lo avessi mai fatto, erano in 5 e ne mancava uno per poter giocare. Ovviamente mi sono buttato a pesce e con i piedi che bruciavano siamo andati avanti fino alle 12:15.
Faccio un'altra doccia e finalmente un momento di relax sul lettino. Non faccio in tempo ad appoggiarmi che vedo vicino a una bellissima ragazza, mia amica, per la prima volta al mare nello stabilimento che frequento. Parlo un po con lei e si fa subito l'una e siccome avevo promesso a mamma di tornare a pranzo, salgo in bici ancora mezzo bagnato e raggiungo la macchina (posteggiata a casa di un amico, dove tengo la bici) per poi proseguire fino a casa.
Pranzo domenicale di quelli da stare a posto fino al giorno dopo, con ravioli al ragù, bistecche e spiedini, patate fritte, cocomero e gelato, un breve giro sul computer per controllare posta e meteo e via subito al mare. Torno a casa di Luca, posteggio la macchina, prendo la bici e pedalo per quei dieci minuti fino ad arrivare alla spiaggia.
Il tempo era perfetto, delle belle nuvole ed un po di vento, il clima ideale per giocare a pallavolo ma ancora la partita non decollava. Mi appoggio un po sul lettino che avevo pagato ma ancora non avevo quasi toccato, mi leggo qualche pagina di Piero Angela e poco dopo vengo invitato dalle ragazze a prendere un caffè al bar. Ce lo bevamo nel salottino esterno, molto molto bello e appena finito passo direttamente sul campo senza tornare sul lettino, finalmente si inizia. Alle 15:30 poco più si aprono le ostilità. Tutti in campo a fare la fila per poter giocare un pochino. Gente di 40/50 anni che sembrano bambini!
Si va avanti per un paio di ore, chi perde esce e si rimette in fila, chi vince gioca di continuo e poi, una volta finito, tutti a fare il bagno. Alle 18 ero di nuovo sul lettino lo giro in direzione del mare (dalla parte opposta alla direzione del sole) e mi rimetto a leggere in santa pace fino alle 19:30.
Solito tragitto, bici, auto, casa e finalmente alle 20 ero pronto per cenare. Distrutto, assonnato, affamato ma soddisfattissimo della domenica trascorsa.
18 giugno 2007
16 giugno 2007
Sto diventando vegetariano
Da piccolo, i miei genitori, non mi hanno mai obbligato a mangiare verdure ed ora che sono grandicello, non avrei mai pensato che mi potessero attrarre.
Invece mi sbagliavo. Credo che tra poco diventerò addirittura vegetariano. Quando vado al bar e vedo quelle belle foglioline verdi, piene di clorofilla, non posso resistere.
Il mio piatto preferito?
14 giugno 2007
Errata Corrige: GOLF
Chiedo perdono per la mia ignoranza e pubblico la verità su Golf, la barca con cui ho regatato lo scorso fine settimana.
Golf è un disegno di Peterson (l'uomo che ha disegnato quel Black Magic che strappò la Coppa America agli americani) ed è un prototipo (costruzione unica, non di serie) di altissimo prestigio. L'imbarcazione nella sua storia ha vinto tutto quello che c'era da vincere compresa una Sardinia Cup che era la regata più importante in Europa per IOR.
Riporto articolo dal sito della FIV: Nel 1978, sul modello dell'Admiral's Cup, nasceva la Sardinia Cup da disputarsi negli anni pari con squadre nazionali di tre imbarcazioni. Alla prima edizione partecipavano dodici squadre, dimostrando di essere l'avvenimento velico più importante dell'anno nel Mediterraneo e in Europa. Vinceva la squadra italiana con Dida V di Bruno Calandriello, prima anche nella classifica individuale, Yena di Sergio Doni e Vanina di Vanni Mandelli precedendo quella degli Stati Uniti, del Belgio, della Gran Bretagna e, via via, le altre.
