Mancano pochissime ore al viaggio dei ragazzi di Radio Immaginaria: si parte il 29 luglio alle 6 da Castel Guelfo. Raccolti più di 6mila euro online.
Da Bologna a Stoccolma in Ape Car per conoscere Greta Thunberg e salvare il pianeta
Ciao, qui Radioimmaginaria la radio degli adolescenti. Il nostro sogno è andare da Castel Guelfo (Bo) a Stoccolma con un'Apecar del ‘70, per incontrare Greta, capire dov'è nata la sua idea di salvare il mondo e raccontare tutto in radio. La Svezia è lontanissima. Possiamo contare sul tuo aiuto? Dai, siamo ragazzi, non abbiamo paura del viaggio, ma del nostro futuro sì".
Questo il testo con cui i ragazzi e le ragazze di Radioimmaginaria qualche mese fa hanno lanciato una campagna di raccolta fondi per il loro progetto OltrApe, un viaggio in Ape Car di ben 4500 km attraverso l'Europa per arrivare a Stoccolma, a casa di Greta Thunberg, la ragazzina che ha risvegliato le coscienze ambientaliste di tutti i giovani del mondo.
Ce l'hanno fatta: domani alle 6 dieci di loro partono da Castel Guelfo, dove nel 2012 è stata fondata la Radio. "Per noi essere una radio - scrivono - vuol dire avere una grande responsabilità, ormai siamo in 300 e da 7 paesi diversi. Il nostro motto è sempre stato 'trasmettere e ricevere i segnali del mondo che verrà'. Ma qual è questo mondo che verrà? Poi c'è Greta Thunberg, una ragazza come noi, che con un cartello scritto a pennarello, ci ha fatto capire che alla domanda: come vivremo domani? possiamo e dobbiamo rispondere solo noi. Nessun altro. Da queste domande ci è venuta in mente l'idea del progetto OltrApe".
"Il nostro progetto quindi, un po' folle anche stavolta, è quello di rimettere in moto quell'Ape, con qualche maggiorenne che possa guidare, in direzione Stoccolma. Dicono che l'iniziativa non è proprio il punto forte dei giovani ma quel 15 Marzo per il #fridayforfuture le piazze d'Italia le abbiamo riempite noi. Insomma, il 29 Luglio prossimo andiamo in Ape a casa di Greta. Non sappiamo se lei ci sarà, ma forse è proprio questo il bello".
Raccolta fondi
Durante il viaggio, oltre alle dirette radiofoniche dallo studio mobile, i ragazzi lasceranno alcune piante per cercare di compensare le emissioni del loro mezzo,anche se ha un motore di soli 180 cavalli e, assicurano, non inquina. La raccolta fondi, che ha già superato i 6mila euro, resterà aperta: "Con questi soldi ci paghiamo però solo metà del viaggio, bisogna anche tornare indietro a un certo punto… quindi abbiamo deciso di tenere aperta questa campagna, così potete anche aiutarci a tornare a casa e vi possiamo raccontare tutto".
L'esperienza, infine, a novembre sarà raccontata in un libro, edito da Marcos y Marcos.
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