Ecco servito un nuovo scandalo legato al terremoto, come se ce ne fosse il bisogno. Questa volta parliamo di quello del 2009 a L'Aquila, dove, per una volta che la ricostruzione era stata celere, qualche scienziato per risparmiare dieci euro ha costruito case antisismiche ma che non potevano prendere la pioggia.
Dato che qualche volta purtroppo è piovuto, le strutture adesso sono a rischio di stabilità.
L’Aquila, evacuate 67 persone dagli alloggi antisismici del progetto C.a.s.e. per infiltrazioni d’acqua
L’Aquila. Ventitré famiglie aquilane sono state evacuate dagli alloggi antisismici del progetto C.a.s.e. di Coppito 2, gli alloggi realizzati dopo il terremoto del 2009, per infiltrazioni d’acqua che hanno reso le strutture a rischio di stabilità.
“In un controllo di ordinaria manutenzione, l’ingegnere ha notato un possibile cedimento perché c’era uno spacco alla base dell’intonaco – racconta all’Ansa la dirigente comunale Enrica De Paulis – Abbiamo fatto aprire, e all’interno abbiamo trovato il piede delle travi portanti di legno marcio per un’infiltrazione di acqua piovana”.
Si tratta di una piastra di 24 alloggi che attualmente era occupata da 23 famiglie per complessive 67 persone. Al momento i cittadini sono stati ospitati in via temporanea all’hotel Amiternum. Si stanno reperendo ulteriori alloggi C.a.s.e. sicuri, poi verranno effettuati gli allacci e tra lunedì e martedì ci saranno i trasferimenti. Al momento non si è ancora pensato a controllare edifici simili realizzati dalle stesse ditte.
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