10 ottobre 2018

Chirurgo opera l’orsetto del bimbo malato

Un chirurgo ha operato l'orsetto del suo piccolo paziente. Armato di guanti, cuffia e bisturi, ha inciso, operato e ricucito a dovere il suo peloso paziente per amore di un bambino che avrebbe dovuto operare (realmente) poco dopo, per una grave malattia. «Potevo dire di no a un bambino di 8 anni?», ha commentato il dottore mostrando sui social le foto che lo ritraggono mentre opera l'orsacchiotto.


«Puoi operare l'orsacchiotto prima di me?»: chirurgo interviene sul peluche del piccolo paziente

Un chirurgo ha operato l'orsetto del suo piccolo paziente. Armato di guanti, cuffia e bisturi, ha inciso, operato e ricucito a dovere il suo peloso paziente per amore di un bambino che avrebbe dovuto operare (realmente) poco dopo. Il piccolo non riusciva a rilassarsi al pensiero che il suo fedele amico fosse strappato, così il medico lo ha aiutato.

È successo ad Halifax in Canada e a raccontare l'accaduto è proprio il dottor Daniel McNeely, neurochirugo pediatrico, sul suo profilo Twitter. Era tutto pronto quando il suo piccolo paziente, che segue da quando è nato perché affetto da idrocefalo, gli ha chiesto di riparare l'orsacchiotto: «Potevo dire di no a un bambino di 8 anni?», ha commentato il dottore mostrando sui social le foto che lo ritraggono mentre opera l'orsacchiotto.

Il dottore dal cuore d'oro ha mostrato la parte più bella e importante per chi fa questo mestiere: l'umanità. Armato dei ferri del mestiere ha improvvisato un tavolo operatorio in miniatura: ha individuato la ferita del "paziente", gli ha messo la maschera dell'ossigeno e ha provveduto a suturare. Un intervento riuscito nel migliore dei modi che, soprattutto, ha permesso al bambino di rilassarsi e affrontare l'operazione serenamente.

L'orsacchiotto del piccolo paziente fu regalato ai genitori quando fecero l'ecografia che mostrò il sesso del bambino. Da allora è stato sempre insieme a lui: lo ha accompagnato nelle sue visite, nelle varie cliniche e lo segue in tutte le sue operazioni. Dopo l'intervento, il fedele amico, ha ancora più forze per poter stare accanto al suo amico umano.

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