17 aprile 2019

Formula E, i generatori diesel e le menzogne dei detrattori

Durante e dopo la gara di Formula E a Roma è impazzata la polemica per alcuni generatori di elettricità a carburante, fotografati e riportati dalla stampa. Ma l'analisi è errata e incompleta



Formula E, i generatori diesel e le menzogne dei detrattori: ecco quali sono, cosa bruciano e perché servono

Come lo scorso anno, la gara di Formula E a Roma è stata un grande successo, con la città italiana per un giorno eletta capitale dello sport e del divertimento per migliaia di tifosi, famiglie, bambini e appassionati. Festa però che qualcuno ha tentato maldestramente di guastare, diffondendo via social e tramite altri mezzi "canonici" le immagini di alcuni generatori di corrente elettrica alimentati a carburante, al grido di "la Formula E va a diesel".

Come tutte le accuse forti e clamorose, la notizia si è diffusa in modo virale in poche ore, peccato che nella maggior parte dei casi i fatti siano stati riportati in modo (volutamente?) parziale o con evidenti errori. Vogliamo fare quindi chiarezza su come funzioni il sistema energetico Formula E e dove sia la verità, anche da un punto di vista tecnico e non solo sensazionalistico.

La Formula E funziona a diesel?
La risposta è semplice quanto diretta: assolutamente no. È vero che le monoposto elettriche non vengono caricate con normale energia elettrica proveniente dalla rete (tranne rari casi), ma per le operazioni di gara ci sono dei generatori appositi che utilizzano un sistema innovativo e brevettato della società Aquafuel. Questi generatori sfruttano glicerina vegetale, recuperata nella maggior parte delle occasioni come sottoprodotto del biodiesel, per cui non prodotta appositamente e naturale a tutti gli effetti. Inoltre come combustibile, pur mantenendo un ottimo livello energetico, riduce drasticamente le emissioni inquinanti, soprattutto per quanto riguarda polveri sottili e NOx, come si può vedere dal grafico qui sotto.


Un solo generatore Aquafuel è in grado di caricare tutte le auto in gara in meno di un'ora, a conti fatti probabilmente inquinando addirittura meno delle emissioni medie per la produzione di energia elettrica dalla normale rete cittadina.

Questo sistema si rende necessario poiché, nonostante l'accordo pluriannuale per il Roma ePrix, la rete della nostra capitale non può sostenere un tale picco locale di richiesta energetica. La rete potrebbe anche essere adeguata, ma col rischio di trovarsi con un'opera immane senza la sicurezza che la Formula E diventi un appuntamento fisso. Inoltre a Roma in diverse zone esiste ancora la distribuzione bifase, a causa della vecchiaia di alcuni impianti. I detrattori ovviamente si dimenticano che nella zona del quartiere Eur sono ormai decine le colonnine di ricarica installate da Enel X, proprio per effetto degli accordi con la Formula E, il che permette a tutti i cittadini di ricaricare la propria vettura elettrica per 365 giorni all'anno e non solo per il week end di gara.

La foto dello scandalo? Non c'entra nulla con la gara
La foto che è stata spesso riportata invece riguarda i generatori di supporto agli eventi, che sono quelli di Aggreko. Trattasi effettivamente di generatori a gasolio, noleggiati in caso di eventi, e necessari per alimentare tutte le strutture provvisorie, gli stand degli espositori, o supportare picchi di richiesta, come nel caso del Centro Congressi che faceva anche da box per le Jaguar I-Pace da gara. L'equivoco è nato dal fatto che il generatore è stato fotografato nei pressi di una colonnina di ricarica, ma assolutamente non utilizzata per le operazioni di gara, ma solo per alcune vetture in prova (probabilmente Smart elettriche). Dalla foto inoltre si vede chiaramente che la colonnina non è collegata, e potrebbe quindi anche trattarsi di un'immagine che ritrae una posizione non definitiva, e due apparati non necessariamente collegati tra loro. I generatori Aggreko sono piuttosto comuni e vengono utilizzati in tante occasioni, dai concerti alle fiere, fino a eventi sportivi di vario genere.


Si può migliorare?
In questo caso la risposta è: assolutamente sì. Le strutture provvisorie, spesso ancora ancorate a modi di ragionare vecchi e mal ottimizzate, potrebbero essere meno energivore, e abbassare quindi l'impatto generale della manifestazione. Allo stesso tempo alcuni generatori, se non tutti, potrebbero essere sostituiti da accumuli con batterie al litio, così da caricarsi durante la notte a bassa potenza, disponibile localmente, ed erogare poi energia ad alta potenza nei momenti di picco. Il problema attuale è che le società di noleggio non sono ancora così aggiornate e non dispongono di questo tipo di apparati.

In ogni caso il punto è chiaro. La Formula E vuole promuovere uno stile di mobilità più sostenibile e non ha affatto un'anima inquinante. L'impatto dell'evento resta assolutamente inferiore a molti altri di dimensione simile, e ovviamente nettamente inferiore ad altre manifestazioni motoristiche classiche. In più come abbiamo visto, l'assunto iniziale era completamente fuori strada, frutto di una analisi frettolosa.

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