Ieri pomeriggio sono passato al bar per aspettare un amico ed in tv davano la finale femminile della Champion's League del mio sport preferito: la pallavolo. Era molto tempo che non guardavo un po di sport in televisione, avendo ormai abbandonato il calcio ma visto che il mio amico ritardava ho visto tutta la parte finale della partita tra Bergamo e Mosca. Che spettacolo!
Non so se mi sia piaciuto di più lo sport o le sportive. La pallavolo, dopo la vela è stato lo sport che ho praticato di più e le pallavoliste sono state sempre il mio sogno, magari una bella giocatrice argentina. Casualmente prima di uscire di casa avevo parlato con una bella sudamericana (che vive quà) che una volta mi disse di saper giocare. Vediamo quello che si può fare...
La partita.
La Foppapedretti Bergamo ha vinto la Champions League di pallavolo femminile, battendo 3-2 (25-21, 22-25, 14-25, 26-24, 15-10) la Dinamo Mosca nella gara decisiva della Final Four di Perugia. È la sesta Coppa per Bergamo, dopo quelle conquistate nel 1997, 1999, 2000, 2005 e 2007.
L'impresa è riuscita al termine di una gara emozionante ed intensissima, battendo per 3-2 una Dinamo Mosca che ha giocato alla grande per quattro set, crollando solo nel finale. Il successo di Perugia "conferma ancora una volta come l'Italia sia la vera regina d'Europa del volley femminile", ha detto il presidente di Lega pallavolo Serie A femminile, Mauro Fabris, sottolineando che, per vincere il massimo trofeo continentale, la Foppapedretti ha mandato in campo tutte atlete italiane, con "solo due straniere nel roster".
30 marzo 2009
Bergamo Mosca 3-2. Campioni d'Europa!
29 marzo 2009
Serata in trasferta
Si era deciso di andare in trasferta, in un paese dove non ci conosceva nessuno e fare finta di essere in vacanza. Siamo partiti da Grottammare dove non conoscendo niente, siamo entrati nel primo bar in cui abbiamo visto un po di persone (Bar Flavia). Due cuba libre per iniziare la serata ed abbiamo chiesto dei consigli ai simpatici gestori per proseguire la serata.
Ci hanno detto "Terrazza Carducci" a San Benedetto e quella è stata la nostra seconda tappa ma purtroppo non c'era grande movimento, tranne unop spettacolo di due travestiti che giocavano con il pubblico, composto per lo più da coppie con figli piccoli. Due havana & coca ce li siamo comunque presi e siamo ripartiti alla ricerca di una discoteca che dovrebbe essere stata il B.B.
Uscendo da San Benedetto ci siamo imbattuti in una insegna luminosa che ha attirato la nostra attenzione, c'era scritto "Diva Club". Al motto "fino a 10 paghiamo a 15 usciamo" siamo entrati a vedere com'era e per fortuna era gratis. Atmosfera tipo Tween Peaks con un signore anziano di bassa statura ma non credo nano, che ci fa accomodare in un divanetto e poco dopo arrivano 2 delle 6 ragazze che erano lì. Appena ci chiedono dei soldi usciamo.
Abbiamo ripreso la statale venendo verso nord quando vediamo un'altro locale sulla nostra sinistra, c'era scritto "Flamingo". Freno a mano, parcheggio e siamo saliti a vedere cosa fosse. "10 paghiamo 15 usciamo" e per fortuna era gratis anche questo ma come nel precedente ci lavoravano signorine non proprio da presentare alla mamma. Abbiamo parlato con un paio di queste fino a quando un uomo vestito di nero e molto grosso ci bussa sulle spalle e ci dice che bisognerebbe pagare da bere alle signorine per poterci parlare.
Capito il meccanismo siamo usciti di corsa verso un altro posto. Ne troviamo uno interessante poco più a nord dove l'insegna diceva "6 mia". Al motto "10 paghiamo 15 usciamo" siamo entrati anche in questo e quà finalmente siamo riusciti a pagare, ovviamente 10 euro. Terzo havana & coca della serata e tantissime ragazze ma che ovviamente volevano i nostri soldi. Fino a quando non siamo stati costretti a scappare abbiamo parlato con cubane lettoni e rumene ma ogni 2 minuti il cameriere o la barista dicevano che dovevamo pagare da bere. Che palle!
