Nella notte tra venerdì e ieri un bambino francese di 12 anni, che dormiva in tenda insieme alla famiglia sulla spiaggia, è stato colpito da un bidone dei rifiuti lanciato dalla via soprastante, dopo un volo di una ventina di metri. L’ipotesi degli inquirenti: azione contro il campeggio abusivo.
Lanciano un cassonetto dalla scogliera a Bergeggi, grave un bambino francese di 12 anni
BERGEGGI (SAVONA). Una notte di follia ha gettato nell’angoscia una famiglia francese che campeggiava su una spiaggia di Bergeggi. Nella notte tra venerdì e ieri un bambino francese di 12 anni è stato colpito da un bidone dei rifiuti lanciato dalla via Aurelia giù nella spiaggetta in cui stava dormendo nella tenda con i genitori. Un lancio di una ventina di metri, un tonfo e poi le urla delle persone che dormivano in tenda e in sacco a pelo nella cala dei Prodani e che si sono svegliate di soprassalto.
«È stato un atto criminale speriamo che i responsabili vengano trovati – dichiarano i genitori dalla sala d’aspetto dell’ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova -. Per questo lanciamo un appello, se qualcuno ha visto qualcosa vada alla polizia e denunci. La vita di nostro figlio non sarà mia più la stessa: ha riportato una doppia frattura alla mandibola, i medici non escludono danni cerebrali. Lo tengono in coma farmacologico».
I carabinieri ritengono che si sia trattato di un gesto volontario, commesso da qualcuno che magari non sopporta il fenomeno dei campeggiatori abusivi. È un problema rovente, che ricorre negli anni, quello di chi sceglie le spiagge libere per trascorrere la notte, nonostante l’esplicito divieto contenuto nell’apposita ordinanza della Capitaneria di porto e richiamato dai vari Comuni. «C’erano altre quindici persone su quella spiaggia. È accaduto tutto alle 4 del mattino», precisa il padre del piccolo, psichiatra che vive a Chambery e lavora all’ospedale della Savoia.
I campeggiatori sono stati vittime di un gesto sconsiderato. Quella di un raid da parte di gruppo di balordi è una delle ipotesi su cui stanno lavorando i carabinieri. Come un missile dal cielo, il cassonetto è stato lanciato a infrangere la tranquillità di una vacanza in una caletta. L’“arma” con la quale è stato gravemente ferito il bambino è uno dei bidoncini sistemati lungo la passeggiata panoramica tra Spotorno e Bergeggi, uno di quelli per la raccolta differenziata riservati alle attività commerciali, quindi più piccolo di un cassonetto da città. Ma se lanciato da venti metri di altezza diventa un macigno che può uccidere.
Il rumore ha svegliato all’improvviso il gruppo di turisti francesi. E, appena accese le torce, si è illuminata una scena terrificante. Il dodicenne era sdraiato a terra con il viso ferito. L’allarme al 112 è scattato subito e nella spiaggetta sono accorsi i militi della Croce Rossa di Vado, l’equipaggio dell’automedica del 118, i carabinieri della stazione di Noli e del Nucleo radiomobile di Savona. Il bambino, che è rimasto cosciente, è stato portato all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Considerata l’età e le condizioni, i medici hanno disposto il trasferimento in elicottero al Gaslini. La prognosi è riservata.
I carabinieri stanno visionando le immagini dei sistemi di videosorveglianza del traffico sulla via Aurelia per verificare i movimenti di veicoli nella zona a quell’ora. Durante il sopralluogo di ieri mattina è stato trovato un altro bidone della spazzatura dello stesso tipo che è stato quasi sicuramente lanciato anch’esso dalla via Aurelia, ma è rimasto in bilico in mezzo agli arbusti a metà della scogliera che scende verso la spiaggia.
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