06 giugno 2019

L'intelligenza artificiale che scova i compiti copiati

Sembra che l'Università di Copenhagen abbia creato un software, chiamato Ghostwriter, che adoperando tecniche di intelligenza artificiale, apprendimento automatico e reti neurali, riesca a scoprire se un elaborato è stato copiato.


L'intelligenza artificiale che capisce se il compito è stato copiato

Ghostwriter sa distinguere se il testo non è farina del sacco dello studente.

Trovare uno studente che, almeno in un'occasione, non abbia imbrogliato in un compito o in un compito in classe è cosa rara: un recente studio condotto negli Stati Uniti ha per esempio rivelato che il 95% degli studenti delle superiori ha ceduto alla tentazione, una volta o l'altra.

Con l'avanzare della tecnologia, l'altro lato della barricata s'è attrezzato se non per prevenire quantomeno per individuare i frutti dell'imbroglio: così in Danimarca è stata adottata la piattaforma Lectio, che fornisce un supporto in questo senso agli insegnanti.

Lectio è utile, ma ha dei limiti: è in grado di rilevare somiglianze tanto sospette (tra gli elaborati di due studenti diversi, per esempio) da essere praticamente un plagio, ma non può far nulla se un compito viene scritto non da chi dovrebbe eseguirlo, ma da un'altra persona (o magari viene pescato da un sito web).

È per colmare questa lacuna che l'Università di Copenhagen ha creato Ghostwriter adoperando tecniche di intelligenza artificiale, apprendimento automatico e reti neurali.

Analizzando gli elaborati prodotti dagli studenti nel corso della loro carriera, Ghostwriter è in grado di elaborare una sorta di profilo dell'autore basato sul modo di scrivere, gli errori abituali, la lunghezza e la struttura delle frasi, le espressioni adoperate abitualmente e via di seguito.

«Il nostro programma» - spiega il dottor Stephan Lorenzen, del Dipartimento di Informatica - «identifica le discrepanze nello stile di scrittura confrontando i testi recenti con quelli più vecchi».

In questo modo i professori possono avere un'indicazione abbastanza sicura sul fatto che quell'ultimo compito sia stato effettivamente svolto dallo studente cui era stato assegnato, oppure no.

Tuttavia, nonostante Ghostwriter abbia raggiunto un'accuratezza del 90% durante i test (eseguiti analizzando oltre 130.000 compiti), Lorenzen si sente in dovere di precisare: «Ogni risultato ottenuto dal programma non dovrebbe essere l'unico elemento preso in considerazione, ma fungere da supporto e prova quando si sospetta un imbroglio».

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