Usciti anche da quel locale abbiamo proseguito la ricerca della discoteca ma non avendola trovata abbiamo tirato dritto fino a P.S.Giorgio. Ci siamo fatti ancora un paio di locali (D-Grido e Belle Epoque) ma la gente che c'era non ci piaceva e così quando erano le 2:30 (vecchio orario) abbiamo deciso di mettere fine alla serata.
Non avendo dormito la notte precedente, essendomi svegliato presto per andare a sciare, essendo stato in palestra nel pomeriggio ed avendo bevuto qualche cuba libre di troppo ero stanco all'inverosimile ed in almeno 4/5 occasioni mi sono svegliato mentre la macchina stava girando da sola. Prima di uscire avevo previsto la notte in caserma oppure in ospedale e per fortuna mi sono sbagliato. Per poco...
28 marzo 2009
28 Marzo, ancora si scia
Anche questo sabato, come lo scorso, mi sono alzato avendo dormito praticamente niente. Venerdì scorso per un bellissimo motivo (ero con un'amica) mentre ieri per l'esatto contrario (mi ha detto che non ci vedremo più). Andrea come sempre è arrivato in ritardo ma questa volta solo 10-15 minuti ed appena gli ho detto "Buongiorno" ha capito che avevo un problema serio.
Abbiamo fatto colazione e siamo partiti alla volta di Sarnano dove 7 giorni fa non siamo potuti arrivare causa neve. Questa volta siamo stati più fortunati perché non abbiamo incontrato nessuna budera di neve ma abbiamo avuto il problema diamentralmente opposto, troppo caldo. La neve era già molle appena siamo arrivati (9:00) e con il passare del tempo peggiorava.
Alle 11 era tutta sciolta e si sciava malissimo. Nonostante lo skipass mattiniero ci dava la possibilità di sciare fino alle 12:30, un'ora prima avevamo già smesso ed a mezzogiorno eravamo partiti per tornare a casa.
Se continua questo vento caldo per la prossima settimana non ci rimarrà niente. Speriamo venga un po di freddo o come diceva sempre la mia amica: "FREDO".
What a lovely day!
Mi sono alzato alle 7 ed ho acceso il computer per fare la ricarica del telefonino che durante la lunga nottata di sms, alle 3:30 era rimasto senza credito. Visto che c'ero ho dato uno sguardo alle webcam montane e posto di seguito le foto più belle.
Cintia Lis 27.03.09
Guardami negli occhi, ora sto per dirti che
non avrò paura di restare senza te
se adesso te ne vai non me ne frega niente
domani è un altro giorno ricomincerò
E non avrò rancore quando parlerò di noi
nasconderò il dolore come non ho fatto mai
ma non mi dire adesso che ti dovrei capire
perdonami ma io non ti perdonerò
Se adesso te ne vai e fai crollare il mondo su di me
adesso te ne vai ed io non vivo più
lo so mi abituerò a camminare senza averti accanto
non è così per te che lo sapevi già
L'ultima valigia e poi tutto cambierà
e già qualcuno aspetta per portarti via di qua
spero soltanto che stavolta sia per sempre
ma quanto male fa doverti dire che
Se adesso te ne vai, non ci sarà più posto dentro me
ti giuro d'ora in poi non so più chi sei
trascina via con te le tue incertezze e la tua ipocrisia
ma il male che mi fai non puoi portarlo via
Diventerà un scudo con il quale mi difenderò da te
e adesso sbatti forte quella porta via da me...
E maledico il giorno che ci ha unito
e questo che ti vede andare via, non mi rimane che un saluto
abbasserò la testa e così sia...
Se adesso te ne vai e fai crollare tutto su di me
ti giuro d'ora in poi non so più chi sei
se adesso te ne vai ti chiedo solo non voltarti mai
perché non ci sarò se un giorno tornerai...
Guardami negli occhi, ora sto per dirti che
mentre tu mi lasci io rinasco senza te...
