29 giugno 2009

Musicultura 2009 a Giovanni Block

Piccola premessa, prima dell'articolo de "il Resto del Carlino". Una serata eccezionale, sia dal punto di vista climatico che dello spettacolo. Sferisterio pieno in tutti i suoi posti e tantissimi giovani ad assistere a questa finale della ventesima edizione. Siamo arrivati con un piccolo anticipo ed abbiamo assistito alla sfilata di belle ragazze prima di entrare.

Ero stato allo Sferisterio tanti anni fa per un concerto di Claudio Baglioni e non me lo ricordavo così bello. Sicuramente saranno cambiate tante cose in questo tempo ma resta il fatto che voglio tornarci prima possibile ad assistere ad uno degli spettacoli della stagione estiva.

Per quanto riguarda la competizione canora, dopo aver ascoltato i 4 finalisti la mia scelta era andata subito su Giovanni Block, come forse il 90% dei presenti credo. Non sappiamo con quanti voti abbia vinto ma la sua canzone era un gradino sopra le altre.

Lo spettacolo è finito verso l'una e trenta e dopo non me la sono sentita di andare con un amico a cercare di imboscarci per la festa della premiazione. Ho preferito andare a dormire che era già tardissimo.

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Macerata, 29 giugno 2009 - Giovanni Block è il vincitore assoluto dell'edizione 2009 di Musicultura. Il cantante napoletano ha ricevuto il premio Ubi Banba Popolare di Ancona di 20mila euro, grazie ai voti del pubblico dello Sferisterio e degli spettatori di Radio Rai 1, al termine di una grande serata che ha visto, oltre alla gara canora, tanti ospiti susseguirsi sul palco, con la chicca finale dell'esibizione di Cristiano De Andrè che canta ‘Il Pescatore’ insieme alla Premiata Forneria Marconi e il regista Ettore Scola, che arriva a sorpresa per parlare di musica.

La manifestazione, creata da Piero Cesanelli per offrire ai giovani talenti una vetrina in cui esibirsi all’insegna della canzone popolare d’autore e della commistione tra musica, letteratura e poesia - quest’ultima interpretata d a Sergio Zavoli, che ha presentato una raccolta dei suoi componimenti - ha ricevuto l’abbraccio del pubblico che gli ha tributato ovazioni e il tutto esaurito, prima ancora che si conoscessero i nomi dei partecipanti. La serata presentata da Fabrizio Frizzi è stata una sorta di ribaltamento temporale in cui i giovani si sono esibiti in ballate melodiche e folk, e i grandi interpreti hanno rielaborato con inediti arrangiamenti rock i loro vecchi successi.

La gara tra gli artisti emergenti è stata aperta da Naif con ‘’Io sono il mare’’, un concentrato di creatività musicale e intensità canora, seguita da Jacopo Ratini, col suo blues dai ritmi latini ‘’Studiare, lavoro, pensione e poi muoio’’, ironica e amara ballata sui luoghi comuni della vita. Poi è stata la volta di Carmine Torchia, con ‘’Questo amore’’, valzer poetico sulla nascita e la morte di una passione, e infine il vincitore Giovanni Bloch, che con ‘’l’Aquilone’’, ha rivestito di poesia ed illusioni sul mondo una ballata dedicata al fratello minore. Block si è aggiudicato anche il premio per il miglior testo mentre a Carmine Torchia sono andati i riconoscimenti per la miglior musica e il miglior progetto discografico. La targa della critica se la sono portata a casa Le Cordepazze.

Ma il vero protagonista della serata è stato Fabrizio De Andrè, tra i primi a credere in Musicultura e a promuoverla. Suo figlio Cristiano, a dieci anni dalla morte del grande cantautore genovese, ne ha interpretato ‘’A cimma’’, ‘’Canzone di Marinella’’ e altri brani con arrangiamenti rock di Luciano Luisi da far muovere le gambe. La Premiata Forneria Marconi l’ha celebrato con ‘’Bocca di rosa’’ e ‘’Volta la carta’’. E infine l'omaggio finale con le note de 'Il pescatore' a stregare il pubblico dell'Arena.

Grande spettacolo anche grazie ad Alice, che ha cantato ‘’Il contatto’’, ‘’Prospettiva Nevski’’ e ‘’La cura’’ di Battiato - "la più bella canzone d’amore che sia mai stata scritta" ha detto - e i virtuosismi pianistici del rock delle origini del giovanissimo pesarese Matthew Lee, degno erede del grande Jerry Lee Lewis, hanno contribuito a scaldare la platea. Un ventennale di grande spettacolo dunque, con la musica che l'ha fatta da padrone nelle tre serate finali, grazie agli artisti emergenti ma soprattutto ai tanti ospiti che si sono susseguiti sul palco.

Da ricordare l'esibizione di Donovan, leggenda del folk rock reduce dal concerto con i due Beatles Paul McCartney e Ringo Starr lo scorso aprile a New York, ma anche quelle di Paola Turci, che ha aperto il sipario su un evento speciale: un set sulle morti bianche ideato dalla direzione artistica di Musicultura per sottoporre al pubblico il problema dei decessi sul posto di lavoro, Simone Cristicchi, vincitore dell'edizione 2005, la Leggenda New Trolls, Irene Grandi, Vinicio Capossela e tanti altri artisti italiani e internazionali che hanno reso il Festival un evento importante e spettacolare.

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