Questa sera in palestra, credo per la prima volta, ho dovuto insultare un ragazzo. Avevo ricevuto già lamentele da parte di altri amici verso quel soggetto ma a me non era successo ancora mai niente.
Vado per utilizzare un attrezzo e ci trovo sopra due bottiglie d'acqua ed un cellulare, poco più in la c'era una panca con sopra il suo asciugamano e questo stava facendo un esercizio da un'altra parte. Se tutti si comportassero come lui, con quattro persone avremmo tutti i macchinari occupati.
Gli faccio notare che se non la stesse usando, me l'avrebbe dovuta liberare. Ha guardato un po' storto ma mi ha liberato il pulley dalle sue cose. Dieci minuti dopo mi serve un altro macchinario e mentre lui era da un'altra parte, l'asciugamano occupava una panca e le solite due bottiglie d'acqua ed il cellulare sopra l'attrezzo che mi serviva.
Non ho potuto esimermi dal fargli presente che avrebbe dovuto spostarmele e questo che fa? Mi dice di toglierle.. a me. Essendo più grande e più intelligente, invece di andarlo a prendere per un orecchio, le ho spostate ma non ho potuto esimerci dall'insultarlo e mandarlo a fare un culo, alzando anche un po' la voce. Il coglioncello invece di fare mea culpa, ha pure risposto.
Ha detto, tra le altre cose "se non faccio così non cresco" al che ho dovuto rispondere "e con il cervello quando cresci?" e l'ho chiusa li, nonostante questo avesse ancora da ridire.
Si tratta di uno ragazzo sui 18/20 anni, fisico curato, sbarbato e pettinato, un piccolo Cristiano Ronaldo.
Finito l'allenamento, mentre mi trovo dentro lo spogliatoio, passa uno tutto tatuato, barba strana, magrolino, bianco cadaverico e pieno di piercing che, preoccupato di non dare fastidio, mi chiede se l'accappatoio che aveva appeso accanto a me mi desse fastidio. Dopo l'esperienza con quello scemo di prima, questo avrei voluto abbracciarlo per la sua educazione.
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