Apprendo dal sito "La legge per tutti" che ai soliti furbi che non pagano le tasse, è andata bene anche questa volta. Sembra infatti che i bolli auto non pagati, compresi tra gli anni 2000 e 2010, rientrino nel Decreto fiscale 2019, chiamato anche “strappacartelle”, mediante il quale il Fisco cancella le minicartelle di importo fino a mille euro.
A tal proposito, sempre in tema di bolli auto, il Giornale di Sicilia (ma ne parlarono tutti i media qualche tempo fa) parlava di cifre evase per un importo stimato tra i 762 milioni e 1 miliardo e 274 milioni di euro, solo in Sicilia (leggi l'articolo). Figuriamo a livello nazionale.
Bollo auto: cancellati i debiti arretrati
La sanatoria stabilita dalla pace fiscale opera per legge: quando l’annullamento del bollo auto non è automatico ci pensano i giudici tributari.
La sanatoria del bollo auto, quindi, è già in vigore da mesi, ma le vecchie abitudini sono dure a morire e così l’eliminazione di questi vecchi debiti adesso arriva anche dai giudici che con una recentissima sentenza hanno stabilito che la cartella di pagamento per bollo auto con importo inferiore a mille euro rientra nella pace fiscale.
Lo stralcio dovrebbe operare in via automatica senza costringere i contribuenti a farlo dichiarare dal giudice a seguito di ricorso: il Decreto fiscale [2] prevede che i debiti di importo residuo fino a mille euro (comprensivi di capitale, interessi e sanzioni) risultanti dai singoli carichi affidati agli Agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010, sono automaticamente annullati.
Quando ciò non avviene e il Fisco continua a notificare cartelle di pagamento oppure ci sono giudizi in corso su cartelle notificate prima dell’entrata in vigore della pace fiscale – nel caso deciso dai giudici l’importo era di 930,60 euro e riguardava la tassa automobilistica per l’anno 2001 richiesta da una Regione – il contribuente ottiene piena ragione e il suo debito viene cancellato perché così prevede la legge.
Vero è che la norma non parla espressamente del bollo auto, ma la pace fiscale è di applicazione generale e non consente deroghe in base alla natura del tributo iscritto a ruolo. Nel caso esaminato, l’annullamento automatico infine era arrivato e così il Collegio ha concluso il processo dichiarando cessata la materia del contendere.
A scanso di equivoci, la cancellazione non si riferisce alle annualità per le quali è dovuto il bollo auto ma a quelle dell’iscrizione del loro carico a ruolo, da cui nasce la cartella esattoriale; ad esempio un bollo del 2009 non rientrerà nella sanatoria se è stato messo a ruolo e affidato all’Agente di riscossione nel 2011; all’inverso, la sanatoria riguarda anche le cartelle di pagamento ricevute dai contribuenti nel 2011 se riferite a ruoli formate l’anno prima (per bolli che quindi risalgono ad anni ancora addietro).
Riassumendo: per vedere cancellati i carichi iscritti a ruolo dal 2000 al 2010 compreso riguardanti bolli auto per importi fino a mille euro non c’è bisogno di fare richiesta. I ruoli dovrebbero essere depennati automaticamente, già dalla fine dell’anno scorso. Se la cancellazione non fosse avvenuta o se c’è una causa in corso per questo tipo di cartelle, allora i giudici stabiliranno l’annullamento del debito. Leggi anche: minicartelle cancellate dai giudici.
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