27 marzo 2009
Ancora neve
Le previsioni danno maltempo per sabato e domenica ma se con la tempesta di neve dello scorso weekend siamo arrivati a pochi km dalle piste (prima di tornare a casa) questa volta ce la possiamo fare. Sicuramente non ci sarà bel tempo ma speriamo solo che sia sciabile. La neve non dovrebbe mancare, anche se si preannunciano giornate di intenso scirocco (vento caldo-umido).
23 marzo 2009
Security Feel Better
Ho sentito parlare di questa bevanda oggi a Studio Aperto ed avendo parecchi amici ubriaconi mi sono subito informato. Ho trovato il sito e posto di seguito le informazioni principali di questa bevanda a base di carciofo. Altro che Cynar!
Security Feel Better
Security Feel Better è un drink nuovo, innovativo nella sua semplicità, destinato a tutti coloro che si vogliono bene. Security Feel Better è una bevanda analcolica a base di estratti naturali di piante, che agisce a livello gastrico ed epatico, facilitando così la digestione di alimenti e bevande, anche alcoliche, e riducendo il malessere post-sbornia.
Security Feel Better è realizzato con una ricetta segreta, completamente naturale, e grazie alla sua semplicità diventa la risposta giusta per tutte quelle situazioni per le quali il vostro stomaco ha bisogno di aiuto. Sicuro e analcolico, risponde a tutti i requisiti sanitari imposti dalla comunità europea. Leggermente dolce, piacevole al palato, al gusto di pera.
COME
Security Feel Better stimola naturalmente il sistema gastrico, favorendo il processo di digestione di cibi ed bevande, anche alcoliche. Security Feel Better è il risultato del preciso dosaggio dei vari componenti del prodotto, tutti assolutamente naturali, tra i quali il carciofo, che viene utilizzato anche in fitoterapia come trattamento per i problemi epatici, digestivi e gastrici.
Favorisce l’eliminazione delle tossine, riduce il reflusso gastrico e grazie alle sue proprietà, riduce notevolmente il mal di testa.
Nato dalla pluriennale ricerca di due fratelli, ricercatori farmaceutici, rimane un prodotto a diffusione limitata fino al momento in cui la PPN SA, convinta dagli ottimi risultati e dai positivi test effettuati, decide di porlo in vendita on line. Negli anni Security Feel Better ha conquistato il pubblico ed ora è in diffusione su mercati un tempo impensabili, come Russia e Cina.
Una controversia legale in Francia, e relativa sentenza della Corte Europea, rendono ufficialmente Security Feel Better un prodotto SICURO.
Security Feel Better non è un medicinale e non è la soluzione per la dipendenza dall’alcool.
PERCHE'
Security-feel better può essere consumato in qualsiasi momento durante la giornata. Può essere consumato durante il pasto, per preparare l’organismo ad assimilare meglio cibi e bevande. Se consumato a fine pasto diventa un ottimo digestivo, leggero ed analcolico. Ed il cerchio alla testa sparisce…
21 marzo 2009
A casa senza sciare
Nonostante le previsioni meteo non lasciavano alcuna speranza per il weekend già da martedì, il socio insisteva per voler andare a sciare. Ho cercato in tutti i modi di dissuaderlo ma alla fine ho dovuto cedere, visto che le due domeniche precedenti non ero potuto andare e mi sentivo un po in colpa. Venerdì sera alle 22:30, dopo che nel pomeriggio era arrivato un vento fortissimo, l'ultimo tentativo, l'ho chiamato al telefono e gli ho chiesto se fosse proprio sicuro di quello che saremmo andati a fare la mattina seguente. E lui: "Simò, ormai ho preparato tutto, dobbiamo andare!".
Mi sono rassegnato, sapendo che non al 90% non avremmo potuto sciare, ma sarei andato lo stesso per dimostrare che avevo ragione.
Dopo essere andato a dormire alle 3:30, questa mattina mi sono svegliato alle 7 per essere puntuale all'appuntamento (7:30 da Kaldo) e quello stronzo è arrivato con 20 minuti di ritardo. Non bastasse, ha voluto prendere anche qualcosa al bar, prima di partire.
