Non ricordo se lo avevo detto ma l'isola della Catalogna, facente parti della Baleari, nella quale sono stato in vacanza lo scorso fine settimana era Ibiza. Ho scelto il primo weekend successivo alla chiusura delle discoteche per non rischiare di trovare barbari in giro per l'isola e devo dire che siamo stati molto fortunati a livello climatico, dato che il giorno precedente al nostro arrivo è piovuto tantissimo ma al nostro arrivo, venerdì 20 ottobre, abbiamo trovato solo qualche nuvola che il giorno successivo era completamente sparita per lasciare spazio ad una giornata meravigliosa, praticamente estiva.
L'isola è meravigliosa e con 14,20 euro di gasolio che abbiamo speso, l'abbiamo girata in lungo e in largo. Mi ricorda tanto Malta, dove andai nello stesso periodo di qualche anno e come nell'isola a sud della Sicilia, anche Ibiza è piena di italiani che ci lavorano o che ci vanno semplicemente per le vacanze. Ascoltando il titolare di un bar, originario di Caltanisetta e stabilitosi nell'isola spagnola solo da novembre, sono rimasto sbalordito per le possibilità di business che si possono avere ad Ibiza, con 100 mila abitanti e ben 10 milioni di turisti nel 2016.
A detta del siciliano, se trovi un posto giusto dove aprire l'attività, avrai costi di affitto elevati ma potrai anche vendere merda e farai soldi a palate. Un'altra fonte di guadagni enormi potrebbe essere quella della sola intermediazione, che, avendo un largo giro di conoscenze, può essere sufficente a vivere dignitosamente. Basta solamente portare clienti alle diverse attività, che siano essere un negozio, una ditta di noleggio o perfino prostitute. Ci ha detto infatti che poco dopo aver aperto il bar, è passato qualcuno a lasciargli un catalogo di prostitute, nel caso avesse voluto arrotondare segnalandole ai suoi clienti del bar.
Vediamo un po' coma andrà la ricerca di lavoro in quest'anno che mi rimane di naspi, e poi analizzerò bene la situazione.
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