04 marzo 2016

Selfie assassino!

Prendo spunto dall'ultima notizia in ordine cronologico, ascoltata pochi minuti fa al tg, per parlare della gente che muore nel tentativo strampalato e bizzarro di scattarsi una foto con qualcosa di particolare sullo sfondo. Nel caso specifico, il servizio di Studio Aperto ha trattato di un sedicenne del napoletano che è stato travolto da un treno per non aver calcolato bene i tempi mentre voleva fotografarsi, o forse fare un video, con il mezzo che stava arrivando alle sue spalle (leggi).

E' bene sapere che nel 2015 le morti per i selfie malriusciti sono state più numerose di quelle causate dagli attacchi degli squali.



La casistica, (come riporta il sito zeusnews.it) popolata soprattutto di giovani tra i 18 e i 22 anni, è abbastanza varia, anche se si nota una spiccata preferenza per le cadute: molte morti sono infatti dovute all'insana passione per uno scatto sul bordo di una cengia o sporgendosi da un ponte. Ci si mette in posizione, poi si altera l'equilibrio per ottenere l'inquadratura migliore e si precipita di sotto.

Un'altra causa di morte da selfie relativamente frequente, come accaduto proprio ieri nel napoletano, è l'investimento da parte di un treno: a quanto pare un selfie sui binari è particolarmente artistico, ma la posizione che si assume in questi casi rende invisibile il convoglio che si avvicina alle spalle a tutta velocità (e quando alla fine lo si ode arrivare, a volte è troppo tardi).

Per quanto mi riguarda, questa moda mi è del tutto estranea e l'unico modo di fotografarmi che adotto è quello con un cavalletto e l'autoscatto. Devo dire che qualcosa da raccontare ce l'ho anche io ma non si tratta di tragedie sfiorate bensì di burloni che vedendomi in posa, spesso entrano nell'inquadratura con facce buffe o salutando e me ne accorgo quando a casa rivedo le foto. 

Il fatto più divertente mi è capitato ad Amsterdam, nel maggio scorso, quando, dopo aver piazzato il cavalletto ed essermi messo in posa di fronte al Palazzo Reale in Piazza Dam, sono stato affiancato da una ragazza che mi ha abbracciato e si è fatta la foto con me. Le sue amiche poco distanti guardavano la scena e ridevano come matte e successivamente abbiamo fatto anche la foto di gruppo.



Fonte zeusnews.it

Il selfie che uccide
Muoiono più persone per un selfie che per l'attacco di uno squalo.

Chi si scatta un selfie avrà forse dei dubbi sulla qualità della foto che risulterà, si chiederà se avrà raggiunto l'effetto voluto, spererà di ottenere abbastanza Mi piace, ma difficilmente temerà di stare per morire.

Eppure, nel 2015 le morti da selfie sono state più numerose di quelle causate dagli squali: a settembre il Telegraph riportava che solo otto persone erano state attaccate e uccise dagli squali, mentre ben 12 erano morte mentre si stavano scattando una fotografia. A dicembre, quel 12 è diventato un 21.


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