Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana, è a bordo della Sea Watch, dopo essere arrivato a Lampedusa insieme alla delegazione PD che ieri si è imbarcata per dare aiuto all’equipaggio della nave della Ong tedesca.
Fratoianni su Sea Watch: “Dormo sul ponte. Questa è un’odissea creata dal Ministro del Disordine”
“Alle 4,30 Riccardo Magi mi sveglia. È il mio turno. Stanotte la nostra breve crociera sulla Sea Watch3 prevede una rotazione per dare una mano all’equipaggio nella guardia sul ponte.Ieri sera la Capitana Carola ci ha chiesto di farlo. Dopo la nuova evacuazione medica necessaria per fornire cure adeguate ad un ragazzo affetto da una probabile ernia inguinale, c’è qualche preoccupazione in più a bordo. Non è difficile intuirne i motivi”. Comincia così il racconto della prima notte, riportata su Huffington Post, passata a bordo della Sea Watch, la nave che si trova a solo un miglio di distanza da Lampedusa. A parlare è Nicola Fratoianni, deputato di Sinistra Italiana. Lui, insieme alla delegazione PD, si è recato nell’isoletta per monitorare la situazione.
“La motovedetta si allontana con il malato e col fratello minore intorno a mezzanotte. Gli altri naufraghi vedono terra, lì vicino. In mare tra l’altro, le distanze sembrano sempre più corte di quanto non sia in realtà. E dopo oltre 15 giorni dal salvataggio, stress e fatica possono diventare un impasto difficile da gestire. La paura è che qualcuno, esasperato possa lanciarsi in mare, per forzare i tempi. Per cercare di arrivare a terra in qualche modo. Magari recuperato da una delle motovedette che girano costantemente intorno a noi. La giornata di ieri è passata aspettando, ancora una volta, qualche segnale di ragionevolezza”, prosegue il racconto.
Secondo Fratoianni, la Guardia di Finanza, salita a bordo, avrebbe riferito alla Capitana Carola Rackete che una soluzione era presto vicina. In più, in questi giorni sarebbero arrivate a Lampedusa più di cento persone con barchini di fortuna e tutti, a bordo, si chiedono perché i 40 a bordo della Sea Watch sono bloccati. “Una situazione surreale che non ha nulla a che vedere con la gestione dei flussi migratori. Né con la retorica falsa e mistificatoria dell’invasione. I migranti della Sea Wacht3 non sbarcano perché sono un materiale prezioso. Sono la prima formidabile incarnazione del Decreto Sicurezza bis. Per il Ministro del disordine valgono moltissimo. Qui la guerra senza quartiere contro chi organizza e pratica solidarietà, compie un altro formidabile passo in avanti. E così in questo impressionante rovesciamento di senso la propaganda fiorisce sempre di più”, prosegue.
Fratoianni, che prima di partire si è scagliato contro la proposta di Giorgia Meloni, che vorrebbe l’arresto dell’equipaggio e l’affondamento della nave, prosegue puntando sull’importanza della solidarietà che, per il Governo, dice lui, è una colpa. “Gli altri parlamentari stanno dormendo dopo aver fatto i loro turni. La notte la abbiamo passata sul ponte. Su tre comodi materassi messi uno accanto all’altro. Abbiamo fatto una specie di “campo largo”. Una di quelle figure mitologiche del dibattito politico e spesso un po’ politicista che occupa la scena italiana a sinistra. Questo accampamento in ogni caso serve a qualcosa. Ora magari proviamo a dargli un senso. La prossima settimana si vota la proroga delle missioni. Basta con la missione in Libia. Basta con i regali di motovedette e con la collaborazione con la cosiddetta guardia costiera libica. In fondo non serve molto a capire che non si può affidare il salvataggio di chi fugge dall’orrore a chi quell’orrore lo organizza e lo gestisce. In fondo anche questa storia nasce un po’ da lì”, conclude il post.
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