15 gennaio 2009

Problema in palestra 3 (altro attacco)

Ieri sera sono passato al bar e tra un caffè ed una birra, ho chiesto al barista (che viene in palestra) se avesse notato un individuo sospetto tra pesi e macchinari. Subito non ha capito ma quando gli ho detto: quello che sembra gay.. ha capito subito di chi parlavo.

Ha detto che abitava dietro casa sua (abbiamo anche ironizzato sul DIETRO) e che è sempre stato dai modi effemminati, che conosce 4 lingue e lavora in un noto calzaturificio della zona.

Da questa preziosa informazione ho potuto chiedere un parere al professore di inglese (so che ha lavorato nella stessa azienda) che mi ha detto di conoscerlo e che tutte ste lingue le parla col cacchio e che ha frequentato suoi corsi senza pagare e che sostanzialmente è uno scemo.

Ebbene, questa sera sono tornato in palestra e la sfiga mi ha preso di mira. Parcheggio d'avanti l'ingresso e rimango un po in auto a parlare al cellulare quando ad un certo punto mi parcheggia accanto, con una fiammante Seat Cordoba (poteva avere solo una Cordoba!). Dico alla
signorina al telefono di farmi compagnia ancora per un po perché se fossi sceso lo avrei trovato sicuramente ad aspettarmi enllo spogliatoio. Dopo 5 minuti decido di scendere e porca di quella puttana ancora si doveva cambiare!

Ho cercato in tutti i modi di evitarlo e ce l'ho fatta a scappare dallo spogliatoio senza dover rispondere alle sue stupide frasi da rompi coglioni.

Incontro una ragazza che abita nel suo stesso paese (a 5 km dal mio) e le chiedo se conosce questo personaggio. Mi dice che è un po strano, ha avuto dei problemi non meglio specificati e che per un periodo se l'è trovato alle calcagna mentre faceva jogging ed alla fine ha douto accettare il fatto di camminare insieme a lui. Poi ha cambiato città per le sue passeggiate perché si era
rotta le palle.

Riesco a terminare la sessione di allenamento schivando il presunto culattone e vedendolo sulla ciclette mi fiondo nello spoagliatoio per fare la doccia.

Mi spoglio alla svelta e vado subito sotto la doccia. Passano pochi minuti e mentre sto lavando i capelli vedo attraverso la tenda un ombra che passa. Penso tra me e me che non può essere lui, non deve essere lui! e mi passa davanti gli occhi la scena di Psyco, quando si apre la tenda e Janet Leigh vede la mano dell'assassino con il coltello in mano.

PORCA DI QUELLA TROIA!!! Manco a dirlo, era il gay ed a differenza della sera precedente, questa volta non solo mi butta lo sguardo ma addirittura mi sorride e mi rivolge la parola: "che combinazione, capitiamo sempre a fare la doccia insieme", dice.

Butto la un "si" molto infastidito e scappo dal reparto docce. Per fortuna entrano altre persone e riesco a sfuggire all'ennesimo assalto. SALVO!

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