Una proposta che farà indubbiamente discutere, quella lanciata dal padre missionario Alex Zanotelli, che propone di assegnare un premio Nobel a Carola Rackete, capitana della Sea Watch.
Sea Watch, parla Padre Zanotelli: “Carola merita il premio Nobel, lei è come Antigone”
Intervenuto ai microfoni di Adnkronos, il padre missionario Alex Zanotelli ha parlato di Carola Rackete, capitana della Sea Watch, comandante della nave dell’ong tedesca battente bandiera olandese, attualmente in arresto dopo aver speronato una motovedetta della Guardia di Finanza per entrare nel porto di Lampedusa e, come riportato dall’Ansa, accusata anche di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per rifiuto di obbedienza a nave da guerra. Ebbene, anche in questo caso, il seguace del leader della Nuova Chiesa di Papa Francesco ha attaccato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Non è infatti la prima volta che padre Zanotelli ha bacchettato il numero uno della Lega. Anche nel caso dell’omicidio della piccola Desirée Mariottini, uccisa dopo essere stata stuprata da un branco di immigrati, il prelato aveva criticato duramente il vicepremier in quanto, a suo dire, non si sarebbe dovuto permettere di chiamare vermi gli assassini di Desirée.
Ora il padre comboniano si complimenta con Carola Rackete esprimendosi con queste parole: “C’è voluta una donna tedesca per mettere in crisi e sparigliare le carte al ministro Salvini, una ragazza tedesca dai grandi valori – è il commento del missionario – una donna straordinaria che ha avuto tutto dalla vita e ora dedica una parte della sua vita a chi non ha niente”.
Ma religioso si allarga decisamente troppo, finisce per esagerare: “Questa donna meriterebbe un premio Nobel – ha dichiarato il prelato – per il suo coraggio di sfidare una legge assurda, cui bisogna disobbedire, perché è un atteggiamento profondamente cristiano la disobbedienza alle ingiustizie, i primi martiri sono morti proprio per questo motivo – ha spiegato Zanotelli – la legge della vita e la legge dell’amore devono essere la nostra bussola, fino al punto di pagare di persona come sta ora rischiando la ‘capitana’ della Sea Watch”.
“Mi ricorda Antigone, quando dice che l’unica maniera per interrompere la serie di leggi assurde e uscire fuori dalla follia collettiva è usare la parola ‘amore’ – è il paragone del religioso – visto che ci stiamo disumanizzando, al punto da ordinare di togliere striscioni che esortano a restare umani e ricordano la massima evangelica dell’amare il nostro prossimo: davvero assurdo”.
“Sto veramente male – ha riferito padre Zanotelli – soffro un male boia davanti alle conseguenze del decreto sicurezza che non è altro che un ‘gioco’ di Salvini per creare lo scontro in un clima di guerra, dove ogni prova di forza procura consenso politico e voti elettorali, purtroppo anche fra tanti cattolici, che a furia di ricordare di essere cattolici si sono dimenticati di essere cristiani…”.
Per padre Zanotelli, la Sea Watch “era un’ambulanza con un malato grave a bordo che corre verso l’ospedale più vicino e non si ferma neanche davanti all’alt della polizia – ha spiegato, di fatto sostenendo le tesi di Gregorio De Falco – l’imbarcazione aveva uno stato di emergenza a bordo ed era giusto che non si fermasse nella corsa ad approdare nel porto più sicuro e vicino”.
Alex Zanotelli ha sottolineato di essere stato tentato di “affiancare il parroco di Lampedusa, che da diverse notti dormiva all’aperto fino ad attendere lo sbarco dei migranti – ha rivelato il prelato – la sua gioia e la sua commozione di ora sono la nostra gioia e la nostra commozione”.
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