26 marzo 2019

Come truccarsi per coprire le violenze - VIDEO

Sulla rete televisiva nazionale 2M “Sabahiate”, un programma al femminile, ha mostrato alle donne il make up adatto per camuffare i segni




Sulla tv marocchina, un tutorial insegna come truccarsi per coprire le botte dopo le violenze

Eccovi care donne come meglio truccarvi per coprire le botte e i lividi sul vostro volto. Segni evidentemente non di una caduta ma percosse di qualche maschio un po’ troppo violento. E’ drammaticamente ciò che è avvenuto, nella settimana contro la violenza delle donne, sulla rete televisiva nazionale 2M in una delle trasmissioni marocchine più seguite, «Sabahiate» , una specie di «Uno Mattina» alla marocchina ma molto al femminile.

La conduttrice del tutorial prova a superare il primo imbarazzo ma tira dritto verso l’obiettivo spiegando dettagliatamente come camuffare il volto martoriato dalle botte, con tanto di modella prestata per l’occasione e i migliori ingredienti, cipria e altro, per far entrare la mostruosità della violenza in un fatto quotidiano.

Rendere normale l’orrore e con semplicità - come fosse un evento della quotidianità - introdurlo in uno dei programmi televisivi più seguiti è stato uno shock per il pubblico che nel giro di poche ore ha denunciato l’accaduto sui social network, trasformandolo in vero e proprio caso e obbligando la rete televisiva a scusarsi. Basterà? Al pubblico marocchino no e infatti è già partita una petizione online che chiede all’autorità sulle telecomunicazioni marocchine di prendere dei provvedimenti contro 2M.

E’ molto probabile che il caso si sgonfi tra qualche giorno, ma è davvero significativo nel suo insieme perché accade su un programma al femminile quindi per voce e volti femminili, in uno dei canali 2M più all’avanguardia nella comunicazione marocchina; e accade in Marocco, dove la lotta contro la violenza sulle donne e il lavoro che si sta portando avanti ormai da anni per l’emancipazione femminile sono tutt’altro che banali. Ma evidentemente la strada è ancora molto lunga e a doverla percorrere in salita sono soprattutto le donne che in questa occasione - rappresentando la violenza come un fatto di quotidianità - non sono uscite di certe vincenti.

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