31 gennaio 2009

Sarnano 31.01.09

Giornata da dimenticare. Non mi era capitato di trovare tanta nebbia, anche perché di solito voglio essere certo del bel tempo prima di partire. Questa volta però ho dato retta ad un idiota e mi sono lasciato convincere anche se le previsioni parlavano abbastanza chiaro.

Ad un certo punto è uscito anche il sole, dalle 11 alle 11.30 ma poi come prima se non peggio. A momenti non vedevo la persona prima di me allo skilift per quanto era scarsa la visibilità.

Il momento topico della giornata è stato quando siamo tornati alla seggiovia di partenza. Premesso che eravamo in tre e gli altri due avevano lo snowboard, quando siamo andati a riprendere la seggiovia iniziale ci siamo persi di vista per un momento. Loro erano già stati e conoscevano quale sentiero prendere mantre io non sapevo dove si passasse e la nebbia non mi aiutava di certo. Fatto sta che me li sono fatti sfuggire ed al primo sentiero ho sbagliato strada.

Non dico quello che è successo! Ad un certo punto vedevo solo bianco, ovunque guardassi, ed avevo perso sia la pista battuta che qualsiasi punto di riferimento. Un muro di nebbia con visibilità di 2 metri. Non so come mi sono ritrovato in un altro skilift, nella zona principianti e quando ho chiesto come poter tornare dai miei amici un maestro di sci mi ha detto: "con la macchina". Ho provato a chiedere se fosse possibile con gli sci ed il signore mi ha detto che si poteva passare da sopra, alla fine dello skilift, tenendosi molto alti ma che lui non ci sarebbe andato al mio posto vista la nebbia impenetrabile.

Ho provato. Ho fatto una grandissima cazzata. Mi sono ritrovato nel nulla dove l'unica cosa che mi potesse guidare era l'udito. Quando ho visto i piloni della seggiovia che cercavo ho pensato di seguirli passandoci vicino fino all'inizio ma quando ad un certo punto c'era uno strapiombo, per fortuna segnalato, ed il mio progetto è andato all'aria.

La fortuna ha deciso di metterci lo zampino e quando, dopo essere caduto più volte sulla neve fresca e dopo essere caduto rovinosamente una volta sul ghiaccio, mi ha fatto trovare finalmente un sentiero battuto. Più che fortuna possiamo parlare di miracolo quando iniziato a seguire il sentiero sento una voce da cielo che mi chiama: Simoneeeeeee. Non era Dio ma semplicemente Andrea sulla seggiovia che mi ha detto di tornare indietro perché stavo andando nella direzione più facile ma purtroppo sbagliata. Mi sono fatto 200 metri sugli scarponi, con gli sci in spalla e finalmente ho ritrovato gli altri e siamo potuti tornare alla base.

Non scierò mai più con la nebbia in una pista che non conosco!






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