18 dicembre 2016

Sfreccia sotto l'autovelox

Per vendicarsi della ex moglie ha escogitato un modo molto fantasioso ed originale: questo genio del male, ha clonato la targa della donna e l'ha messa su una macchina simile, per poi sfrecciare a tutta velocità sotto gli autovelox.

Purtroppo per lui, dopo aver ricevuto una decina di multe, la donna si è rivolta ai carabinieri che lo hanno scoperto e denunziato.


Clona la targa della ex per vendicarsi Smascherato lo stalker dell'autovelox

L'uomo sfrecciava a tutta velocità in prossimità dei rilevatori per far addebitare le multe alla donna: «Volevo infierire su mia moglie»

Voleva vendicarsi della moglie da cui è separato da un paio d’anni, una rottura di cui non si era mai dato pace. Così ha artigianalmente "clonato" la targa dell’ auto di lei, l’ha applicata ad un modello analogo fattosi prestare da un suo amico, e poi ha sfrecciato a tutta birra per innumerevoli volte sotto l’autovelox. Protagonista della vicenda un operaio di 35 anni piacentino. L’ex moglie, una trentenne anch’essa piacentina, lo ha già denunciato per stalking.

L’operaio ha preso una targa bianca e ci ha applicato con il nastro adesivo nero i numeri della targa dell’auto della moglie, un’Opel Astra. Quando la donna si è vista recapitare a casa dieci multe (e molte altre probabilmente le arriveranno a casa nei prossimi giorni) per un importo di circa 1.500 euro e il ritiro della patente, è caduta dalle nuvole: «io non vado mai così veloce», e così si è rivolta ai carabinieri.

Le indagini sono state svolte dai carabinieri di Fiorenzuola che osservando le foto dell’autovelox hanno accertato che l’Opel Astra con la targa posticcia aveva due portiere contrariamente alle cinque di quella della donna. Ulteriori accertamenti hanno consentito ai carabinieri di risalire all’amico del marito che gli aveva prestato l’auto e successivamente allo stesso marito, che è stato denunciato per falso. Davanti ai militari l’uomo ha ammesso le sue colpe si è giustificato dicendo: «volevo infierire su mia moglie».  


[Fonte quì]

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