21 aprile 2019

L'ex pm Antonio Ingroia ubriaco fradicio a Parigi

L' ex pm, oggi solo avvocato, è stato fermato all'aeroporto parigino di Roissy mentre si stava imbarcando su un volo per l' Italia perché era «visibilmente in stato di ebbrezza». Come racconta Repubblica.it, l'ex esponente politico, leader di Rivoluzione civile, è stato costretto a «tornare indietro».


Antonio Ingroia ubriaco fradicio all'aeroporto, cosa non sapevate: retroscena da Parigi

No, non dev' essere affatto facile essere l' ex pm preferito da Marco Travaglio, diventato poi l' ex politico che avrebbe dovuto cambiare la politica, finendo con l' essere solo un ex fra i tanti. Senza aver cambiato nulla. Perché Antonio Ingroia, alla vigilia di una Pasqua piuttosto «calda», sotto tutti i punti di vista, è tornato alla ribalta per essere passato dai codici ai fiaschi, e non solo quelli inanellati nella sua altalentante carriera politica, per finire atterrato all' aeroporto di Parigi.

Una triste, o forse solo farsesca, storia raccontata dal quotidiano La Repubblica (bei tempi quelli in cui il giornale-partito fondato da Eugenio Scalfari era l' organo ufficiale delle Procure, prima di vedersi scippare il primato dal Fatto Quotidiano), che ha pescato la notizia. L' ex pm, oggi solo avvocato, è stato fermato all' aeroporto parigino di Roissy mentre si stava imbarcando su un volo per l' Italia perché era «visibilmente in stato di ebbrezza». Come racconta Repubblica.it, l' ex esponente politico, leader di Rivoluzione civile, è stato costretto a «tornare indietro». Secondo fonti aeroportuali il rifiuto di imbarco non avrebbe provocato resistenza da parte di Ingroia, che è stato portato in una zona dello scalo non lontana dai gate.

Il consolato italiano a Parigi è stato avvertito. Ingroia è stato fatto partire qualche ora dopo, una volta ripresi i sensi e in grado di viaggiare per rientrare in Italia. Come un tifoso qualunque, insomma. Eppure con passato simile certe sceneggiate andrebbero pure evitate. Ma la carne è debole e l' alcol forte, come narrano certe leggende metropolitane legate a Jean-Claude Juncker, avvocato lussemburghese e attuale presidente della Commissione europea. È un po' come se un sottile filo rosso, magari di Chianti doc, legasse i due. Entrambi avvocati, entrambi legati alla politica. Juncker, però, sino ad oggi non è mai stato fermato in aeroporto. Magari in altri luoghi, chissà.

Mettendo da parte il commissario europeo, croce e delizia dei nostri conti, la notizia del stop di Ingroia a Parigi ha fatto il giro dei siti, diventando virale. Difficile far finta di nulla. Dal diretto interessato nessuna replica, nessuna ripsosta. Del resto in certi casi meglio tacere. Non è bello dover spiegare perché accadano certe cose. Soprattutto se di mezzo ci possono essere questioni personali. Però passare così dalle stelle alle stalle, anzi alle cantine, dai...

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