13 novembre 2013

Cimiteri monumentali

Nella puntata del 2 novembre, giorno dedicato ai defunti, l'interessantissima trasmissione radiofonica "L'altra Europa" di Radio24 ha trattato l'argomento dei cimiteri monumentali europei, intervistando il presidente di una associazione italana (ASCE) che si occupa appunto della loro valorizzazione dal punto di vista storico ed artistico.



Estratto della trasmissione: Da 10 anni è in corso un opera di rivalutazione dei cimiteri come beni culturali che purtroppo, per ignoranza o superstizione i cimiteri non hanno mai avuto quel riconoscimento come monumenti fondamentali delle città che meritano, invece non si può fare una storia decorosa della scultura degli ultimi due secoli senza entrare nei cimiteri. Molti cimiteri fanno parte della storia dell'architettura. I cimiteri sono il microcosmo ed il riassunto della storia delle città dunque sono un bene culturale di prim'ordine.

L'associazione è nata per togliere questi beni culturali dall'oblìo e spesso anche dalla cattiva manutenzione e farli diventare quello che sono, monumenti di primaria importanza.

Esiste anche un turismo di interessati di architettura e di storia legata ai cimiteri. Basti pensare che al cimitero di Stoccolma, unico al mondo nella lista dei patrimoni dell'Unesco, ad un certo punto ci furono lamentele perché il numero di architetti e di studenti di architettura che lo visitavano, era diventato dominante rispetto alla funzione propria del cimitero.

In Italia abbiamo i cimiteri di Staglieno, il monumentale di Milano, il Verano e l'acattolico di Roma, la Certosa di Bologna che sono i più celebrati ma ci sono anche il cimitero di Verona, di Livorno, il cimitero delle 366 fosse di Napoli e molti altri.

Altri cimiteri europei degni di una visita: i sette cimiteri di Londra che gli inglesi chiamano "magnificent seven" tra cui il più famoso è quello di Highgate con la tomba di Marx, in Francia il Père-Lachaise che nonostante ospiti tantissimi personaggi importanti a livello storico cultirale, fa il pieno di visitatori sopratutto con i giovani da tutto il mondo che vanno a trovare Jim Morrison. Passeggiando per i cimiteri delle repubbliche baltiche, da poco indipendenti dall'URSS, si riprecorre la storia europea, con le guerre. C'è la parte polacca, la parte russa, la parte tedesca. Sono dei libri di storia a cielo aperto.



Nella trasmissione, si parlava di turismo cimiteriale, portando ad esempio il bellissimo Cimitero nel bosco di Stoccolma (Skogskyrkogården) dove sono stato in uno dei recenti viaggi.



Da Wikipedia: Skogskyrkogården (il Cimitero del Bosco) è nato da un concorso internazionale organizzato nel 1915 per la progettazione di un nuovo cimitero a Enskede nella zona sud di Stoccolma, in Svezia. Il concorso fu vinto da due giovani architetti svedesi seguaci del Funzionalismo: Gunnar Asplund e Sigurd Lewerentz. I lavori iniziarono nel 1917 in un posto che prima era una cava di ghiaia e dove erano presenti numerosi pini e furono completati tre anni dopo. L'uso del paesaggio naturale ebbe una forte influenza sulla concezione dei cimiteri in tutto il mondo.

Il crematorio è l'ultima costruzione realizzata da Gunnar Asplund e fu inaugurato poco dopo la sua morte nel 1940. Nel 1994 questo sito è stato iscritto dall'UNESCO nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità. Nel padiglione Tallum i visitatori possono vedere una mostra sulla storia del cimitero e sugli architetti che lo hanno concepito.


Un'altro cimitero famosissimo, di cui si parlava nella trasmissione, è quello parigino di Père-Lachaise dove ho visto (sono stato anche lì) tombe di personaggi che hanno fatto la storia della letteratura e della musica. 

Ho visto la tomba di Oscar Wilde, inspiegabilmente (per me) coperta di baci e cuoricini, quella di Marcel Proust in marmo nero, semplice ed essenziale, quasi austera, adornata solamente di un lumino e due vasi di fiori; quella di Fryderyk Chopin ricavata quasi per caso tra un muro ed una scalinata, con tanti fiori freschi e delle pagine di un suo spartito musicale.

Nonostante il cimitero monumentale di Parigi ospiti così tanti personaggi che hanno fatto la storia, nei loro settori, sono sicuro che almeno la metà di quelli che vanno, sono tutti per Jim Morrison, leader dei Doors, morto nel 1971. Nella sua tomba si può trovare un pò di tutto ciò che lo ha caratterizzato da vivo, da mozziconi di spinelli a bottiglie di whisky, lasciati forse in segno di omaggio dai numerosissimi fan che, ad oltre quarant'anni dalla sua morte, vengono ancora a rendergli omaggio.






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