Da quando è possesso dei Giardini, la barca si è classificata quarta al campionato italiano a Capri contro barche come Brava, Gemini etc, ha vinto 2 Adriatic's Cup, campionati invernali vari e molte altre regate. Sul quarantennale dello Yacht Club Costa Smaralda c'è infatti una foto in ricordo di questa barca che tanto ha lasciato alla vela italiana.
Altair pure essendo una bellissima barca di serie non ha vinto mai niente di importante.
Per quello che riguarda i fuoriclasse, non sapevo di essere a bordo con il sig. Manfredini, il quale ha partecipato a 2 olimpiadi ed è considerato uno dei più bravi del settore.
Ho toppato alla grande, ero in una barca speciale e non lo sapevo! Chiedo scusa agli amici che mi hanno ospitato a bordo.
09 giugno 2007
La vittoria più bella
Ieri sera mi chiama Sandro, l'armatore, per dirmi che oggi ci sarebbero state le regate sociali (Palo d'oro) e che avendo bisogno di sistemare la barca saremmo stati troppi a bordo, visto che aveva chiamato anche un grande esperto. Se non mi dispiaceva, per le regate di oggi mi aveva prestato ai nostri vicini di ormeggio, Golf di Giuseppe Giardini.
Io che amo così tanto il mare, avrei partecipato anche una corsa di pedalò pur di non restare a terra e, anche se un po dispiaciuto, ho accettato.
Ritrovo alle 12, qualche piccolo lavoretto in barca ed alle 12.40 tutti a pranzo al ristorante del club. Come accade sempre quando mangiamo lì, arriviamo in barca che sono tutti già in mare e ci tocca fare la partenza "lanciata". A questo punto ho lasciato Altair e sono salito su Golf.
Le due barche sono della stessa lunghezza (40 piedi) ma Altair è una barca moderna di un prestigioso cantiere Danese (X-Yacht) con migliaia di euro solo di elettronica, dove è sempre tutto a puntino, appena si rovina qualcosa viene immediatamente sostituito, oggi anche con le vele nuove e super esperti a bordo mentre Golf è una barca del 1978 dove ad ogni istante si poteva rompere qualcosa (ed infatti si è rotta la drizza del genoa) oggi con uno spinnaker che non era buono nemmeno per coprire la macchina in garage, con bravi velisti (a parte me) ma senza fuoriclasse.
Oggi c'erano due prove ma della prima abbiamo fatto solo la partenza e poi ci siamo allontanati per effettuare degli aggiustamenti all'albero ed alla barca in generale. Ci siamo ripresentati regolarmente per la seconda invece. Bellissime condizioni, vento forte 14/16 nodi, mare abbastanza mosso, ogni tanto qualche onda più grande del solito, abbiamo preso parecchia acqua, tanti schizzi ma alla fine...
Primo classificato GOLF, che soddisfazione!!!
03 giugno 2007
Vinto la Pomo!
Partenza sabato mattina alle 9.43, con un vento medio tra 10 e 15 nodi che ci ha fatto navigare molto veloci durante le prime ore. Il mare non era una tavola ma nemmeno troppo agitato e l'andatura di lasco rendeva la regata abbastanza tranquilla. Le previsioni meteo non erano troppo rassicuranti ma i problemi maggiori ci sarebbero dovuti essere al ritorno, il giorno seguente.
L'equipaggio che doveva essere di 9 persone all'ultimo momento è diventato di 8, essendo venuto a mancare Andrea per un malore della madre. Eravamo: Sandro, Valentina, Federica, Jean Claude, Giorgio, Paolo, Mario ed io.
Era la prima volta che facevo una traversata (avevo già fatto una "lunga" ma costiera) e non ero molto tranquillo. Viste le condizioni del tempo, ero sicurissimo di prendere tanta acqua ma per fortuna così non è stato. Nel pomeriggio di sabato il vento era sceso ed il sole cominciava a farsi sentire. La regata, con poco vento, diventava noiosa, bisognava mettersi sottovento in posizione abbastanza scomoda. Complice il caldo finalmente ci si poteva spogliare e qualcuno ha messo addirittura ad asciugare gli indumenti bagnati.
