"Noi non digiuniamo - racconta una delle respiriane intervistate - Non ci priviamo di nulla. La nostra è una scelta. Cibarsi di energia, non significa non nutrirsi, ma semplicemente non cibarsi perché ce n’è bisogno".
"In casa non ci sono più pentole" e probabilmente, dico io, tra un po' smonteranno anche il bagno. Se le mandiamo in Africa a fare dei seminari, probabilmente risolviamo anche il problema della fame nel mondo.
Federica e Marta, respiriane: «Il cibo non è utile, ci nutriamo d’energia. A casa non ci sono più pentole»
Praticano l’alimentazione pranica. La prima ha 43 anni, l’altra 41 e tre figli. Entrambe normalmente non mangiano e se lo fanno è solo per voglia, non per appetito
TORINO - L’alimentazione pranica è approdata anche in Piemonte, già da qualche anno, complici seminari e presentazioni locali e con il grande contributo di internet e dei social,. Tra chi la pratica in modo regolare ci sono Federica Summa e Marta Piccioni. Federica, cuneese, ha 43 anni, capelli castani. Magrissima e sorridente. Si è appena licenziata dal posto fisso per riuscire ad accogliere tutte le sorprese che la vita le offre. A breve partirà per un viaggio in Polinesia con sua sorella «perché il nostro sogno è ballare con le balene». Completamente diversa è Marta, 41 anni e abita, caso della sorte, proprio a Farigliano, città che ha dato i natali a Michele Ferrero, padre della Nutella. Ha tre figli, un marito (direttore di banca) e sta studiando per diventare psicologa. Entrambe normalmente non mangiano e se lo fanno è solo per voglia, non per appetito. Perché si saziano dell’energia positiva che le circondano.
Ma davvero non mangiate?
Federica: «Oramai ho quasi del tutto abbandonato i cibi solidi. Io non ho desiderio di assumere cibo, perché sono immersa in quello che mi circonda. Questo senso di pienezza interiore mi soddisfa e non mi fa avere bisogno di null’altro».
Marta: «Ogni tanto mangio, ma il più delle volte mi basta un brodino o delle tisane».
Da quanto siete respiriane?
Federica: «Da luglio del 2015 quando dopo un brutto periodo ho partecipato ad un seminario dove si parlava di alimentazione pranica».
Marta: «Il processo dei 21 giorni l’ho iniziato il 3 gennaio 2017. Da quel momento ogni giorno è diverso, perché ora ho più consapevolezza della mia energia, del mio corpo e delle sue necessità».
Che cos’ per voi l’alimentazione pranica?
Federica: «Per me l’alimentazione pranica è la via per sperimentare una libertà interiore che mi permette di scegliere se alimentarmi o meno, senza doverlo fare perché bisogna farlo. È una sottile differenza ma ci passa il mondo in mezzo».
Marta: «Per me l’alimentazione pranica è una scelta. Trovo l’energia intorno a me, l’accolgo e ascolto il mio corpo. Non ho fame, mi sento sazia dell’energia che ho raccolto».
A che livello siete?
Federica: «Io sono al terzo. Ma il livello non si sceglie, bisogna ascoltare il proprio corpo che cosa ha bisogno».
Marta: «Io al terzo».
Il non mangiare non vi sentire stanche? Come fate?
Federica: «Io mi sento benone, in piena forza. Se mi sentissi male, smetterei. Mi sento felice, innamorata del mondo».
Marta: «Io mi sento addirittura meglio. La mia pelle è ringiovanita, addirittura cambia anche l’odore della pelle, è come ringiovanire».
Eppure quando le persone digiunano non sono in ottima forma…
Federica: «Noi non digiuniamo. Non ci priviamo di nulla. La nostra è una scelta. Cibarsi di energia, non significa non nutrirsi, ma semplicemente non cibarsi perché ce n’è bisogno. Se si perdono molti chilogrammi vuol dire che si sta digiunando e bisogna smettere. Ma se il peso si assesta, l’energia rimane e si dorme meno vuol dire che stiamo bene».
Marta: «La non alimentazione può servire a fini medici, ma è una privazione che può fare male al nostro organismo. Noi non attuiamo nessuna rinuncia, semplicemente scegliamo di accogliere l’energia di cui siamo immersi e di trovare sostentamento da essa».
Eppure se io penso di sedermi a tavola con due persone, una che digiuna e una respiriana, non vedrei grandi differenze.
Federica e Marta: « Sì, la differenza sarebbe netta».
Ma non vi viene fame?
Federica: «Fame no. Poi l’alimentazione pranica è una scelta continua. Io ad esempio sono ancora dipendente dal gusto e così mangio un’oliva o qualche patatina. In casa non ho più nemmeno le pentole».
Marta: «A volte può capitare, ma riconosco di quale tipo di energia ha bisogno il mio corpo e decido di conseguenza».
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