Sorpasso tra i politici che attirano più l'attenzione online: il vicepremier 5 Stelle scende al terzo gradino del podio mentre il "libro delle facce" si colora sempre più di nero. E la sinistra non tocca palla. I dati del monitoraggio dell'Espresso
Facebook sempre più a destra: Giorgia Meloni supera Di Maio e con Salvini domina i social
Se il governo si decidesse su Facebook, di dubbi non ce ne sarebbero: Matteo Salvini e Giorgia Meloni avrebbero i numeri per un esecutivo.
Il leader leghista è ormai da anni il padrone incontrastato del social network grazie a una strategia di comunicazione che combina un martellamento sulle parole chiave della sua propaganda unito a scene di vita privata: un mix che si è rivelato vincente ed è oggi copiato un po' da tutti i politici, di quell'area e non solo.
Matteo Salvini e il suo team, da un anno a libro paga del ministero, possono esultare perché nel mese di luglio secondo i dati del monitoraggio dell'Espresso sui social dei politici, hanno generato su Facebook oltre 15 milioni di interazioni, somma di commenti, condivisioni e reazioni. Si tratta del dato più utile per capire quanto un politico sia in grado di stare al centro della scena mediatica e, a differenza del numero totale di fan accumulati nel tempo, forniscono un indicatore più preciso della sua centralità in quello specifico momento.
Se per la prima posizione non c'è mai stata discussione, molto è invece cambiato nel resto del podio, con la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni che conquista la seconda posizione ai danni di Luigi Di Maio e corona così la sua lunga rincorsa (fatta di cambi di strategia e investimenti, come abbiamo raccontato sull'Espresso): Meloni ha accumulato a luglio 3,7 milioni di interazioni totali, una cifra più che doppia rispetto agli 1,7 milioni del marzo scorso, quando L'Espresso ha realizzato la copertina "Social destra".
A pagare il boom della Meloni è Luigi Di Maio, uscito sconfitto anche dalle ultime tornate elettorali e dato in fase discendente anche nei sondaggi. Per lui 3 milioni di interazioni a luglio, in significativo aumento rispetto al milione e 800mila del marzo scorso ma non abbastanza da arrestare l'ondata nera meloniana. A parziale giustificazione del dato, va precisato che Di Maio non ha usato inserzioni a pagamento a differenza dei due politici in testa alla classifica: Salvini da marzo a oggi ha speso 128mila euro in sponsorizzazioni su Facebook, Meloni poco meno di 40mila. Tuttavia si tratta di cifre utilizzatr in gran parte in prossimità delle elezioni europee mentre nelle ultime settimane entrambi hanno investito poche centinaia di euro.
E la sinistra? La calma resta piatta. Matteo Renzi è il primo dell'area con 1,5 milione e mezzo di reazioni (oltre quattro volte in più rispetto a marzo), mentre Nicola Zingaretti resta a 250mila interazioni, lontanissimo dalle posizioni di vetta
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