18 settembre 2012

Renata la furba

Dopo lo scandalo Fiorito, di cui tutti avrete sentito parlare, la Polverini ha cercato di mettere qualche toppa e di passare per pulita, urlando ai quattro venti frasi ade effetto del tipo "siamo come la nave Concordia. Ci siamo sfracellati su uno scoglio. E per fortuna non ci sono ancora morti" oppure, facendo riferimento alla sua vicenda personale "questo malcostume è come un cancro che va estirpato" o anche "io non mi voglio vergognare di uscire di casa".

La Polverini si presenta in aula, con una candida veste bianca e sferza tutti minacciando di dimettersi e grida: "Sono disgustata, non voglio passare per la presidente di una Regione che viene descritta come il simbolo della politica da ostriche e champagne". Annuncia poi dei tagli per 20 milioni di euro per fare bella figura e non si rende conto di quanto sono ridicoli. Fanno i tagli, anzi no, dicono di fare i tagli solo quando sono colti con le mani nel sacco mentre prima hanno fatto quello che cazzo gli pareva con i nostri soldi.

E' usccesso la stessa cosa con il caso Lusi, quando qualcuno aveva sussurrato di voler proporre di rinunciare ai 180 milioni di finanziamento in scadenza a breve e nessun sa più come sia andata a finire. Mi sembra che abbiano preso la metà ma non ne sono certo. Se si tolgono soldi da una parte, sicuramente se li prenderanno da un'altra.

Tornando alla Polverini, che vuole passare per la moralizzatrice di turno, ricordavo di aver letto qualcosa e sono andato a cercarmelo. Ebbene, questa paladina della buona politica, poco prima della fine dello scorso anno, ha fatto una bella mandrakata (come dicono a Roma) facendo votare in nottunra (alle 2:15) un emendamento alla finanziaria regionale che non solo non tagliava i vitalizi ai suoi consiglieri ma li estendeva anche a 14 assessori che prima non ne avevano diritto, garantendo loro la possibilità di andare in pensione a 50 anni! Questo scherzetto costerà ai cittadini del Lazio la bellezza di un milione all'anno.

La furbissima Renata, non ha fatto solo questo, di clamoroso. Tramite un bando di concorso, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 13 aprile scorso, sono stati riaperti i termini per la presentazione di candidature per far parte di un elenco di idonei alle poltrone dirigenziali della sanità. C'è un piccolo particolare però.. esisteva già una lista, vecchia solo di due anni, con ben 727 nominativi di tutto rispetto.

La commissione di esperti, chiamata a valutare le candidature, verrà nominata dalla governatrice del Lazio con un apposito nuovo decreto. Nuova commissione, nuove valutazioni e quindi nuove spese per le casse regionali.

C'è da chiedersi allora chi sarà il fortunato che potrà godere di un'inaspettata quanto insolita riapertura dell'elenco degli idonei. Nel frattempo inizia a serpeggiare il malcontento tra i vecchi iscritti mentre, tra i nuovi candidati, c'è già chi sta brindando. E c'è anche chi dice che tutta l'operazione abbia avuto come unico scopo quello di imbarcare un super passeggero. Ma sono le solite malelingue.





Fonti: 
- Il Messaggero
- Italia Oggi
- PD Lainate
- Affari Italiani

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