Dopo un calo a metà dell'andata, avvicinandoci al giro di boa, il vento cominciava a rinforzare ma sempre senza raggiungere livelli preoccupanti. Nel frattempo era sceso il buio ed anche le cose più semplici non erano più tali.
Alle 23.30 finalmente arriviamo allo scoglio che, nonostante il buio e la foschia, avevamo già visto da parecchio tempo. Giriamo per primi seguiti a brevissima distanza da un'altra imbarcazione che a causa di qualche nostro problema nell'issata di spinnaker, riesce a passare in testa ed avviarsi per prima verso la terra ferma. A dire il vero noi abbiamo rischiato di salirci sopra a quello scoglio. Appena passata la barca comitato, abbagliati dalle sue luci, abbiamo virato immediatamente senza tener conto che c'era ancora l'isola e la stavamo per prendere in pieno. Per fortuna qualcuno dalla barca giuria ci ha urlato così Sandro si è reso conto di quanto stava accadendo ed ha cambiato immediatamente la rotta.
La cosa che mi ha fatto particolarmente impressione, quando abbiamo girato la prua verso l'Italia, è stata la quantità di fulmini che si vedevano in lontananza. Ce n'erano proprio tanti e di notte facevano ancora più paura. Visto che erano molto lontani avevo paura ma per il momento cercavo di non pensarci.
Durante il ritorno qualcuno, a turno, andava a riposare ma io non ero stanco e sono rimasto sempre in prima linea. Maglione di lana con collo dolce vita, cuffia e cerata a coprire il tutto ed ero pronto per affrontare qualsiasi condizione meteorologica. In effetti, in un paio di occasioni mi sono detto: "è ora di prendere l'acqua", quando, per pochi secondi, si cominciavano a sentire delle gocce di pioggia che cadevano. Fortuna ha voluto che dopo 30 secondi abbia smesso di piovere e questo è successo in almeno 3 occasioni. Ogni volta iniziava, ci faceva preoccupare e poi smetteva.
E' stata una delle notti più lunghe della mia vita passata a mangiare Mars, Bounty, cubi di parmigiano e fumare qualche sigaretta di Giorgio (visto che lui dormiva quasi sempre). Ci mancava un bel cuba libre ma non abbiamo incontrato nessun autogrill in quel tratto di mare. In compenso però c'era un traffico che nemmeno immaginavo ed abbiamo incontrato diverse navi da crociera, dei pescherecci e navi da carico.
Una delle cose più suggestive è stata l'alba che, se non fosse stato nuvoloso, sarebbe stata sicuramente stupenda.
Alle 6:30 la situazione era stabile, non c'erano particolari problemi di navigazione ed aspettavo solo che qualcuno di quelli che erano di sotto a dormire si fosse svegliato per poter finalmente andarci anche io. Poco dopo esce Jean Claude ed io mi fiondo di sotto dicendo a tutti che ci saremmo rivisti a San Benedetto, all'arrivo in porto.
Siccome il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, dopo che mi ero tolto la cerata, il maglione e le scarpe e stavo cercando la posizione migliore per riposare si sente la voce di Sandro che urla a tutti di uscire di corsa perché si era alzato il vento e bisognava ammainare lo spinnaker . Mi sono dovuto vestire di fretta e salire in coperta ed addio al tanto sospirato riposino. Pensare che gente come Giorgio ha fatto due o tre turni di qualche ora ciascuno sui materassi.
Alle 10:20 finalmente tagliamo il traguardo e davanti a noi non c'era nessuno.
01 giugno 2007
Prima traversata a vela
Domani mattina ritrovo alle 7:00 alla pasticceria Gazzani e dopo la colazione, partenza per San Benedetto del Tronto dove alle 8:30 partiremo per la regata: San Benedetto - Pomo (Jabuka in Croato) - San Benedetto. Dovrebbero essere 140 miglia che si spera di concludere in 24/28 ore al massimo.
Queste sono le foto dello scoglio che dobbiamo girare:
E questo il tempo che dovremmo trovare: