13 gennaio 2019

Cesare Battisti catturato in Bolivia: estradizione vicina

L'ex terrorista italiano aveva fatto perdere le sue tracce lo scorso dicembre. È stato catturato a Santa Cruz. Il figlio del presidente Bolsonaro: "Salvini, il regalo sta arrivando". Viminale: "Aereo già in volo. Non escluso il rientro tra oggi e domani"



Cesare Battisti catturato in Bolivia: arrestato da agenti dell'Interpol. Estradizione vicina

SAN PAOLO - Cesare Battisti è stato catturato a Santa Cruz, una città al centro della Bolivia. L'ex terrorista aveva fatto perdere le sue tracce lo scorso dicembre dopo che era stato spiccato nei suoi confronti un ordine di cattura. Ad eseguire l'arresto è stata una squadra speciale dell'Interpol, con agenti boliviani, italiani e brasiliani. Al momento dell'arresto Battisti aveva barba e baffi.

La cattura
Dopo anni di attesa, ecco la svolta. E' arrivata con l'ascesa in Brasile di Bolsonaro, che ha promesso di "restituirlo" a Roma, come "regalo" per il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Un team composto da polizia italiana, Criminalpol e Antiterrorismo aveva rafforzato la collaborazione con i colleghi di Brasilia. Ma Battisti era fuggito. E' stato individuato in Bolivia con certezza una settimana fa.

Gli investigatori italiani, hanno riferito fonti del Viminale, dopo aver circoscritto l'area in cui si trovava Battisti hanno iniziato a pedinarlo. Prima di intervenire, però, sono state fatte tutte le attività di comparazione e i riscontri visivi possibili fino a quando si è avuta la ragionevole sicurezza che fosse proprio lui. A quel punto sono stati fatti intervenire i poliziotti boliviani, che lo hanno fermato in strada. Battisti non era armato e non ha opposto resistenza. Ha parlato in portoghese per rispondere alla polizia e ha mostrato un documento brasiliano che confermava la sua identità.

Aereo in volo
Due uomini dell'Antiterrorismo e della Criminalpol sono sul posto.  Un aereo del governo italiano con a bordo anche uomini dell'Aise - l'Agenzia d'intelligence che si occupa dell'estero - e investigatori della Polizia è già decollato per la Bolivia. L'arrivo è previsto per il pomeriggio di oggi, ora italiana, ma, sottolineano fonti governative, non significa che l'aereo ripartirà subito. Vanno ancora espletate alcune procedure e non è ancora stato chiarito se prima di esser estradato in Italia Battisti passerà o meno dal Brasile. Fonti del Viminale, tuttavia, non escludono che Battisti possa rientrare in Italia già tra oggi e domani.

Dopo anni di latitanza, dice Salvini, "la pacchia è finita". Il ministro ha pubblicamente ringraziato anche gli investigatori, a partire da Polizia e Intelligence.
Le reazioni in Brasile

A confermare la notizia, anticipata dalla stampa, è stato Filipe Martins, consigliere speciale del presidente della repubblica Jair Bolsonaro.  "Il terrorista italiano Cesare Battisti è stato arrestato in Bolivia e sarà presto portato in Brasile, da dove verrà probabilmente mandato in Italia, così da poter scontare l'ergastolo secondo la decisione della giustizia italiana", scrive Martins sul suo profilo Twitter.

Il caso Battisti è stato anche al centro della politica brasiliana. Fuggito dalla Francia, Battisti venne graziato dalll'ex presidente Lula nel suo ultimo giorno di mandato.

Il nuovo presidente brasiliano Bolsonaro, entrato in carica a gennaio, già in campagna elettorale aveva manifestato la sua intenzione di estradare Battisti in Italia in uno scambio di battute con il leader della Lega e ministro dell'Interno Matteo Salvini. 

Il deputato federale Eduardo Bolsonaro, figlio del presidente Jair Bolsonaro, ha celebrato su Twitter l'arresto di Cesare Battisti, catturato a Santa Cruz de la Sierra in Bolivia. Scrive: "Ha ucciso un poliziotto, ha ucciso un padre davanti al figlio, ha sparato e lasciato un uomo paralitico, è stato condannato a vita per 4 omicidi e ha fatto parte del gruppo terroristico di sinistra in Italia Pac (proletari armati per il comunismo). Ciao Battisti, la sinistra piange!". E aggiunge: "Matteo Salvini, il 'piccolo regalo' sta arrivando", riferendosi a quanto aveva detto il padre appena eletto: "Il regalo del Brasile all'Italia? Sarà Battisti". 

Chi è Cesare Battisti

Nato nel 1954 a Cisterna di Latina, Battisti è stato condannato a due ergastoli in Italia in contumacia – era evaso dal carcere nel 1981 dopo la condanna a 12 anni in primo grado - per quattro omicidi avvenuti alla fine degli anni settanta: due compiuti materialmente e due in concorso con altri.

La prima volta viene arrestato a 18 anni a Frascati per una rapina, torna in carcere altre volte, per un sequestro di persona e poi per l'aggressione a un sottoufficiale dell'esercito. Nel carcere di Udine conosce Arrigo Cavallina ed entra a far parte dei Pac, il gruppo eversivo Proletari armati per il comunismo, ritenuto responsabile di rapine a banche e supermercati – rivendicate come espropri proletari – e anche di alcuni omicidi.

Battisti è accusato di aver preso parte all'omicidio di Andrea Santoro, maresciallo del carcere di via Spalato e ad altri tre omicidi: quello del gioielliere Pierluigi Torregiani, a Milano, per il quale Battisti è stato condannato come mandante e ideatore, e quello del macellaio Lino Sabbadin a Mestre, per il quale Battisti ha fornito copertura armata. Battisti è accusato di essere anche l'esecutore materiale dell'omicidio di Andrea Campagna, agente della Digos di Milano, ucciso il 19 aprile del 1978.

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