Nei giorni del mio ricovero in ospedale, avevo letto da qualche parte la notizia del blocco di VKontakte (ormai lo conoscono tutti e non serve ricordare che si tratta del Facebook dell'est) ed in effetti non riuscivo a connettermi con lo smartphone.
Sapevo che si trattava genericamente di una misura anti-pirateria ma non conoscevo i dettagli dell'operazione ed ho scoperto solo un paio di giorni fa il reale motivo del suo blocco in Italia: la colpa è di Checco Zalone!
C'è stato qualcuno che ha messo a disposizione gratis online il film campione di incassi "Sole a catinelle" ed il tribunale di Roma ne ha disposto il blocco.
Scrive zeusnews: VKontakte è stato spesso al centro di processi per violazione del copyright, ma secondo la magistratura russa il social network non è responsabile delle violazioni commesse dai suoi utenti.
Tuttavia, sarebbe come se Facebook venisse oscurato in Italia perché un utente riproduce nel suo diario foto o video coperti da copyright.
Proibire agli italiani di accedere a uno dei più grandi social network mondiali non è una bella immagine di libertà per il nostro Paese.
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