16 gennaio 2009

Gay in palesta 4 (A tutto c'è un limite)

Questa sera avevo un po di casino al lavoro e sono arrivato in palestra dopo il solito orario ed ho evitato di incontrare il culattone mentre mi cambiavo prima di iniziare l'allenamento. Se fossi stato fortunato magari nemmeno serabbe venuto, invece... fortunato io non lo sono mai stato!

Entro nella sala e lo vedo sulla spin bike. Cazzo! Anche stasera è quà questo deficente!?


Visto che era tardi ed ero molto stanco (dormito 5 ore) taglio la scheda e faccio solamente le gambe, anche perché domani vado a sciare e mi preparo un pochino. Riesco a schivarlo durante tutto l'allenamento ed alle 19:20, un po prima del solito orario, vado a fare la doccia. Ormai ho il terrore di incontrarlo.


Mi faccio la doccia talmente veloce che quasi non mi bagno ma porca di quella puttana non serve a niente. Per la terza volta negli ultimi 3 allenamenti me lo ritrovo nella doccia accanto. La prima volta aveva accennato un sorriso, la seconda mi ha detto che era una strana combinazione trovarci due giorni di seguito a fare la doccia insieme e questa volta non aspettavo altro che aprisse bocca.


Errare è umano ma perseverare è diabolico!


Spogliatoio deserto, due docce libere dall'altra parte e lui viene ancora nella doccia accanto alla mia. Stavolta mi chiama addirittura per nome: "Simone, che strano...".

Non voglio nemmeno sentire quello che dice e provo la tattica dell'indifferenza. Visto che avevo finito esco subito e prendo l'accappatoio. Apre la tenda della doccia e torna alla carica: "Simone?", come se non avessi sentito.
Visto che fare l'indifferente non è servito a niente stavolta mi incazzo. E' veramente troppo, la misura è colma.

Gli sparo subito una raffica: "mi hai rotto i coglioni, che cazzo vuoi? chi ti conosce? perché mi parli?" e lui prova a rispondere dicendo: "hei calma, io volevo solamente parlare" ed io continuo: "non mi devi rivolgere la parola, mi stai sul cazzo, non mi rompere i coglioni!!!" e lui: "anche tu mi stai sui coglioni".


Ma sei impazzito? Se ti sto antipatico è perfetto, così non mi parlerai più, ho pensato. Invece l'ha detto solo perché l'ho colto alla sprovvista e non sapeva cosa dire.

Esco dalla doccia e mi vado a rivestire quando torna alla carica provando a dire qualcosa del tipo: "ma che ti ho fatto?" a quel punto, se prima avevo alzato un pochino la voce, mi sono messo a urlare a squarciagola: "che cazzo vuoi??? non mi rompere i coglioni!!!!". Ha provato a lamentarsi dicendo qualcosa che nemmeno ho sentito e poi per fortuna è entrata altra gente.


Che succederà la prossima volta?


Oggi avevo detto all'istruttore: "uno di questi giorni ti devo parlare" ma andando di fretta non ho avuto il tempo di farlo. La prossima volta sentiamo che dice il Valter, se devo difendermi da solo o se vuole provare a prendere qualche misura restrittiva nei suoi confronti.


Io non sarei contrario agli omosessuali, non sono contrario nemmeno agli extracomunitari, semplicemente non sopporto quelli che non sanno stare al loro posto o che comunque danno fastidio e questo caso è proprio eclatante. E che cazzo! Non mi puoi pedinare fin dentro la doccia!!! e per tre volte di seguito!!!

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