Finalmente, poco dopo le 8 siamo partiti alla volta di Sarnano/Sassotetto.
Mentre stavamo partendo, il cielo ci ha voluto mandare un segnale per avvisarci ma noi abbiamo fatto gli indifferenti e nonostante avesse iniziato a nevicare alla ragguardevole altitudine di 35 metri sul livello del mare siamo partiti lo stesso.
Un volta in superstrada ci si parava davanti un cielo nero e minaccioso ma noi abbiamo continuato imperterriti. Verso Urbisaglia il paesaggio era già tutto imbiancato ma la strada era pulita e si continuava... arrivati a Pian di Pieca iniziava anche un po di neve sulla strada ma ancora si camminava senza problemi.
Siamo arrivati a Sarnano ed iniziava a nievicare più insistentemente ma nonostante la neve sulla strada non servivano particolari accorgimenti, se non la semplice prudenza, per poter continuare. Ad un certo punto la situazione è diventata insostenibile, la neve in strada cominciava ad essere tanta e la strada in salita non era più praticabile senza un intervento alle gomme. Abbiamo cercato un posto comodo e ci siamo fermati.
Il socio tira fuori le catene dal bagagliaio e le guarda con ammirazione come se fossero uno strano oggetto coadiuvante per particolari pratiche sessuali. Le gira e rigira cercando di capire come funzionino ma soprattutto come si dividessero, visto che erano attaccate.
Io nel frattempo ho attivato il cervello ed invece che rimanere sotto la fitta nevicata mi ero rifugiato dentro un capanno di una casa. Dopo un po mi raggiunge anche Andrea che finalmente riesce a capire come dividere le due catene siamesi!
Visto che in alto si vedeva tutto nero, prima di cercare di capire come mettere le catene, ho pensato di informarci sulla sciabilità delle piste. Non avendo il numero abbiamo disturbato 4/5 dei nostri amici cercando qualcuno che ci potesse cercare il telefono degli impianti di risalita ma alla fine, dopo averne svegliati un paio senza voglia di aiutarci, passa una macchina che proviene dalla montagna e chiediamo informazioni: "com'è la situazione sulle piste?". La risposta lapidaria non lascia alcuna speranza: "c'è vento forte e nebbia" così prendiamo l'amara decisione di rimetterci in auto e tornare a casa.
E' primavera
16 marzo 2009
Super Quakk
Dopo una settimana molto intensa fatta di cene e festeggiamenti vari per il mio 38esimo compleanno, ne iniziamo una nuova all'insegna della scienza con un filmato sulla forza delle mente e più precisamente sulla telecinesi, la capacità di muove gli oggetti senza toccarli.
10 marzo 2009
Grazie a tutti
08 marzo 2009
Club delle fedigrafe
La scelta di 200 moscovite: “Ma lo facciamo solo in questo giorno”
Uno scrittore russo, o forse francese, ha detto che una donna con un amante è un angelo, una donna con due amanti un mostro, una donna con tre amanti una donna. Noi non siamo angeli, ma non vogliamo neanche essere mostri». Veronica è una delle duecento moscovite che fanno parte del più originale club femminile dedicato all’Otto marzo. Tutte sono sposate e tutte hanno superato, o presto supereranno, quota tre amanti. Ma non lo fanno né per denaro, né per vanità. Tradiscono per dispetto. Ed esclusivamente l’8 marzo. «È la festa più ipocrita dell’anno - continua Veronika -. L’unico giorno in cui gli uomini sono gentili, non si ubriacano, non si sfondano di cibo e ti regalano persino un mazzo di fiori. A noi tutto questo fa rabbia». E allora, quattro anni fa, è nato il Club dell’8 marzo di Mosca. «Quel giorno mio marito mi annunciò che saremmo andati da mia suocera - racconta Elena, una delle fondatrici -. Ero disperata. Abbiamo litigato. Mio marito è andato via furioso. Mi chiama un’amica e mi dice che c’è un suo collega a Mosca per il ponte, carino e solo soletto. Sono andata con lui e tutto mi è passato. Penso di aver salvato così il matrimonio». Elena e la sua amica hanno allora deciso di estendere ad altre amiche quella forma di