Qualche tempo fa c'era la pubblicità del "Gratta e Vinci" che aveva come slogan: "Ti piace vincere facile?". Tra le diverse versioni, ce n'era una sportiva in cui scendevano in campo migliaia di calciatori contro una squadra da undici (clip).
Quello che sta accadendo nella serie A2 femminile, sembra ispirato a quella pubblicità. C'è infatti una giocatrice brasiliana di un metro e 94 che fino a poco tempo fa era un uomo e nonostante la sua manifesta superiorità, per la federazione è tutto ok.
Praticamente, se uno formasse una squadra di tutti uomini diventati donne, farebbe "cappotto" a tutti gli avversari, gli altri si adeguerebbero e nel campionato femminile non giocherebbero più donne.
C'è qualcosa che non mi quadra.
Rodrigo diventa donna, debutta in A2 con 28 punti. La Lega: «Coni e Federvolley ci dicano cosa fare»
Rodrigo da ieri è diventato Tifanny Pereira de Abreu anche per lo sport, dalla serie B belga maschile è sbarcata in Italia, in A2 femminile, a Palmi e subito è stata decisiva. Mvp nel 3-1 con Trento, dal subentro a metà del primo set.
La brasiliana era uomo, ha avuto l’ok dall’Fivb per passare al femminile e così ha lasciato il Jtv Dero Zele-Berlar. Ad Anversa era all’ultimo posto con zero punti e pochi set vinti, adesso è schiacciatrice-opposto nella provincia di Reggio Calabria. Il primo parziale non lo raddrizza (17-25) ma sugli altri mette la firma: 25-16, 25-22, 25-23. I 28 punti arrivano con una percentuale del 48%, insomma attacca molto, anche dalla seconda linea. In totale 52 palloni, con un muro e due ace, è quasi il terminale offensivo unico.
Il suo metro e 94 dà la spinta alle ragazze di Giangrossi, entusiasma il PalaSurace. Lei è naturalmente felicissima: «Per i momenti in campo e fuori. Gli abbracci delle compagne mi hanno fatto vivere una serata straordinaria».
Meno contento è il presidente della Lega Mauro Fabris. «E’ il secondo caso del genere in due anni, la questione è sportiva e molti club di A2 me l’hanno posta. Aspetto risposte da Coni e Federvolley, per un campionato leale, nel rispetto delle persone».
Il precedente riguarda Alessia Ameri, tesserata da Olbia lo scorso anno come libero, ma in quel ruolo la muscolatura è meno determinante. La 31enne è una modella con la sindrome di Morris, ovvero la femminizzazione testicolare, e gioca anche a beach. Tifanny è ancora mascolina, per la verità meno rispetto alle esperienze in Francia, Olanda, Spagna e Belgio. «Ha perso il 60% della forza - spiega coach Pasqualino Giangrossi -: schiacciava a 3 metri e 60, adesso a 3,15».
A Palmi c’era un migliaio di spettatori per l’ex Rodrigo, magari qualche compagna sarà persino in imbarazzo, ad averla in squadra. «Ce l’hanno offerta senza dirci del suo passato da uomo - sottolinea l’allenatore - l’ho scelta per le sue doti, accogliendola come donna. Gioca bene». Tifanny ha sofferto parecchio, nel cambio di sesso, e l’ha raccontato alla nuova squadra. Quando giocherà fuori casa sarà presa di mira dal pubblico, intanto gioca. Finchè magari qualche ricorso la fermerà.
[Fonte: ilmessaggero]
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