21 luglio 2016

L'Islam contro Pokémon Go

Dopo la ragione e l'intelligenza, anche l'Islam ha dichiarato querra ai Pokémon.

Il vice del Grande Imam di Al-Azhar, uno dei principali centri d'insegnamento religioso dell'Islam sunnita, ha dichiarato Pokémon Go «proibito» per tutti i fedeli musulmani in quanto "influenza la mente in modo negativo e fa male al giocatore e agli altri senza che ne ve sia consapevolezza".


Traetene quindi le dovute conseguenze. Uomo avvistato..


[Fonte: Zeusnews.it]

Pokémon Go? Per l'Islam è proibito come l'alcool

Il gioco influenzerebbe la mente in modo negativo.


Non tutti sono entuasiasti di Pokémon Go, l'app a realtà aumentata che trasforma ogni possessore di smartphone in un potenziale allenatore di Pokémon.

Nel giorno in cui debutta ufficialmente la versione italiana per iOS (mentre quella per Android era già disponibile) si levano le proteste dei detrattori di questo videogioco.

La condanna più pesante arriva dal vice del Grande Imam di Al-Azhar, che ha dichiarato Pokémon Go «proibito» per tutti i fedeli musulmani in quanto - secondo ciò che riporta l'agenzia DPA - «influenza la mente in modo negativo e fa male al giocatore e agli altri senza che ne ve sia consapevolezza».

Il problema è l'ossessione che questo gioco sarebbe in grado di scatenare nei suoi utenti: come l'alcool dà dipendenza, così Pokémon Go intrappolerebbe i giocatori in una spirale pericolosa, allontanandoli dalla realtà.

C'è di più: molti, pur di catturare i piccoli mostri, entrerebbero senza porsi alcun problema nei luoghi sacri come le moschee, «minandone l'importanza e il significato».

Quest'ultima preoccupazione (ripresa anche dagli Imam turchi) espressa dal vice-imam di Al-Azhar è peraltro condivisa anche in altre parti del mondo: gli Stati Uniti hanno chiesto ai giocatori di non entrare nel cimitero di Arlington e nel Museo dell'Olocausto a Washington: i giocatori si recano in questi e altri luoghi pubblici poiché questi - musei, biblioteche e via dicendo - sono i posti in cui Nintendo ha piazzato i Poké-Stop, punti d'interesse in cui ottenere strumenti utili per il gioco.

Più in generale, è pur vero che qualche problema Pokémon Go lo pone: già prima del lancio tante persone giravano per le città con gli occhi fissi sullo smartphone per rispondere a un messaggio o consultare Facebook, incuranti dei pericoli. Ora molte più persone - tra cui tanti bambini e giovani - si comporteranno allo stesso modo.

Non si tratta soltanto di un'ipotesi. In California, due "allenatori" sono caduti da una scogliera mentre cercavano di catturare dei Pokémon, per fortuna senza ferirsi gravemente.

Nel Missouri, invece, alcuni adolescenti hanno iniziato a usare Pokémon Go per individuare vittime da rapinare: è bastato loro appostarsi nei luoghi d'interesse dei giocatori per intercettare bambini e ragazzi.

Infine, il Dipartimento dei Trasporti di Washington ha già lanciato un allarme in vista del weekend, ricordando che non bisogna giocare mentre si sta guidando



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