Dopo la mitica gita di quinta ragioneria, quasi 30 anni fa, ho deciso di tornare ad Atene per un weekend lungo, programmato due giorni dopo essere rientrato dalla Bielorussia, a fine agosto. Devo dire che anche questa volta, dopo Malta e Ibiza negli anni scorsi, la vacanza al sud a fine ottobre è stata eccezionale dal punto di vista climatico.
Delle tre città sopra citate, Atene è stata senza dubbio la migliore, sia dal punto di vista storico-culturale, ovviamente, che da quello turistico in senso stretto, con un quartiere molto esteso disseminato di bar e ristoranti (a Ibiza siamo stati la settimana successiva alla chiusura delle discoteche).
Per quanto riguarda i costi, non ci sono differenze sostanziali, dato che una volta che hai prenotato il volo e l'hotel, hai affrontato le due spese più importanti e sul resto ti puoi regolare come ti pare, decidendo se vuoi mangiare in un ristorante stellato oppure in un più economico fast food. Nella capitale greca abbiamo speso parecchio in cultura (forse troppo), con 30 euro per visitare l'Acropoli e altri sei siti secondari, che una volta visti ci hanno fatto pentire di aver pagato per visitarli, e 10 per il Museo dell'Acropoli, prezzo più o meno onesto.
Oltre a Partenone & C. sulla collina dell'Acropoli, sono rimasto entusiasmato dalla collina del Licabetto, una piccola montagna di 278 metri d'altezza, da cui si ottengono le migliori viste di Atene, dove siamo stati nel tardo pomeriggio, per cui abbiamo goduto sia del panorama illuminato dal tramonto che in notturna. Veramente spettacolare! Ho apprezzato particolarmente, per finire, anche l'escursione sulla spiaggia di Falero, situato a una decina di chilometri dalla capitale, dove abbiamo potuto riassaporare un paio d'ore di vera estate, con gli stabilimenti balneari presi d'assalto e gente in mare a fare tranquillamente il bagno.
02 novembre 2019
Le foto del weekend ad Atene - FOTO
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