16 aprile 2010

Un vulcano paralizza l'Europa

Da ieri mezza Europa è paralizzata per l'eruzione di un vulcano in Islanda ed i disagi si ripercuotono su tutte quelle persone che per un motivo o per l'altro devono viaggiare in aereo. Questa mattina ci doveva essere la gita a Londra organizzata dal mio professore di inglese con studenti dei vari corsi, non solo dell'inglese ma ieri sera era indaffaratissimo a telefonare a tutti per disdire, dopo aver ricevuto la brutta notizia del volo cancellato da parte di Ryanair.

La settimana prossima, due colleghi di lavoro dovrebbero partire per gli USA, ma sicuramente sarà già tutto a posto mentre io ho la partenza per Riga tra più di un mese e non dovrei assolutamente avere problemi. Speriamo!



Articolo del Corriere Adriatico

ROMA (16 aprile) - È sempre caos nei cieli d'Europa per la nube di cenere, una colonna di oltre 11 chilometri, prodotta dall'eruzione nel sud dell'Islanda. Una secondo giornata di passione per i passeggeri che vedono voli cancellate e attese infinite. Eurocontrol prevede 11.000 voli in Europa contro i 28.000 dei giorni normali. 17.000 quelli cancellati. Ieri erano stati oltre 8.000.
Scali ancora chiusi. Lo spazio aereo è chiuso totalmente o parzialmente in Austria, Repubblica Ceca, Irlanda, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Estonia, Lituania, Lettonia, nel nord della Francia, in quasi tutta la Germania e in Polonia. Da Parigi e Francoforte: scali chiusi. Lo spostamento verso oriente della mega nuvola sta facendo rifiatare alcuni scali, come quello di Dublino. La Norvegia ha deciso di riaprire una parte del suo spazio aereo come la Svezia. Ma il bollettino di guerra si allunga comunque di nuove vittime. Oltre alla Gran Bretagna, alla Danimarca, all'Olanda e al Belgio che manterranno chiuso il loro spazio aereo almeno per tutta la giornata di oggi e alla Francia dove il parigino Charles de Gaulle non sarà accessibile fino a stasera, il black out dei voli ha ormai colpito centri nevralgici come Francoforte che ha chiuso insieme ad altri 12 scali tedeschi. A vietare il sorvolo oggi anche Austria, Paesi baltici, l'aeroporto di Praga ha deciso di sospendere le attività. La nuvola si sposta verso Sudest. E, con gli esperti del ministero degli Esteri islandese che avvisano che il vulcano potrebbe continuare nei prossimi giorni a eruttare cenere e lava con la stessa intensità, si teme che l'emergenza possa continuare per tutto il weekend. Secondo gli esperti la nube si starebbe muovendo verso sudest: una conferma arriva dalla Svezia, dove lo spazio aereo è stato parzialmente riaperto. La nube ha raggiunto la penisola di Kola, estremo nord russo, dove tuttavia l'aeroporto di Murmansk funziona regolarmente. La nube si starebbe avvicinano anche alla regione di Mosca. Voli cancellati. Nel complesso, sono stati annullati il 50% dei voli fra gli Stati Uniti e l'Europa mentre le compagnie americane hanno fatto sapere ieri sera di aver cancellato il 64% dei collegamenti (216 voli), Eurocontrol, l'organizzazione europea per la sicurezza del traffico aereo, ha reso noto che si prevede che in giornata saranno cancellati oltre la metà dei 600 voli transatlantici previsti. Venti i voli cancellati dal Giappone. Voli cancellati a Fiumicino. Nell'aeroporto di Fiumicino già da ieri sono cominciate a farsi sentire le ripercussioni sul traffico aereo che proseguono anche oggi. Fino alle ore 14, tra arrivi e partenze, al Leonardo da Vinci risultano cancellati 34 voli da e per il nord d'Europa. Nel dettaglio sono stati soppressi 7 voli in arrivo e partenza per la Scandinavia; 11 per il Regno Unito; 5 per la Germania e altrettanti per l'Olanda; 2 per il Belgio, la Francia e il Lussemburgo. Da parte sua Alitalia, così come già annunciato ieri, conferma per oggi la cancellazione fino alle ore 12 di tutti i propri voli diretti a Parigi, Amsterdam, Londra e Bruxelles. Nuova evacuazione per l'eruzione. L'eruzione del vulcano sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull, iniziata il 13 aprile, ha causato poi una nuova inondazione: i distretti di Fljotshlid e Landeyjar, che si trovano nei pressi del ghiacciaio, sono stati evacuati. L'acqua ha sfondato le protezioni allestite nei pressi del ponte Markarfljot per impedirne il crollo. Il livello dell'acqua non ha superato la struttura, attestandosi a circa mezzo metro sotto il ponte. L'acqua ha un colore rossastro, causata dal fango e contiene blocchi di ghiaccio di media grandezza. Blocco per altre 48 ore. Una nuvola gigantesca di cenere e lapilli scaturita dal vulcano sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull, nel sud dell'Islanda, ha trasformato il nord Europa un una enorme no fly zone. Il black out nei cieli d'Europa potrebbe durare 48 ore, ha fatto sapere Eurocontrol, l'organismo europeo per la sicurezza aerea. Per oggi annullato il 50% dei voli fra gli Stati Uniti e l'Europa mentre le compagnie americane hanno cancellato il 64% dei collegamenti. Bloccati per altre 6 ore gli aeroporti britannici.

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