Le telecamere di Canale5 a Visso e Ussita

Mi ha colpito particolarmente l'affermazione di una signora che nel finale del servizio ha detto: "Di quello che avevamo prima non abbiamo più niente, ci sembrava di non avere niente ed invece avevamo tanto e non ce ne rendevamo conto".

E' comunque scandaloso come queste povere persone siano state completamente abbandonate dallo stato e dopo aver passato uno degli inverni più freddi degli ultimi anni in roulotte e camper, si apprestano a passarci anche l'estate che, se continua così, si farà ricordare anche questa per il caldo sopra la media.

Le telecamere di Canale5 a Visso e Ussita: "I politici non fanno più niente, ci hanno abbandonato proprio"

Mediaset non spegne i riflettori sul terremoto che ha colpito le Marche e ieri sera è andato in onda un servizio da Visso e Ussita, dove molti degli abitanti sono tornati dalle loro sistemazioni sulla costa per qualche ora. A Ussita c'è stata una riunione in Piazza dei Cavallari per discutere dello stato di abbandono in cui si trova il loro paese e la richiesta di una signora intervistata è quella di leggi speciali, non essendo possibile affrontare l'evento sismico, paragonabile ad una guerra, con le quelle ordinarie.

"I politici non fanno più niente, ci hanno abbandonato proprio" è la triste dichiarazione di un'altra signora intervistata che dice di avere il cuore spettato nel vedere il paese ridotto in quello stato. C'è poi una signora di Visso che lamenta disagi nelle sistemazioni sulla costa, per via degli spostamenti da una parte all'altra e che ha deciso di tornare nel suo paese, pur con molti sacrifici.

Le telecamere si sono spostate poi nel campo dove sono presenti camper e roulotte, dove i residenti sperano di avere un estate migliore del micidiale inverno appena passato ma già in questo perido sono costretti a svegliarsi molto preso per via del caldo che c'è dentro i loro mezzi.

"Di quello che avevamo prima non abbiamo più niente, ci sembrava di non avere niente ed invece avevamo tanto e non ce ne rendevamo conto" è la triste affermazione di una signora che chiude il servizio.

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