03 ottobre 2019

Lotta feroce all'evasione: cancellati i debiti per bolli non pagati

Apprendo dal sito "La legge per tutti" che ai soliti furbi che non pagano le tasse, è andata bene anche questa volta. Sembra infatti che i bolli auto non pagati, compresi tra gli anni 2000 e 2010, rientrino nel Decreto fiscale 2019, chiamato anche “strappacartelle”, mediante il quale il Fisco cancella le minicartelle di importo fino a mille euro.


A tal proposito, sempre in tema di bolli auto, il Giornale di Sicilia (ma ne parlarono tutti i media qualche tempo fa) parlava di cifre evase per un importo stimato tra i 762 milioni e 1 miliardo e 274 milioni di euro, solo in Sicilia (leggi l'articolo). Figuriamo a livello nazionale.



Bollo auto: cancellati i debiti arretrati

La sanatoria stabilita dalla pace fiscale opera per legge: quando l’annullamento del bollo auto non è automatico ci pensano i giudici tributari.
La norma che ha previsto la sanatoria per le cartelle di pagamento anche in materia di bollo auto per tutti gli anni compresi tra il 2000 ed il 2010 c’è già: è il Decreto fiscale 2019 chiamato anche “strappacartelle” mediante il quale il Fisco cancella le minicartelle di importo fino a mille euro e così cancella i debiti arretrati.

La sanatoria del bollo auto, quindi, è già in vigore da mesi, ma le vecchie abitudini sono dure a morire e così l’eliminazione di questi vecchi debiti adesso arriva anche dai giudici che con una recentissima sentenza hanno stabilito che la cartella di pagamento per bollo auto con importo inferiore a mille euro rientra nella pace fiscale.

Lo stralcio dovrebbe operare in via automatica senza costringere i contribuenti a farlo dichiarare dal giudice a seguito di ricorso: il Decreto fiscale [2] prevede che i debiti di importo residuo fino a mille euro (comprensivi di capitale, interessi e sanzioni) risultanti dai singoli carichi affidati agli Agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010, sono automaticamente annullati.

Quando ciò non avviene e il Fisco continua a notificare cartelle di pagamento oppure ci sono giudizi in corso su cartelle notificate prima dell’entrata in vigore della pace fiscale – nel caso deciso dai giudici l’importo era di 930,60 euro e riguardava la tassa automobilistica per l’anno 2001 richiesta da una Regione – il contribuente ottiene piena ragione e il suo debito viene cancellato perché così prevede la legge.

Vero è che la norma non parla espressamente del bollo auto, ma la pace fiscale è di applicazione generale e non consente deroghe in base alla natura del tributo iscritto a ruolo. Nel caso esaminato, l’annullamento automatico infine era arrivato e così il Collegio ha concluso il processo dichiarando cessata la materia del contendere.

A scanso di equivoci, la cancellazione non si riferisce alle annualità per le quali è dovuto il bollo auto ma a quelle dell’iscrizione del loro carico a ruolo, da cui nasce la cartella esattoriale; ad esempio un bollo del 2009 non rientrerà nella sanatoria se è stato messo a ruolo e affidato all’Agente di riscossione nel 2011; all’inverso, la sanatoria riguarda anche le cartelle di pagamento ricevute dai contribuenti nel 2011 se riferite a ruoli formate l’anno prima (per bolli che quindi risalgono ad anni ancora addietro).

Riassumendo: per vedere cancellati i carichi iscritti a ruolo dal 2000 al 2010 compreso riguardanti bolli auto per importi fino a mille euro non c’è bisogno di fare richiesta. I ruoli dovrebbero essere depennati automaticamente, già dalla fine dell’anno scorso. Se la cancellazione non fosse avvenuta o se c’è una causa in corso per questo tipo di cartelle, allora i giudici stabiliranno l’annullamento del debito. Leggi anche: minicartelle cancellate dai giudici.

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