tradimento taumaturgica. Ed è nato il club. Il regolamento è semplice. Si può consultare la lista degli uomini disponibili, amici, amici di amici, ex fidanzati. In linea di massima vengono osservati due soli criteri di scelta: l’età e la statura. La regola principe è che l’incontro può avvenire una sola volta e una volta sola con quel determinato uomo. Se il prossimo 8 marzo si vorrà tradire nuovamente il proprio marito, lo si dovrà fare con un uomo diverso. «È tutto molto informale e flessibile - spiega Elena -. Non abbiamo una sede, non ci sono noiose riunioni. Ci vediamo una volta all’anno, all’inizio della primavera, ci scambiamo i numeri di telefono più interessanti, un po’ di informazioni e via». Unica formalità burocratica, i contatti vengono registrati, e si fa in modo di evitare che una stessa coppia si incontri di nuovo. Insomma, quello moscovita è un club «di prime mogli» che non vogliono distruggere i loro mariti fedifraghi come nel film di Hugh Wilson, ma vendicarsi in silenzio, senza mandare in pezzi il matrimonio. «Queste donne sono le migliori perché tradiscono i mariti di rado, ma lo fanno molto meglio», osserva Artiom, uno degli uomini nella lista del club, sposato pure lui. «La cosa bella è questo incontro è il primo e l’ultimo, così si evita il pericolo di una delusione di un possibile rapporto prolungato - spiega invece Margarita al quotidiano Moskovski Komsomoliets, che ha messo in prima pagina la storia del club e delle sue donne disilluse ma non ciniche -. Non bisogna fidarsi una dell’altro. È l’unica difesa contro il tradimento istituzionale degli uomini. Il nostro obiettivo non è distruggere la famiglia. Una volta all’anno mi basta». Tutti gli altri giorni, precisa, «sono una moglie ideale, dolce e comprensiva». Nel giro di quattro anni il club, da piccola carboneria, ha assunto però quasi dimensioni industriali. Quest’anno c’è stato un vero boom di richieste. Forse è il clima quasi primaverile, con ben due gradi sopra lo zero e poche nubi. O forse è la crisi economica. «È meglio divertirsi con un regalo che non costa un solo copeco - conferma Valya, una neofita del club -. Né a noi stesse né ai nostri mariti». Un festa tradizionale costerebbe certo molto di più. In Russia l’otto marzo è una sorta di San Valentino all’ennesima potenza. Non si lavora, anche se cade di domenica si fa un ponte di due o tre giorni, la macchina consumistica dei regalini, regaloni, viaggetti romantici, weekend sotto l’ultima neve gira a pieno regime. Le istituzioni si sprecano nell’esaltazione del genio femminile, tutti gli uffici sono ricolmi di fiori, a casa gli uomini lavano i piatti almeno per una volta. «Ma alla fine il mio finisce sotto il tavolo ubriaco - continua Valya -. E il giorno dopo non è già più l’otto marzo e la montagna di vettovaglie la devo lavare io. Meglio dirgli che vado a teatro con le amiche. Lui è contento che non deve portarmi fuori. E io per una volta sperimento l’estasi del tradimento». Effimera ma fonte di equilibrio matrimoniale, a sentire le donne del Club dell’otto marzo
Articolo da: La Stampa.it
07 marzo 2009
Lucky Simone
Incredibile! Oggi, sabato 7 marzo è una giornata eccezionale, da scrivere sul calendario se non addirittura sulla biografia (un giorno, quando diventerò famoso, incaricherò qualcuno di scrivere per me).
Sono andato a giocare il superenalotto come tutte le settimane ma questa volta, a differenza delle altre, al controllo delle schedine della settimana scorsa (non le controllo mai a casa, le faccio passare nella macchina che mi dice se è vincente o meno) scopro di aver vinto!
La cifra era quasi nulla (14 euro) ma con quei soldi ci ho comprato una tastiera e con quell'acquisto mi hanno dato dei buoni spesa per 65 euro. Di quei 65, quelli realmente utili saranno 10 euro ma è il trend positivo che mi ha colpito favorevolmente: vincite al gioco, sconti inaspettati...