31 luglio 2014

Le bugie delle guerre

Ho letto qualche tempo fa un interessante articolo su "Il Messaggero" che parlava di come il web sia usato regolarmente, in tutti i recenti conflitti, dalla propaganda di qualsiasi parte in causa. Ovviamente, visto che come si diceva una volta "in guerra tutto è permesso", quello che si da in pasto ai social non è sempre strettamente rispondente al vero, per usare un eufemismo.

Ognuno, da qualsiasi parte, usa il web a questo scopo per denigrare l'avversario, farlo sembrare uno sterminatore senza scrupoli, uno che usa mezzi non leciti che spara ai bambini e tutto quello che di peggio vi viente in mente.

Non dico che ogni volta che si vedono cose del genere siano immagini taroccate ma a volte capita e nel conflitto tra Ucraina e Russia (si, Russia) ne abbiamo molti esempi catalogati e spiegati. Si va dalla classica immagine "photoshoppata" in cui si aggiungono o tolgono delle cose (nell'esempio seguente sono state aggiunte delle esplosioni) a foto di abusi da parte di militari prese magari da altri conflitti, fino a cadaveri "importati" da altre nazioni o comunque non imputabili al conflitto in corso.

Sempre di seguito c'è l'immagine di un bambino ucciso da un malato di mente nel 2010 in Crimea, fatta passare per una morte dovuta a militari ucraini.

L'idea di scrivere questo post mi è venuta quando, dopo aver letto l'articolo in questione, mi sono imbattuto nel sito www.examiner.com che tratta delle 60 principali bugie della Russia sull'Ucraina. 

Con questo non voglio assolutamente dire che la Russia dice le bugie e l'Ucraina no, sia chiaro.





Le tre pagine che trattano delle bugie russe:
- Russia’s top 20 lies about Ukraine
- Russia’s top 40 lies about Ukraine
- Russia’s top 60 lies about Ukraine

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