08 marzo 2017

Atterra con le SCIE CHIMICHE accese

A forza di bombardarci quotidianamente con sostanze strane, prima o poi doveva capitare. Magari si è trattato di un pilota giovane o particolarmente distratto, fatto sta che un aereo è atterrato in Italia, dimenticandosi di spegnere le SCHIE CHIMICHE.


Aereo atterra e dimentica di spegnere le scie chimiche.

Succede in Campania, in una località vicino la provincia di Caserta, che per motivi di sicurezza nazionale non siamo ritenuti a rivelare. Ebbene si, durante l’atterraggio di un aereo privato dell’imprenditore Manuel Ferragnone, abbiamo notato una cosa molto strana: l’aereo aveva dimenticato di spegnere le scie chimiche. Un’operazione alquanto evidente, anche perché durante la discesa, si è notano che i fumi bianchi fuoriescono dalle spire del velivolo. Come potete vedere nella foto.

Qualcosa di incredibile, che ha destato tantissimi sospetti ai sottoscritti. Tanto che abbiamo interpellato lo stesso imprenditore Ferragnone che ha preferito declinare opportunamente le nostre domande e mantenere il riserbo. A parlare con i giornalisti è stata la moglie del magnate, Ilaria Castrogiovanni che ci afferma: “Le scie chimiche non esistono. Quelli sono gas naturali, non siamo in combutta affatto con i poteri forti, anzi, credo che tutti possono verificare l’origine di quei gas, perché mettere in giro false storie come questa? Perché siamo ricchi? è un problema di reddito? Dai, non facciamone un caso. Vogliamoci tutti bene”.

Parole dure ma che non hanno sopito gli appetiti e i sospetti. Non hanno esitato a dire che quelle scie chimiche avevano inquinato il suolo più di una volta, oltre che offuscato, attraverso i fatti odierni, le menti di molte persone, ormai incapaci di intendere anche il più semplice concetto. Ce lo spiega il filosofo Diego Figaro: “Il capitale impone le scie chimiche come materiale stordente delle masse attuali. Credo che invece, questa roba debba essere trattata alla giusta maniera, esigendo una rivoluzione marxista contro il capitale imperante. Ma d’altronde è il capitalismo bellezza”.


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