15 settembre 2016

Richiedere un rimborso a Ryanair

Ogni giorno le compagnie aeree di tutto il mondo che fanno scalo all’aeroporto di Fiumicino dovrebbero rimborsare complessivamente ai passeggeri che hanno avuto disguidi per voli cancellati, in ritardo o in overbooking quasi mezzo milione di euro, per la precisione 495.600 euro. Ribadisco, ogni giorno.

A Venezia molto meno, ma sempre una cifra consistente, 175.906,67 euro. A Milano Malpensa 160.533,33 euro, all’aeroporto di Catania Fontanarossa 102.933,33 euro. Cifre notevoli, che però in pochi si sognano di reclamare. Perché?

In Italia solo l’0,01% dei passeggeri è consapevole di aver diritto al rimborso, quando lo chiede non ottiene risposta dalle compagnie oppure si accontenta di buoni e, in ogni caso, non ci pensa proprio a intraprendere le vie legali.


Sarebbe successa la stessa cosa anche a me se una mia amica non avesse letto del mio ritardo su Facebook e mi avesse messo la pulce all'orecchio (grazie Agnieszka). Così, appena tornato dalla vacanza, dopo un ritardo del volo di quasi 6 ore, ho iniziato a vedere come poter fare per ottenere il rimborso.

Cercando online, ho scoperto che da tabelle europee (immagine seguente), per 3 ore di ritardo su una distanza inferiore a 1500 chilometri, avrei avuto diritto ad un rimborso di 250 euro.


Non sapendo da dove iniziare, googlando, ho trovato delle agenzie che si occupano proprio di questo: riscuotere risarcimenti per conto dei clienti, trattenendo una percentuale del 25% ma solo in caso di accettazione del pagamento da parte della compagnia aerea. Se la compagnia non paga, io che mi affido a questa società, non devo pagare niente per il loro servizio..


Prima di dare mandato a qualcuno e pagare una commissione, ho però voluto provarci da solo. La prima cosa che ho fatto è stata contattare un mio amico che sapevo genericamente che si occupasse di diritti dei consumatori. Chiamandolo ho scoperto che lui si occupa di telefonia ma mi ha dato comunque il numero del presidente di questa associazione. 

Chiamo questo presidente e mi dice che non conosce bene la legislazione ma che, collaborando con una agenzia viaggi, avrei potuto parlare con la titolare che ha scritto anche un libro sulle controversie tra passeggeri e compagnie aeree. Bene, ho detto, adesso chiamo l'esperta e vediamo come avere questo rimborso.

Chiamo questa signora, che avrebbe dovuto essere esperta, e mi dice che non mi conviene perderci tempo perché il volo l'avevo pagato solo 160 euro. Questa sarebbe l'esperta?? Ne sapevo quasi più.

Il passaggio successivo è stato quello di chiamare addirittura l'ENAC (Entre nazionale aviazione civile) che mi hanno risposto con molta gentilezza, indirizzandomi sul sito della Ryanair, dicendo che avrebbe dovuto esserci una sezione in cui fosse possibile richiedere tale rimborso e comunque, la parola magica da usare nelle comunicazioni avrebbe dovuto essere: EU 261/2004 (regolamento europeo il cui articolo 7 prevede il «Diritto a compensazione pecuniaria».

A questo punto ho deciso di dare una scandagliata al sito della Ryanair e cercare il modo di richiedere questi soldi. Ritardo tra l'altro certificato da una mail della stessa compagnia che avevo ricevuto già nel pomeriggio della partenza, mentre aspettavamo di imbarcarci.


Il link, al momento in cui sto scrivendo questo post è il seguente: https://eu261claims.ryanair.com/

Comparità la seguente pagine dove basta inserire tutti i dati richiesti ed aspettare, a essere franchi nemmeno tanto, sono stati molto veloci in tutti i passaggi della procedura.


A seguire gli screenshot di tutta la corrispondenza tra me e la Ryanair..






...e finalmente lui, il bonifico!

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